martedì 7 ottobre 2014

Cinnamon in Debian Jessie

Quando è arrivato Gnome 3 nel mondo dei DE linux c'è stata una mezza rivoluzione, in molti non ne erano, e non ne sono, soddisfatti.
Troppo pesante, macchinoso e poco personalizzabile di default, certo ci sono un sacco di applet per personalizzarlo ma vanno scaricate e installate a parte.
Gli affezionati a Gnome 2 hanno potuto tirare un attimo di respiro con l'arrivo di Mate, mentre i developer di Linux Mint hanno sviluppato un DE basato su GTK3 che da settembre è arrivato nei repository di Debian Jessie, l'attuale testing.
Quindi non serve più impazzire, o quasi, con repository di terze parti per poterlo installare in Debian, tra l'altro con l'installer di Debian pubblicato il 5 ottobre Cinnamon è presente, come anche Mate, tra i DE installabili, mentre prima era possibile installarlo solo successivamente con il solito apt-get.
La versione attualmente distribuita è la 2.2.16 che mi pare di capire sia effettivamente l'ultima disponibile quindi perfettamente in linea con quanto si trova in linux Mint.
Cinnamon, come Gnome 3, richiede comunque una scheda grafica abbastanza recente quindi su PC troppo vecchi è meglio optare per Mate, anche la memoria impegnata mi sembra leggermente superiore a quella di Mate, e anche di KDE, inutile ovviamente un raffronto con XFCE o LXDE che sono campioni di leggerezza.
Visto che ho accennato alla scheda grafica c'è da dire che in Cinnamon sono gestibili anche alcuni effetti del desktop, che si possono eventualmente disabilitare per rendere magari il sistema più reattivo, non ho provato in quanto la macchina di prova è comunque abbastanza potente, un Intel i5 M560 con grafica integrata Intel.
Certo magari queste caratteristiche oggi fanno ridere, ma per me un PC con Intel Core 2 Duo rientra già tra i PC recenti quindi vi lascio immaginare cosa penso di un i5 di prima generazione.
Tornando a Cinnamon devo dire che mi sembra piacevole da usare, classico pannello in basso, ma modificabile a piacere per averlo sia in alto oppure averli entrambi, e menù piuttosto semplice da utilizzare.
Le personalizzazioni del DE si possono fare dal pannello impostazioni di sistema e sembrano coprire un buon numero di opzioni.
Per concludere mi sembra un DE veramente ben fatto e a mio avviso molto ma molto meglio di Gnome 3, che non è una notizia, non mi è mai piaciuto e probabilmente non mi piacerà mai.
Ultima cosa, è una vera bellezza come ormai Debian riesca a fornire una così ampia scelta di DE direttamente nei propri repository, è una distribuzione che diventa sempre più completa.
Il meglio che si migliora, grande.

mercoledì 17 settembre 2014

Sabio Storage - CM1-Mini Wi Drive

Non sapendo come spendere quei pochi soldi rimastimi e avendo un disco SATA da 2,5" da 256 giga da recuperare ho acquistato per circa 30 euro il prodotto oggetto di questo post.
Di che si tratta è presto detto, è una unità di storage di rete per dischi SATA in formato 2,5" fino alla capacità massima di 1 terabyte.
Questa unità è interessante perchè può essere usata sia come un classico disco USB esterno, sia come unità di rete con connessione wi-fi o anche con il più classico cavo ethernet.
Di questo prodotto non ho trovato nessun sito web del produttore, e nemmeno sulla scatola è indicato un riferimento web, però c'è questo video su You Tube che lo descrive.
In ogni modo è lo stesso prodotto  che trovate sul sito di questa azienda, tanto è che ho scaricato da qui il firmware aggiornato e gli altri file che sono in versione più aggiornata di quelli presenti sul CD che accompagna il prodotto.
Per quanto riguarda il wi-fi questo prodotto può anche funzionare come access point, anche se onestamente non mi pare una cosa molto utile se non forse in circostanze particolari.
La gestione si può fare via web puntando all'indirizzo di default 192.168.2.1 e anche, in minima parte, usando l'applicazione Windows presente sul CD.
Questo prodotto fornisce servizi Samba, Ftp, Bittorrent e iTunes che si possono abilitare o disabilitare a seconda delle proprie necessità, personalmente lo ho acquistato per poter avere un semplice server Ftp accessibile anche alle vecchie macchine virtuali Windows 9x, SCO Unix e altro vecchiume senza dover avere un PC apposta.
Per poter avere un segnale wi-fi decente ho dovuto mettere il prodotto vicino al router ADSL altrimenti dalla mia stanza il segnale non raggiungeva nemmeno il 40% e quindi la velocità in ftp era penosa, tanto da renderlo inutile.
Ho subito notato alcune cose che non mi sono piaciute nella gestione del software, la prima è che per le password degli utenti si possono usare solo lettere e numeri e non caratteri speciali che di solito sono abituato ad usare per rendere la password un pò più sicura.
Altra cosa è che per il wi-fi non è possibile assegnare un IP fisso, fortunatamente dal mio router è possibile istruire il DHCP in modo che assegni un indirizzo IP specifico al device che si collega con un certo MAC address e quindi ho risolto in questo modo.

