tag:blogger.com,1999:blog-38532599855372559022024-03-13T05:25:36.221+01:00Esperienze informatiche ai confini della realtàbadroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.comBlogger225125tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-29191848151945516172022-06-12T16:14:00.001+02:002022-06-12T16:14:01.797+02:00OpenBSD 7.0 sparc64 su Tadpole 6500<p>Pareva troppo bello per essere vero ..... così si dice no ?</p><p style="text-align: justify;">Era ormai da qualche release che OpenBSD non funzionava più su questo modello di computer, un portatle con CPU SPARC. L'installazione da CD andava via liscia come l'olio senza il benché minimo problema ..... ma al primo riavvio andava in kernel panic nella lettura dal file system che infatti risultava talmente corrotto da non permettere nemmeno il ripristino con <b>fsck</b>.</p><p style="text-align: justify;">Finalmente con OpenBSD 7.0 tutto si è magicamente risolto e quindi con il sistema base pronto e funzionante o pensato bene di installare un ambiente grafico seppure il più minimale possibile.</p><p style="text-align: justify;">Ovviamente è stato un fiasco completo.</p><p style="text-align: justify;">Ora questo portatile non è certo un mostro di potenza, almeno in base ai canoni odierni .... però monta una CPU Ultra SPARC II a 650Mhz e 2 giga di RAM e un disco IDE da 160GB, quindi con un window manager leggero come Openbox dovrebbe comunque andare ..... e invece non va una cippa.</p><p style="text-align: justify;">Ma la colpa non è tanto dell'hardware .... ma del supporto che ne da OpenBSD, infatti una volta su due al login con <b>xenodm</b>, il gestore di login grafico di default in OpenBSD, la tastiera smette di funzionare .... magari accetta un paio di tasti e poi .... morta. In altri casi si blocca dopo l'avvio di openbox e come già era accaduto in passato, molte release fa, la tastiera spesso o si blocca e non da più segni di vita oppure si blocca ma con la ripetizione infinita dell'ultimo tasto che sono riuscito a digitare. Nel dubbio, pensando di aver cannato qualcosa a livello di configurazione o reinstallato tutto e avviato il window manager di default, twm se non sbaglio con solo xterm ..... stesso tragico risultato.</p><p style="text-align: justify;">Quindi andando a riepilogare l'uso del desktop è impossibile, a livello di console testuale OpenBSD su sparc non supporta i terminali virtuali ( ALT+F1 o CTRL+ALT+F1 ) quindi in pratica è come avere un vecchio sistema DOS.</p><p style="text-align: justify;">Per la cronaca o anche pensato di usare il programma <b>tmux </b>per gestire più console dallo stesso terminale ..... peccato che anche questo programma su OpenBSD/sparc non funzioni molto bene e infatti passando da una sessione all'altra il cursore si posiziona in maniera errata rendendo poco piacevole l'utilizzo del sistema.</p><p style="text-align: justify;">Quindi, ormai, direi che OpenBSD è da bocciare in pieno come alternativa a Solaris su questo computer ..... vedremo se con NetBSD avrò più fortuna.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-56445105253482568232022-05-12T10:49:00.001+02:002022-05-12T10:49:28.829+02:00FoxitReader su Devuan 4<p style="text-align: justify;">FoxitReader è un lettore PDF gratuito che, a mio avviso, è un'ottima alternativa al più blasonato, e pesante, Adobe Reader e infatti è la mia prima scelta sui sistemi Windows.</p><p style="text-align: justify;">Questo programma esiste anche per i sistemi linux, è gratuito ma ovviamente non opensource per cui a qualcuno magari fa storgere il naso installarlo su linux.</p><p style="text-align: justify;">L'installazione su un PC con Debian 11 a 64bit è andata liscia come l'olio e dopo aver copiato il file <b>/opt/foxitsoftware/foxitreader/FoxitReader.desktop</b> in <b>./share/local/applications </b>nella mia home directory è apparsa anche l'icona di lancio nel menù aplicazioni/ufficio.