Passiamo ad alcuni dettagli più tecnici e interessanti, oltre all'interfaccia WEB si può accedere anche in telnet, benchè non sia documentato, e scopriamo che siamo su un sistema linux in quanto ci appare questo messaggio :
WiDRIVE login: Admin
Password:

BusyBox v1.12.1 (2013-06-17 16:44:12 CST) built-in shell (ash)
Enter 'help' for a list of built-in commands.

ed  un bel cat /proc/version restituisce :
Linux version 2.6.21 (root@localhost.localdomain) (gcc version 3.4.2) #2114 Mon Jun 17 16:52:57 CST 2013
mentre per la CPU, con cat /proc/cpuinfo, otteniamo :
system type             : Ralink SoC
processor               : 0
cpu model               : MIPS 24K V4.12
BogoMIPS                : 255.48
wait instruction        : yes
microsecond timers      : yes
tlb_entries             : 32
extra interrupt vector  : yes
hardware watchpoint     : yes
ASEs implemented        : mips16 dsp
VCED exceptions         : not available
VCEI exceptions         : not available
andiamo avanti con cat /proc/meminfo :
MemTotal:        61924 kB
MemFree:         24400 kB
Buffers:          1188 kB
Cached:          22548 kB
SwapCached:          0 kB
Active:          14992 kB
Inactive:        14448 kB
SwapTotal:      131064 kB
SwapFree:       131064 kB
Dirty:              16 kB
Writeback:           0 kB
AnonPages:        5740 kB
Mapped:           4728 kB
Slab:             5960 kB
SReclaimable:     1896 kB
SUnreclaim:       4064 kB
PageTables:        484 kB
NFS_Unstable:        0 kB
Bounce:              0 kB
CommitLimit:    162024 kB
Committed_AS:    18952 kB
VmallocTotal:  1048404 kB
VmallocUsed:      1332 kB
VmallocChunk:  1046804 kB
Quindi sappiamo che ci gira linux con kernel 2.6, usa un Soc MIPS e ha una memoria di 64 mega, inoltre la scheda wi-fi è una Ralink RT2860.
Mi sembra di capire che ci sia una memoria flash di 16 mega divisa in 5 partizioni ( cat /proc/mtd ) :
 dev:    size   erasesize  name
mtd0: 00040000 00020000 "Bootloader"
mtd1: 00020000 00020000 "Config"
mtd2: 00020000 00020000 "Factory"
mtd3: 00680000 00020000 "Kernel"
mtd4: 00200000 00020000 "BackImage"
mtd5: 00700000 00020000 "EdsApp"
I servizi sono gestiti con Samba, ProFTPD, Apache e Transmission per i torrent.
Il disco SATA può essere formattato in FAT32 oppure in NTFS.
Tutto questo mi fa pensare che si potrebbe anche intervenire per espandere le capacità di questo piccolo NAS magari aggiungendo qualche altra applicazione oppure addirittura intervenire sul kernel magari compilandone uno ad hoc.
Tornando con i piedi per terra diciamo che il fatto che ci giri linux mi ingrifa ma da qui a riuscire a farci qualcosa di più di strada ne corre, intanto mi studio un pò il discorso applicazioni e magari con una macchina virtuale debian mips emulata con qemu chissà che non possa fare almeno il classico hello word ! da fare girare sul NAS in telnet.
 





 

giovedì 11 settembre 2014

Distribuzione linux Q4OS

Qualche tempo fa ho scritto di Trinity Desktop Environment, un progetto che mira a mantenere il "vecchio" KDE 3 in vita e, si spera, a mantenercelo.
Q4OS è una distribuzione linux basata su Debian Wheezy che offre TDE come ambiente desktop utilizzando però repository suoi per la parte del DE più poi i classici repository Debian.
Il progetto sembra essere attivo in quanto è dell'8 settembre l'ultimo rilascio anche se è ancora una distribuzione in "beta" e questa cosa viene ricordata ad ogni login da una finestra, che può essere disabilitata.
Che è una beta si vede dal fatto che la localizzazione in italiano non è ancora completa al 100% e i menù sono in parte in inglese.
Anche il software installato di default è piuttosto scarno e ci sono pochissime applicazioni, tanto poche da renderlo ben poco usabile.
Sul sito è presente uno script che permette l'installazione di un "development pack" per sviluppare applicazioni che si integrino nella distribuzione, ovviamente il tutto basato su QT e KDevelop.
A questo punto sorge spontanea la domanda, vale la pena provare questa distribuzione ?
La risposta come sempre è : dipende.
Se partiamo da una installazione solo testo di Debian Wheezy o Jessie e poi aggiungiamo i repository di Trinity DE e procediamo con l'installazione completa del DE con tutti i suoi fronzoli ci troviamo alla fine con un DE molto più completo di quanto offerto dalla mera installazione di Q4OS.
A favore di Q4OS depone la leggerezza, infatti stando a htop la memoria occupata, senza applicazioni aperte se non il terminale Konsole, si aggira sugli 80 mega, mentre saliamo a 133 e 137 rispettivamente per Wheezy e Jessie.
In ogni caso si tratta veramente di una miseria rispetto a DE più moderni tanto che quasi quasi sono tentato di installare, non Q4OS, ma Wheezy + Trinity su un vecchio P3/550 con 256 mega di RAM e vedere come si comporta.
In conclusione, anche se magari per il momento Q4OS non mi sembra sia ancora maturo per un uso come sistema "di tutti i giorni", è interessante che abbia adottato Trinity come DE e forse, e incrocio le dita, può essere un ulteriore stimolo a sviluppare questo DE che, per chi come me ha amato KDE3, rappresenta un'ottima alternativa ai troppo moderni e pesanti DE di oggi.
Insomma provarlo non costa nulla e sicuramente è da tenere d'occhio per gli sviluppi futuri, sperando che ce ne siano ovviamente.

VirtualBox 4.3.16

Oggi sono proprio incazzato con VirtualBox.
Già la versione precedente dava problemi con Windows come sistema host per cui bisognava riparare su una versione precedente per poterlo usare, ma in fondo per me non è stato un grande problema perchè i sistemi Windows che virtualizzo li ho tutti su una macchina Debian.
Oggi è arrivato quest'ultimo aggiornamento che tra le altre cose dovrebbe risolvere i problemi riscontrati su host Windows con alcuni antivirus.
Peccato che questa versione ha mandato alla malora la gestione delle periferiche USB, o almeno delle penne USB.
Sia dal guest Windows XP che Windows 7 qualsiasi tentativo di copiare/cancellare file su una periferica USB fa spegnere di brutto la macchina virtuale.
Ho provato anche a disabilitare USB 2 ( ehci ) e vedere se la cosa migliorava ma nulla anche in modalità USB 1 ( ohci ) la macchina si spegne e tanti saluti.
Al momento non ho potuto provare se questo errore è legato all'host linux e magari su Windows non si presenta, ma poco me ne importa visto che io le macchine le ho tutte su host Debian.
Adesso dovrò tornare alla vecchia soluzione di creare una cartella condivisa su linux tra le macchine virtuali per poter passare i dati tra queste o con l'host, cosa che in passato avevo abbandonato perchè mi sembrava che Windows si rallentasse troppo nel connettere le unità di rete.
OK, d'accordo che è uscito ieri l'aggiornamento e che quindi problemi ce ne possano essere, vero che visto che uso la virtualizzazione per lavoro avrei dovuto aspettare almeno una settimana per vedere che non arrivassero patch a sistemare eventuali errori .... ma è anche vero che è solo dalle ultime release rilasciate che incontro problemi, il che mi da da pensare ..... si lo so sono uno di quelli che dice "si stava meglio quando si stava peggio", "quando c'era lui i treni arrivavano in orario" e una volta era sempre meglio di adesso ..... è che comincio a pensare che sia vero.
Vediamo e speriamo in un aggiornamento nei prossimi giorni ..... che non faccia altri danni.

Aggiornamento del 12 settembre.

Il problema, sempre su Debian Wheezy 64 bit, c'è anche con la stampante USB, una volta connessa al primo tentativo di stampa la macchina virtuale si chiude di brutto.
Sull'host con dmesg si vedono queste righe :
EhciFramer[5366]: segfault at 0 ip 00007fa13422801f sp 00007fa12a556a80 error 6 in VBoxDD.so[7fa134117000+254000]
vboxnetflt: 0 out of 36494 packets were not sent (directed to host)
E così non posso più stampare dalle macchine virtuali, già perchè anche se sull'host è condivisa in SAMBA quando stampo da Windows escono una marea di fogli con scritto di tutto meno che la stampa.
Provato su Windows 7 64 bit come host e Windows 7 32 bit come guest ....... l'accesso alle periferiche USB funziona, che tristezza, proprio su linux doveva esserci il problema.
Purtroppo al momento non posso valutare se il problema sia VirtualBox su linux o solo con Debian Wheezy, e poco mi serve saperlo.
Pazienza, ci vuole pazienza ..... ma molta pazienza.

Aggiornamento del 13 settembre.

Ho avuto modo di vedere e provare che su Mac OS X VirtualBox funziona e l'accesso alle periferiche USB non da problemi.
Ma quello che è peggio è che su Arch Linux dopo che VirtualBox si è aggiornato all'ultima versione non si riesce ad eseguire nessuna macchina virtuale, infatti avviene il boot ma quasi subito si chiude il programma.
Da dmesg sull'host si legge :
EMT[1692]: segfault at 618 ip 00007f6d360dfda1 sp 00007f6d68f7cc80 error 4 in VBoxDD.so[7f6d36033000+178000]
Questo accade indipendentemente dal guest, sia esso Windows, linux o Solaris.
Beh che dire quest'ultima release di VirtualBox sembra che con linux non ci voglia proprio andare d'accordo.
Per ora sul forum di VirtualBox ho letto di un solo utente che ha avuto lo stesso mio problema, speriamo che esca presto un aggiornamento che risolva questo problema, che non mi pare sia proprio da poco.
Nell'attesa probabile che ritorni sulla versione precedente.

Aggiornamento del 18 settembre. 

Mi pareva strano che su Windows funzionasse e infatti nel tentativo di creare una condivisione nel momento in cui devo scegliere il percorso e indico altro VirtualBox si blocca e tentando di annullare l'operazione si arriva a chiudere la macchina virtuale in maniera molto brutale.
Insomma questa release passerà alla storia come una delle peggiori, mai avuto tanti problemi come con questa versione.
Che tristezza.


mercoledì 6 agosto 2014

Lettore di Smart Card su DELL Latitude D630

Devo dire che questo è veramente un ottimo portatile anche se ha ormai i suoi anni.
E' un portatile aziendale e lo si può notare da alcuni dettagli, in primo luogo manca la webcam, che a essere onesti ci starebbe pure su un portatile aziendale per eventuali video conferenze.
Ma non è quello che manca ha caratterizzarlo ma quello che c'è in più rispetto alla maggior parte dei notebook in circolazione.
E' presente uno slot per l'inserimento di una SIM, situato in un vano accessibile rimuovendo la batteria.
E' molto comodo per non dover ricorrere a chiavette USB che spuntano ai lati del notebook con possibilità di danneggiarle con movimenti maldestri.
E' inoltre presente anche un lettore di smart card, più precisamente un :
O2 Micro, Inc. OZ776 CCID Smartcard Reader
che è perfettamente riconosciuto e supportato da Debian Jessie.
Anche in questo caso si ha la comodità di non dover utilizzare lettori USB esterni.
Ora come ora non è che serva a molto questo lettore, ma per testarlo ho installato i seguenti pacchetti :
pcsc-tools
cardpeek
il primo installa alcuni comandi tra i quali il più comodo è pcsc_scan, ecco un esempio di output con una carta di credito inserita.