</p><p style="text-align: justify;">Fiducioso del successo ho fatto la stessa cosa su un portatile con Devuan 4 a 32bit, ovviamente usando l'installer per sistemi a 32bit.</p><p style="text-align: justify;">In questo caso già in fase di installazione a terminale sono apparsi dei messaggi ma poi il programma di installazione è partito e terminato regolarmente. Fatti i vari passi necessari per avere l'icona di lancio nel menù scopro che non si avvia il programma. Provo ad avviarlo da terminale e una sfilza di messaggi mi investe ... e termina il tutto con errore. Per prima cosa cerco in rete e scopro che, proprio dal forum dell'assistenza Foxit, viene apertamente dichiarato che il programma non supporta Debian. Ma come? Proprio su Debian è andato tutto bene .... e strano é che su Devuan, che è poi Debian senza <b>systemd</b> invece ci siano problemi.</p><p style="text-align: justify;">Comunque a rileggere bene bene i messaggi di errore trovo che il problema è nel caricamento di una libreria condivisa e la soluzione è alquanto banale, basta modificare il file di lancio <b>/opt/foxitsoftware/foxitreader/FoxitReader.sh</b> e mettere questa riga prima dell'istruzione <b>exec </b>che avvia il programma.</p><blockquote><p style="text-align: justify;">export OPENSSL_CONF=/etc/ssl/<br /></p></blockquote><p>et voilà il programma magicamante si avvia dal menù applicazioni.</p><p><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-87307796488276032662022-04-12T14:45:00.002+02:002022-04-12T14:45:38.764+02:00Download ricursivo con wget<p style="text-align: justify;">Una semplice nota a memoria di come usare il comando <b>wget</b> per scaricare in maniera ricorsiva files da un sito.</p><p style="text-align: justify;">Generalmente in rete, o anche dalla documentazione, viene indicato di usare le opzioni :</p><blockquote><p>-r<span> </span>per scaricare in modo ricorsivo<span></span></p></blockquote><blockquote><p>-np<span> per ignorare le directory 'padre' indicate nella path al sito</span></p></blockquote><p>quindi un esempio classico d'uso è questo :</p><blockquote><p>wget -r -np http://www.sitoxyz.com/directory <br /></p></blockquote><p style="text-align: justify;">sfortunatamente quando ne ho avuto necessità il risultato è stato quello di non scaricare nulla per via di un fantomatico file <b>robots.txt</b>.</p><p style="text-align: justify;">Quindi per ovviare al problema la sintassi da usare è :</p><blockquote><p>wget -e robots=off -r -np http://www.sitoxyz.com/directory<span></span></p></blockquote><p style="text-align: justify;">Ora tutto il contenuto del sito dalla directory indicata verrà scaricato in locale.</p><p style="text-align: justify;">Ovviamente ci sono almeno altre dodicimila opzioni utili con wget quando si fanno questo genere di operazioni.</p><blockquote><p style="text-align: justify;">wget -e robots=off -r -A .zip -nH --cut-dirs=3 http://www.sitoxyz.com/dir/foo/con/<br /></p></blockquote><p style="text-align: justify;">Con questa sintassi scarico nella directory corrente tutti i files ZIP dal sito indicato senza creare nessuna delle 3 directory ( /dir/foo/con ) indicate nel percorso al sito da cui fare il download.</p><p style="text-align: justify;">Di solito questo è quanto basta per le mie necessità.<br /></p><blockquote><p><span> </span> <br /></p></blockquote><p> </p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-44410034612194311062022-03-10T10:38:00.003+01:002022-03-10T10:38:36.802+01:00Solaris 9 su ThinkPad X31<p style="text-align: justify;">Sorvolando sul fatto del perché mai nel 2022 a qualcuno possa venir voglia di installare un vecchio OS come Solaris 9 questo post serve, forse solo a me, come promemoria per la soluzione di un problema sorto appunto in fase di installazione.