PC/SC device scanner
V 1.4.22 (c) 2001-2011, Ludovic Rousseau <ludovic.rousseau@free.fr>
Compiled with PC/SC lite version: 1.8.10
Using reader plug'n play mechanism
Scanning present readers...
0: O2 Micro Oz776 00 00

Wed Aug  6 21:20:58 2014
Reader 0: O2 Micro Oz776 00 00
  Card state: Card inserted,
  ATR: 3B 6E 00 00 00 31 C0 71 C6 65 01 B0 01 03 37 83 90 00

ATR: 3B 6E 00 00 00 31 C0 71 C6 65 01 B0 01 03 37 83 90 00
+ TS = 3B --> Direct Convention
+ T0 = 6E, Y(1): 0110, K: 14 (historical bytes)
  TB(1) = 00 --> VPP is not electrically connected
  TC(1) = 00 --> Extra guard time: 0
+ Historical bytes: 00 31 C0 71 C6 65 01 B0 01 03 37 83 90 00
  Category indicator byte: 00 (compact TLV data object)
    Tag: 3, len: 1 (card service data byte)
      Card service data byte: C0
        - Application selection: by full DF name
        - Application selection: by partial DF name
        - EF.DIR and EF.ATR access services: by GET RECORD(s) command
        - Card with MF
    Tag: 7, len: 1 (card capabilities)
      Selection methods: C6
        - DF selection by full DF name
        - DF selection by partial DF name
        - Short EF identifier supported
        - Record number supported
    Tag: 6, len: 5 (pre-issuing data)
      Data: 01 B0 01 03 37
    Mandatory status indicator (3 last bytes)
      LCS (life card cycle): 83 (Proprietary)
      SW: 9000 (Normal processing.)

Possibly identified card (using /usr/share/pcsc/smartcard_list.txt):
3B 6E 00 00 00 31 C0 71 C6 65 01 B0 01 03 37 83 90 00
    NatWest (UK) "Business" (MasterCard) credit card
    NatWest (UK) (Maestro) debit card
    Santander Totta (Portugal) "JÁ KÁ KONTA" (VISA Electron) debit card
    ANZ (Australia) (VISA) credit card
    Millennium BCP (Portugal) (VISA Electron) debit card
    OpenBank (Spain) (VISA) credit card
    CIBC (Canada) debit card
    UniCredit (Italy) "Genius Card" (MasterCard) debit card
    UniCredit (Italy) "UniCreditCard Click" (MasterCard) debit card
    VISA Electron debit card from the Spanish branch of ING Direct (bank)

 
Cardpeek è invece un utility grafica, ecco il risultato di un'analisi della stessa carta.


OK, ricapitolando questo post è assolutamente inutile, perchè lo ho fatto allora ? solo perchè c'è questo lettore di smart card e volevo provarlo.

sabato 26 luglio 2014

Oracle VirtualBox 4.3.14

Oggi ho aggiornato VirtualBox all'ultima versione, appunto la 4.3.14, sul mio Windows 7 a 64 bit con il risultato che al primo avvio esce questo messaggio di errore.



Seguono le bestemmie di rito e mi attacco a Google in cerca di una risposta, che fortunatamente trovo qui.
Per non perdersi nella lettura di tutto il thread, dove sembra che il problema sia legato all'antivirus, nel mio caso AVG Free 2014, la soluzione che viene proposta è quella di raggiungere la seguente voce di registro :
HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\Layers
trovare la chiave :
"C:\\Program Files\\Oracle\\VirtualBox\\VirtualBox.exe"="DISABLEUSERCALLBACKEXCEPTION"
e cancellarla.
Fatto questo VirtualBox torna a funzionare e speriamo che nelle prossime versioni il problema venga sistemato in via definitiva.

Aggiornamento del 2 agosto 2014

Poteva chiudersi qui la vicenda ? Evidentmente no.
Oggi accendo il PC, Windows 7 fa dei soliti aggiornamenti che sa solo lui, e qundo eseguo VirtualBox ecco cosa succede appena tento di eseguire una macchina virtuale.


Ho provato anche a installare la versione beta scaricabile da qui ma non ho risolto nulla, è solo cambiato il messaggio di errore.
Nel forum che ho già linkato molti parlano di un problema con l'antivirus, anche disabilitandolo io non ho risolto nulla, certo non lo posso disinstallare, è un PC Windows per cui.
Soluzione ..... ritornare alla versione precedente 4.3.12, certo non la soluzione migliore ma attendiamo fiduciosi nuovo aggiornamento.
Questo è l'unico PC con Windows ............... non so ancora per quanto.



Slackel Openbox 6

Se il detto "la prima impressione è quella che conta" allora devo esprimere un giudizio non proprio positivo su questa distribuzione.
Partiamo dall'inizio però.
Slackware è stata la mia prima distribuzione linux, ai tempi in cui un accesso internet non era neanche pensabile e su un PC che non aveva nemmeno il lettore CD ..... una fila di floppy per installarlo su un 486 a 25Mhz.
La usai per qualche tempo ma poi quando anche io potei avere una linea ADSL, non troppi anni fa a dire il vero, decisi di passare a Ubuntu e poi a Debian, mia attuale distribuzione di riferimento.
Uno dei motivi per cui abbandonai Slackware è stata l'assenza di un gestore di pacchetti.
Ma veniamo all'oggetto di questo post.
Slackel è una distribuzione basata su Slackware e Salix che prevede anche una live e ISO installabile con OpenBox come WM predefinito.
Ultimamente mi è tornato l'interesse verso questo WM leggero e funzionale che però richiede un certo lavoro di configurazione e installazione di applicazioni ad hoc per renderlo piuttosto amichevole e facile da usare, quindi ecco che sono alla ricerca di qualche distribuzione che lo proponga di default in modo poi che se la configurazione proposta mi piace andare a ricrearla all'interno di un'installazione Debian.
Insomma per non sbattermi troppo voglio scopiazzare il lavoro già fatto da altri e copiarne impostazioni e configurazioni all'interno d Debian.
Ora di questa Slackel con OpenBox posso dire veramente poco perchè dopo averla installata senza problemi in VirtualBox  ho pensato bene di aggiornarla sfruttando il tool slapt-get che è una sorta di apt-get per Slackware.
Dopo aver aggiornato e riavviato non partiva più il server grafico per la mancanza del pacchetto libxshmfence, ma dopo aver fatto il login in console ho risolto con i seguenti comandi :
slapt-get -u
slapt-get -i libxshmfence
poi però al riavvio è si partito il server X presentandomi la finestra grafica per il login ma mouse e tastiera non funzionavano più, un problema con VirtualBox ? forse, di sicuro il problema si presenta solo dopo aver avviato X perchè in modalità console il sistema funziona.
Certo visto il mio scopo potevoe limitarmi alla sola installazione così da poter valutare le varie configurazioni di OpneBox, Tint2, Concky ecc. ecc ..... ma la tentazione di provare slapt-get è stata troppo forte per resistere e questo è stato il risultato.
Concludendo questo brevissimo incontro con questa distribuzione non posso certo dirmi soddisfatto, installazione, aggiornamento e sistema inutilizzabile, non quello che speravo.
Magari installandola su un vecchio PC vero e proprio il problema non si presenta e chissà che non possa restarci anche installata per qualche tempo.
Proverò, proverò.

Aggiornamento del 2 agosto 2014

Mi sa che non ci siamo proprio.
Ho provato l'installazione su di un vecchio Pentium III dove il risultato è stato persino peggiore che con la macchina virtuale.
Già al termine dell'installazione, al primo avvio, non era possibile loggarsi dal display manager in quanto appena premevo un tasto per inserire il nome utente appariva la videata testuale di login da console per poi tornare sul display manager rendendo impossibile loggarsi.
A questo punto mi sono loggato da un terminale con CONTROL+ALT+F1 e ho fatto l'aggiornamento del sistema con gli setssi problemi già descritti, mancanza del pacchetto libxshmfence e blocco completo di mouse e tastiera dopo l'installazione del pacchetto e relativo riavvio.
Diciamo pure che sia anche colpa dell'hardware obsoleto, anche se con Debian problemi simili non ne ho avuti neanchè su questo computer, diciamo anche che non ho più la voglia e la passione di affrontare e risolvere questi problemi, soprattutto se nascono già all'installazione, quindi per concludere non voglio mettere in dubbio la bontà di questa distribuzione ma certo è che al momento non fa per me.


 




martedì 15 luglio 2014

Trinity Desktop anche in Debian Jessie

Nel post precedente ho parlato di questo fork di KDE3 e di come installarlo su Debian Wheezy.
Navigando sul sito del progetto sono approdato a questa pagina dove sono indicati i repo per l'installazione delle nightly build e dove è possibile indicare anche Jessie come versione di Debian, anche se non c'è scritto è supportata.
Le nightly build utilizzano nomi differenti per i pacchetti, almeno per molti di essi, che hanno tde al posto di kde come suffisso.
Per l'installazione quindi si procede con :

sudo apt-get install desktop-base-trinity tde-trinity tde-i18n-it-trinity

nel mio caso, non so se per un momento di sovraccarico del server, l'installazione è stata lentissima e solo per scaricare i pacchetti ci sono volute almeno 4 ore.
Al termine dell'installazione e dopo il riavvio era tutto regolare, la prima cosa che si nota è che al login non serve più usare CONTROL+ALT+CANC ma appare subito la richiesta utente/password.
La versione riportata è R14.0.0[DEVELOPMENT] che quindi fa sperare che il progetto sia effettivamente ancora sotto sviluppo, anche se a livello delle singole applicazioni sembra più una mera ricompilazione che altro.
Alcuni pacchetti però non sono ancora aggiornati come per esempio Koffice la cui installazione da problemi di dipendenze non risolte.
Diciamo che tutti i dubbi precedentementi espressi restano validi, solo il tempo dirà se effettivamente questo DE troverà o meno la sua strada e quindi un reale sviluppo, cosa che io spero perchè come già detto KDE3, e quindi questo TDE, hanno un aspetto grafico che mi piace non poco.

domenica 13 luglio 2014

Trinity Desktop Environment

Trinity Desktop Environment o TDE in breve non è altro che il "vecchio" KDE 3.5 portato avanti per la gioia dei nostalgici.
Esistono repository dedicati per varie distribuzioni linux e per quanto riguarda Debian Wheezy questa è la pagina con le istruzioni per procedere con l'installazione.
Personalmente sono partito da un'installazione minimale alla quale ho aggiunto xorg e poi seguendo le istruzioni ho installato TDE, rispetto a quanto riportato nella pagina indicata ho aggiunto i seguenti pacchetti che non sono stati installati in automatico :