</p><p style="text-align: justify;">Il ThinkPad X31 ha una scheda di rete INTEL PRO/100VE che dovrebbe essere tranquillamente supportata da qualsiasi sistema operativo anche tra quelli meno recenti e sulla carta è supportata nativamente anche da Solaris 9.</p><p style="text-align: justify;">Non sul ThinkPad X31 ...... infatti al termine dell'installazione non c'è nessuna connettività di rete, ne tanto meno la scheda risulta identificata dal sistema operativo.</p><p style="text-align: justify;">Fortunatamente c'è una soluzione, infatti Solaris 9 ha il driver <b>iprb </b>che è specifico per la scheda di rete INTEL PRO/100VE, e quindi perché non funziona ? Ebbene su questo portatile la scheda di rete ha come identificativo PCI il valore <b>8086,103D </b>mentre il database hardware di Solaris 9 "aggancia" il driver <b>iprb</b> all'identificativo <b>8086,1031</b> che è sempre una INTEL PRO/100VE, si differenziano per ben poco immagino.</p><p style="text-align: justify;">Dicevamo che la soluzione c'è e non è nemmeno troppo difficile da implementare. Andiamo a editare il file <b>/boot/solaris/devicedb/master </b>cercando la riga che contiene il testo che inizia con <b>pci8086,1031 </b>e duplichiamo questa riga andando poi a sostituire i riferimenti al <b>1031</b> con <b>103D </b>in modo che risulti così :</p><blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-small;">pci8086,103D pc8086,103D net pci iprb.bef "Intel Pro100/VE Fast Ethernet"</span><br /></p></blockquote><p style="text-align: justify;">ora andiamo a modificare anche il file <b>/etc/driver_aliases </b>e aggiungiamo la seguente riga :</p><blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-small;">iprb pci8086,103D</span></p></blockquote><p style="text-align: justify;">io la ho inserita subito dopo quella già presente per l'identificativo PCI 8086,1031 ma solo per una questione di "ordine", si può anche aggiungere in fondo al file.</p><p style="text-align: justify;">A questo punto eseguire i seguenti comandi :</p><blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-small;">devlinks</span></p><p><span style="font-size: x-small;">touch /reconfigure</span></p><p><span style="font-size: x-small;">reboot</span></p></blockquote><p style="text-align: justify;">al riavvio premere <b>ESC</b> quando appare la scritta <b>'Running Configuration Assistent' </b>e poi<b> F2 </b>per continuare e nelle schermate successive dovrebbe apparire la scheda PCI. Al termine del riavvio nella directory <b>/dev</b> dovrebbero esserci i file <b>iprb</b> e <b>iprb0</b> che stanno a confermare che la scheda di rete è stata rilevata. </p><p style="text-align: justify;">Ora basta configurare la rete .... io ho eseguito un brutale <b>sys-unconfig</b> seguito da un <b>reboot</b> e al riavvio sono passato attraverso tutta la configurazione del sistema, quindi anche la configurazione della rete che ho impostato sul DHCP. Ovviamente per configurare la rete potevo seguire una strada più tecnica dimostrando competenze di livello superiore ..... che però non ho e quindi ho seguito la via più semplice.</p><p style="text-align: justify;">Ora queste note hanno ben poca utilità oggi ma personalmente ritengo che la conoscenza di questi dettagli sulla configurazione hardware ( database delle device, driver alias ) siano sempre comode come bagaglio culturale informatico.</p><p style="text-align: justify;"> <br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"> </p><blockquote><p style="text-align: justify;"> </p></blockquote>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-60070502501615683822022-01-12T20:49:00.001+01:002022-01-12T20:49:43.238+01:00OpenBSD 7.0 Snapshot<p style="text-align: justify;">In un precedente post avevo scritto dei problemi incontrati con il wireless su un portatile <b>Acer TM6292 </b>dopo aver fatto l'upgrade alla versione 7.0 di OpenBSD.</p><p style="text-align: justify;">Visto che anche con l'applicazione delle patch successive all'uscita il problema persisteva, un errore di firmware che rendeva inutilizzabile la scheda wireless, ho deciso di provare la versione "snapshot" di OpenBSD.</p><p style="text-align: justify;">Ho quindi eseguito il comando :</p><blockquote style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: courier;">sysupgrade -s</span><br /></div></blockquote><p>ovvero l'aggiornamento del sistema operativo con lo "snapshot" dell'ultima versione disponibile.</p><p style="text-align: justify;">Alla fine della procedura di aggiornamento, e relativo riavvio, con mia grande sorpresa e somma soddisfazione ho potuto notare che il problema del wireless era sparito, o meglio il numero di volte in cui appare l'errore relativo al firmware si è drasticamente ridotto e in alcune sessioni di lavoro di un paio d'ore non è nemmeno apparso una volta.</p><p style="text-align: justify;">Anche con i miei due portatili SPARC la versione 7.0 dava problemi, per essere precisi con il <b>TADPOLE SPARCLE</b> l'avvio da CD con la versione 7.0 falliva subito con un messaggio del genere :<br /></p><blockquote><pre><span> </span><span style="font-family: courier;">OF_map_phys(3fe0e000,8192,fed38000,-1) failed
no space for symbol table
Program terminated</span></pre></blockquote><p style="text-align: justify;">anche in questo caso ho rimediato aggiornando la versione 6.9 installata usando il comando <b>sysupgrade</b> per aggiornare alla versione 7.0 "stable" e su questo portatile altri problemi non ne ho riscontrati per ora.</p><p style="text-align: justify;">Sul <b>TADPOLE SparcBook 6500</b> la situazione era decisamente peggiore poiché ero rimasto "bloccato" alla versione 6.7 in quanto le versioni successive 6.8 e 6.9 anche se si installavano senza problemi sia da CD che con sysupgrade al primo riavvio si verificava un "kernel panic" in "ffs_read" e da questo momento in poi saluti e baci ... al riavvio successivo manco caricava più il kernel.</p><p style="text-align: justify;">Con la versione 7.0 avevo il problema prima descritto e quindi non potevo manco provare a installarla. Ho quindi scaricato una ISO della versione snapshot e, di nuovo, meraviglia delle meraviglie mi è stato possibile installare OpenBSD 7.0 da zero e al riavvio nessun "kernel panic".</p><p style="text-align: justify;">A onor del vero non ho poi fatto altre prove, che comunque andrò a fare, perché ho voluto godermi il successo del momento. Anche perché non mi sono ancora debitamente documentato su come funzioni questa "current" di OpenBSD e come poi eventualmente si possa passare alla 8.0 "stable" quando uscira .... insomma mi tocca ancora studiare parecchio su BSD.</p><p style="text-align: justify;">Ma per ora mi basta.<br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"> </p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-2180125300405177662021-11-21T21:08:00.000+01:002021-11-21T21:08:08.141+01:00Aggiornamento a OpenBSD 7.0 e problemi con il wireless<p style="text-align: justify;">Onestamente con OpenBSD sembra proprio che io non riesca ad andarci d'accordo.</p><p style="text-align: justify;">Ho aggiornato un portatile <b>Acer TM6292</b> all'ultima versione di OpenBSD, la 7.0 e subito ho avuto problemi con il wireless che risultava molto lento ma cosa ben peggiore quando eseguivo comandi come <b>syspatch</b> o l'aggiornamento di pacchetti con <b>pkg_add</b> venivano fuori errori sull'integrità dei download.</p><p style="text-align: justify;">La scheda è una <b>Intel 4695agn</b>, non proprio una schifezza ma che necessità di firmware proprietario, che è installato e aggiornato.