kdm-trinity
kde-i18n-it-trinity
il primo, come si evince dal nome, è il login manager con cui fare il login grafico, che come particolarità ha la richiesta di premere i tasti CONTROL+ALT+CANC per accedere alla finestra per imputare utente/password ..... un pò come succede con i sistemi Windows Server.
Il secondo pacchetto altro non è che la localizzazione in italiano del DE.
I vari pacchetti hanno come suffisso nel nome la stringa trinity per non andare in conflitto con i relativi pacchetti per KDE4, quindi, per esempio, abbiamo kate-trinity come editor per TDE mentre per KDE4 abbiamo kate.
Una volta installato tutto ci ritroviamo con un classico ambiente KDE3, più precisamente la versione è la 3.5.13.2.
Devo dire che a mio avviso questo Trinity Desktop è veramente un bel lavoro e funziona in maniera egregia, l'installazione la ho fatta in una macchina virtuale con appena 512 mega di RAM e non si notano rallentamenti nell'uso.
Ora sorge spontanea una domanda, perchè usare oggi un DE che richiama KDE3 quando KDE4 è ormai più che maturo ?
Beh, la risposta è semplicemente perchè no ? 
Anni fa quando ancora usavo RedHat come distribuzione principale usavo KDE, a quei tempi la versione 3 e qualcosa, che ritenevo essere un DE superiore al Gnome allora presente in quanto dotato di molte più applicazioni e meglio integrate le une con le altre e con l'intero desktop.
Ma il software cambia, si evolve .... e a volte migliora,
Quando usci il primo KDE4 ne rimasi spiazzato, non mi piaceva, mi sembrava molto più pesante e soprattutto poco stabile e meno pratico di KDE3.
Di contro Gnome era migliorato parecchio, sempre della versione 2 si parla comunque, e quindi divenne il mio nuovo DE di riferimento.
Oggi dopo Gnome 3 sono su XFCE quindi sembra proprio che io sia incapace di adeguarmi a queste innovazioni, anche se uso KDE4 su un PC e provo Gnome 3 su un altro ..... e devo dire che oggi come oggi KDE4 mi sembra una cifra meglio di Gnome 3.
Ma allora perchè qualcuno dovrebbe pensare di usare TDE e soprattutto ne vale la pena ?
Qui la risposta può essere in parte soggettiva e in parte deve essere oggettiva.
Soggettiva perchè i gusti sono gusti e devo dire che a me non dispiace per niente poter lavorare con KDE3, inoltre è un desktop environment molto completo e anche leggero che può quindi permettere di sfruttare PC non proprio recenti usando comunque un DE bello, completo e funzionale.
Oggettiva perchè il dubbio di finire con l'usare un DE che poi non venga aggiornato o mantenuto purtroppo c'è, mentre stò scrivendo il sito non risulta raggiungibile per esempio e non è nemmeno possibile installare applicazioni dai repo dedicati, anch'essi non raggiungibili.
Poi, che tipo di sviluppo può avere questo DE ? 
Se si tratta solo di tenere e ricompilare le applicazioni di KDE3 per poterle integrare nelle attuali distribuzioni linux è un pò poco perchè col passare del tempo, se non lo sono già, risulteranno vecchie e non aggiornate in quanto a funzionalità, penso per esempio al browser, al gestore di mail o al media player, tutte applicazioni che soffrono nel non supportare nuovi standard web o multimediali.
Concludendo se da una parte mi fa piacere poter di nuovo lavorare con uno dei DE che più ho apprezzato dall'altro non sono così sicuro che abbia un futuro da consigliarlo come proprio DE di riferimento.
Staremo a vedere se questo progetto è destinato a durare o meno.

martedì 8 luglio 2014

Debian Jessie su DELL Latitude D630

Ho da poco installato Debian Jessie su questo portatile con MATE come ambiente desktop e tutto è andato bene fino al primo aggiornamento.
Al momento della prima installazione avevo il kernel 3.13-1 che funziona a meraviglia, dopo l'aggiornamento mi sono trovato con un kenel un pelo più recente, versione 3.14-1.
Quel tanto che basta per creare problemi e rendere il PC inutilizzabile.
Infatti il piccolo e unico problema è che non funziona più la retroilluminazione del display che risulta essere così scuro da essere difficilmente leggibile, tanto da rendere praticamente impossibile l'uso del notebook.
I tasti per variare la luminosità, oppure anche uando l'applet presente, non hanno effetto alcuno anche perchè controllando i files in :

/sys/class/backlight/dell_backlight

risulta che il display è già alla massima luminosità.
Però c'è anche un'altra directory, questa :

/sys/class/backlight/intel_backlight
che contiene gli stessi files, ma qui il file actual_brightness contiene 0 e il file max_brightness prevede un valore massimo di 255000.
Quindi da root eseguendo questo comando :

echo 255000 > /sys/class/backlight/intel_backlight/brightness

ottengo un display luminoso che fa felice i miei poveri e vecchi occhi.
Ho poi messo questa istruzione in /etc/rc.local in modo da eseguirla ad ogni avvio e così ho risolto anche questo piccolo grande problema.
Comunque questo intoppo mi conforta in un certo senso, e sì perchè sul PC che uso per lavoro ho Wheezy, l'attuale Debian stable, e Jessie lo uso solo su altri PC dove non ho avuto problemi fino ad oggi e quindi mi era quasi balenata l'idea di aggiornare anche il PC ..... pensavo mah ormai Jessie mi sembra piuttosto stabile che problemi potrei avere.
Tieh eccoti servito ..... se Jessi è testing un motivo c'è e questa volta mi è andata bene ma con la sfiga che ho scommetto che sulla macchina che uso per lavoro non avrei la stessa fortuna.



sabato 28 giugno 2014

Debian MATE

Una bella novità per chi non ama il nuovo Gnome 3.
Da circa un mese è disponibile nei repository standard di Debian Jessie, e tramite i backports anche in Wheezy, l'ambiente desktop MATE in versione 1.8.
Era già possibile installare MATE attraverso repository dedicati ma io sono uno di quelli che meno repository di terze parti ci sono meglio è.
L'installazione è semplicissima :
sudo apt-get update
sudo apt-get install mate-desktop-environment
sudo apt-get install mate-desktop-environment-extras
Al termine avremo un'installazione completa di questo ottimo DE che ricorda, ovviamente, il buon vecchio Gnome 2, anche se il nome di alcune applicazioni cambia.
Per molti MATE, che usa ancora le vecchie GTK+2, rappresenta un attaccamento al "vecchio" e un rifiuto a passare a un DE più moderno come è, o dovrebbe essere, Gnome 3.
Forse è vero, ma io personalmente sono affezionato ( abituato ) a un concetto di DE più tradizionale, motivo per cui amo in modo particolare XFCE, ma al di là di questo sono dell'idea che avere una scelta in più non è altro che una maggiore libertà per l'utente, se poi questa libertà è fornita direttamente dai repository della nostra amata distribuzione tanto meglio.
Speriamo che nel prossimo futuro anche Cinnamon arrivi nei repository standard, altro fork di Gnome che però usa le più moderne GTK+3 e che, al pari di Gnome 3, richiede una scheda grafica di discreta potenza.
Fino a poco tempo fa usavo, proprio su questo PC, Fedora 20 con MATE e ne ero proprio soddisfatto, ma ora che finalmente anche Debian lo fornisce ho deciso di formattare e installare direttamente Debian, tra l'altro mi sembra molto più veloce rispetto a Fedora.
Unica pecca è che al momento è possibile installare MATE solo dopo aver fatto almeno un'installazione minimale, cioè non è disponibile come DE in fase di installazione come invece è previsto per Gnome 3, scelta di default, oppure per KDE, XFCE o LXDE.
Magari con le prossime versioni dell'installer Debian sarà previsto, sarebbe una bella comodità.
 

sabato 19 aprile 2014

Creare una chiavetta USB per installare Windows 8.1

Premetto che sono un tipo all'antica e preferisco installare sempre da CD/DVD solo che mi sono ritrovato tra le mani un portatile il cui lettore DVD non funzionava e quindi ho dovuto per forza trovare il modo di preparare una chiavetta USB per l'installazione di Windows 8.1.
La rete è piena di tutorial che spiegano come creare codesta chiavetta per cui vi domanderete perchè sono qui a scrivere questo post. 
Semplicemente perchè nessuno dei metodi principali che si trovano ha funzionato.
A me girano le palle perchè ho quelli che scrivono certe cose le copiano e non le testano oppure erano funzionanti "una volta" oppure la mia proverbiale sfiga ha colpito ancora. 
Propendo per quest'ultima ipotesi.

Vediamo questi metodi, la chiavetta è da 4GB quindi più che sufficiente.

Il primo che ho provato consiglia di installare Windows7 USB DVD che nonostante il nome funziona anche per Windows 8/8.1. 
Balle, nonostante avessi una ISO creata da un DVD di Windows 8.1 il programma continuava a dire che la ISO non era valida.

Il secondo metodo prevede di installare il programma di download e creazione del supporto da questa pagina.
La faccio breve, dopo aver inserito il codice prodotto, il programma tenta di connettersi al server e regolarmente segnala che non è possibile connettersi e di controllare la propria connessione internet.

Terzo tentativo fatto con questo programma che però da sempre un errore nel momento in cui deve andare a scrivere i dati sulla chiavetta, l'errore non dice nulla in merito al possibile problema, fatto sta che formattando la chiavetta sia in NTFS che in FAT32 non cambia nulla, l'errore c'è sempre.

Alla fine ho trovato questo programma che senza rompere tanto le palle ha accettato la ISO di Windows 8.1, ha formattato la chiavetta in modo corretto e in poco tempo ha creato questa benedetta installazione da USB. Davvero un ottimo programma.
Alla prova del nove l'avvio da USB sul portatile ha fatto partire l'installazione di Windows 8.1 che è terminata regolarmente.
Per la cronaca dopo un giorno con Windows 8.1 ho installato Manjaro OpenBox, in questo caso per fare la chiavetta è stato sufficente eseguire questo banalissimo comando da un PC linux :
dd if=./manjaro-openbox-0.8.9-x86_64.iso of=/dev/sdb bs=4M
nel mio caso la chiavetta è vista come /dev/sdb, che semplice vero ..... quasi troppo, insomma resta sempre valido il motto :

LINUX FOR EVER !!!





lunedì 24 febbraio 2014

Compatibilità tra sistemi di virtualizzazione

Scrivo, dopo tanto tempo, questo breve post per documentare la mia penosa esperienza nel passare da VirtualBox a VMWare Workstation.
Per prima cosa tengo a precisare che normalmente uso solo VirtualBox come sistema di virtualizzazione, sia su Linux che Windows, lo trovo molto comodo, completo e funzionale, in particolar modo mi piace la separazione tra la finestra della macchina virtuale in esecuzione e la finestra di gestione e configurazione.
VMWare usa una finestra unica con le macchine virtuali all'interno di vari tab ed è una cosa che mi sembra scomoda da morire, se c'è un modo per ovviarlo mi piacerebbe saperlo.
Veniamo al dunque, sul mio piccolo portatile da viaggio, schermo 12 pollici, Intel Core2Duo T7500 da 2,2Ghz con 3 giga di RAM e disco da 250 GB con installata una bella Fedora 20 con Mate Desktop avevo la necessità di usare anche la macchina virtuale Windows XP dedicata allo sviluppo software che gira su un PC ben più potente ma che ovviamente non mi porto appresso.
VirtualBox permette di esportare e importare le macchine virtuali da un PC all'altro e così ho fatto solo che dopo aver avviato la macchina virtuale ho notato una lentezza esasperante della stessa, lentezza che non poteva, a mio avviso, essere legata solo alle caratteristiche dell'hardware, anche perchè fino a circa 2 anni fa lo stesso hardware stava sul PC che usavo per lo sviluppo, a parte che forse il disco da 500GB che era più veloce.
Allora mi son detto perchè non provare VMWare e quindi ho rimosso le guest addition dalla macchina VirtualBox, creato un'immagine cone Acronis, come se fosse un vero PC, poi in VMWare ho creato una macchina virtuale con le stesse caratteristiche e sempre con Acronis ho ripristinato l'immagine.
Risultato ? non potevo fare neanche il login perchè i caratteri digitati per la password, che non si vedono, non corrispondevano a quelli sulla tastiera visto che mi diceva che la password era errata ..... quindi che fare ?
Niente, ho lasciato perdere e ho provato l'altra via, cioè usare il programma VBoxManage di VirtualBox per convertire il disco VDI in VMDK per VMWare.
Risultato ? la macchina si avvia ma nun funziona la tastiera che non riceve nessun input, in compenso va il mouse ..... solo che con quello la password non la digito.
Ma visto che ero in vena ho provato anche a ripristinare il backup fatto con Acronis anche in una macchina virtuale gestita con KVM e VirtManage, il tool opensource che si può installare anche in Fedora per la virtualizzazione.
Indovinate come è andata ? Un fiasco completo.
Oltre alla lentezza assurda di questo sistema di virtualizzazione al primo riavvio è saltato fuori il famoso BSOD di Windows.
Per concludere credo che l'hardware emulato dai vari sistemi di virtualizzazione sia diverso a seconda del programma utilizzato e Windows non ama molto le modifiche all'hardware una volta installato, altro punto a sfavore di questo OS, per cui se usate un sistema VirtualBox, VMWare, KVM .... non sperate di passare da uno all'altro senza reinstallare Windows.
Forse era anche ovvio e prevedibile che fosse così .... ma io un pò ci speravo.

OK, ma Windows XP è ancora lento in VirtualBox su questo PC ?
Eh, eh sarà argomento di un prossimo post ..... che non mi faccia incazzare anche VirtualBox perchè allora sono guai.

mercoledì 8 gennaio 2014

PLOP Boot Manager

Ho sempre installato le varie distribuzioni linux che provo masterizzando la relativa ISO su CD o DVD e poi eseguendo il boot del PC da tale supporto, non ho mai provato a usare una chiavetta USB come fonte di installazione.
Il motivo è semplicemente che ho ancora un buon numero di CD/DVD riscrivibili mentre sulle chiavette USB di solito ho file/programmi/documenti che mi passo da PC a PC o mi porto dietro quando vado in giro.
Un altro motivo è che ho ancora un paio di vecchi PC, Pentium 4 e 3, che non hanno la possibilità di fare il boot da periferiche USB e quindi l'installazione da CD/DVD è sempre quella più comoda .... fino all'altro giorno.
Ora, ho questo benedetto Pentium 4 sul quale volevo provare Linux Mint Debian Edition, LMDE per gli amici, e quindi dopo aver scaricato la ISO la ho masterizzata su DVD per procedere all'installazione.
Al primo avvio da DVD nel menù di grub seleziono il controllo del supporto che giustamente risulta buono per procedere con l'installazione e così riavvio e procedo.
LMDE è un live DVD che poi permette l'installazione su disco fisso e, pensa che fortuna, ad un certo punto si blocca  durante la copia dei file e infatti mi spara una fila di errori di lettura dal DVD.
Spengo e riaccendo e questa volta non c'è verso di fare il boot da DVD .... come se non fosse inserito, provo ha toglierlo, rimetterlo ..... sputo quasi anche sulla lente del laser del lettore ma niente da fare, alla fine rinuncio vista anche l'ora tarda che si era fatta.
Il giorno dopo riprovo e ancora il DVD non viene letto, ad un certo punto a forza di provare si avvia, arrivo a far partire l'installazione e poi ...... bang errori a non finire.
Da un altro PC, un pò più recente e sano, controllo il DVD e, guarda un pò, mi dice che è buono .... non sarà che è il lettore che fa le bizze, provo anche un CD dove ho la distro linux live Parted Magic e pure di questo CD il lettore non ne vuole sapere.
Quindi per finire e venire al titolo di questo post ho deciso di provare questo programma che potete trovare a questo indirizzo, lo avevo scaricato in passato e messo su un floppy disk per il solo e unico scopo che trovavo fosse interessante che permettesse di fare il boot da USB su quei PC che non lo prevedono a livello di BIOS e visto che è il caso del Pentium 4 in questione, che ha ancora il lettore di floppy e pure 2 porte USB 2.0 ho messo la ISO di LMDE su una chiavetta USB da 4 giga, schiaffato il floppy con il boot manager nel lettore e acceso il PC.
Ovviamente, almeno il lettore floppy funziona, si è caricato il programma da floppy e nel menù mi ha presentato la voce USB come scelta di avvio, oltre alla partizione primaria del disco e il lettore DVD.
Avviando da USB si è poi caricato il grub dalla chiavetta e quindi ho avviato LMDE e finalmente ho potuto installarlo su disco.
Devo dire che lavorando su una porta USB 2 l'installazione non mi è sembrata più lenta che non da DVD .... beh forse questo dipende dal fatto che con quel lettore DVD non c'era molto da sperare, ma comunque l'installazione è andata abbastanza veloce .... e sopratutto è andata.
Insomma devo dire che questo piccolo software è veramente una chicca, onestamente pensi ma che serve un boot manager per avviare da USB o DVD se già lo fa il BIOS ..... ma quando il lettore non funziona e ti resta solo il floppy, da cui oggi non installi una beata mazza, e il BIOS non permette il boot da USB ..... beh nel mio caso è servito.
Ho provato anche su un più vecchio Pentium 3 dove le porte USB sono in standard 1.0/1.1 e per avviare avvia solo che nel caricare il kernel si è bloccato una volta al 30% una seconda al 40% .... in realtà il led della chiavetta lampeggiava a indicare che stava lavorando ma probabilmente la velocità è talmente bassa da rendere un'agonia totale la possibilità di installare da USB. Per fortuna che su questo PC il lettore DVD funziona, legge solo i CD riscrivibili e non i DVD però.
Bene mi metto da parte il floppy disk con PLOP per il futuro ....... per quanto siano affidabili i floppy disk come supporto di memorizzazione.