</p><p style="text-align: justify;">Dai log risultano una miriade di messaggi del tipo :</p><blockquote><p style="text-align: justify;">iwn0 : fatal firmware error</p></blockquote><p style="text-align: justify;">ora questi messaggi apparivano ogni tanto anche con le precedenti versioni ma adesso vengono fuori tipo ogni 5/6 secondi e infatti la rete wireless è praticamente inutilizzabile e devo ricorrere alla connessione ethernet.</p><p style="text-align: justify;">La pagina di manuale di <b>iwn </b>recità :</p><blockquote><dl class="Bl-diag"><dt>iwn0: fatal firmware error</dt><dd>For some reason, the firmware crashed. The driver will reset the hardware.
This should not happen.</dd></dl></blockquote><p style="text-align: justify;">peccato che accada. Tra l'altro il file del firmware in questione è lo stesso fornito anche dalle precedenti versioni di OpenBSD, almeno dalla 6.8, che bene o male ha funzionato senza particolari problemi fino alla 6.9.<br /></p><p style="text-align: justify;">Oltretutto il portatile in questione, sebbene vecchio per gli standard odierni, monta una CPU Intel Core Duo T7300 e 4 giga di RAM, risulta essere di una lentezza esasperante quando con linux, ne sono certo, sarebbe molto più performante.</p><p style="text-align: justify;">Su di un altro portatile, un <b>Thinkpad R61</b>, con simili caratteristiche ma con una wifi <b>Intel 3945abg</b>, il wireless funziona e OpenBSD 7.0 gira .... lento anche qui ma almeno non da problemi.</p><p style="text-align: justify;">E dalle mie vane ricerche in rete non ho trovato nessuna possibile soluzione .... che bello. </p><p style="text-align: justify;">Ma le mie avventure, ops disavventure, con OpenBSD non sono finite qui ... ho anche due portatili Sparc e ..... beh è storia per un altro post.<br /><b></b></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-16792893378038554962021-11-15T21:26:00.000+01:002021-11-15T21:26:05.153+01:00Apple PowerBook G4 ... nuovi problemi con linux<p style="text-align: justify;">Su questo ormai vecchissimo portatile ho installato Debian già da qualche anno, e sebbene l'architettura <b>powerpc</b> a 32 bit non sia ufficialmente supportata vi è un port abbastanza attivo.</p><p style="text-align: justify;">Purtroppo dopo l'aggiornamento al kernel 5.14 ho riscontrato un problema abbastanza serio .... non si avvia più l'ambiente grafico, o se si avvia lo schermo rimane nero rendendo di fatto inutilizzabile il computer.</p><p style="text-align: justify;">Riavviando e selezionando il vecchio kernel 5.10 invece funziona tutto a dovere, quindi il problema deve essere in qualche modulo del kernel, a spanne direi il driver <b>nouveau</b>. Purtroppo andando a spulciare nei log non ho trovato nulla che mi potesse indirizzare verso la causa del problema .... o meglio io non sono stato in grado di trovare nulla di evidente. <br /></p><p style="text-align: justify;">In rete sono approdato solo a questo <a href="https://www.mail-archive.com/search?l=debian-powerpc@lists.debian.org&q=subject:%22Re%5C%3A+X+stopped+working+with+5.14+on+iBook%22&o=newest&f=1" target="_blank">link</a> dal quale mi pare di capire che il problema verrà risolto con il kernel 5.16 e viene fornita una possibile soluzione attraverso la ricompilazione del kernel.</p><p style="text-align: justify;">Viste le prestazioni del portatile non credo che seguirò questa strada e quindi ho rimosso il kernel 5.14 e "marchiato" il 5.10 in modo che non venga aggiornato fino a quando non vedrò nei repository il 5.16 per testarlo.</p><p style="text-align: justify;">Per bloccare gli aggiornamenti del kernel ho eseguito il comando :</p><blockquote><p style="text-align: justify;">sudo apt-mark linux-image-5.10.0-8-powerpc<br /></p></blockquote><p style="text-align: justify;">Al momento mi va bene così, anche perché ormai le prestazioni non è che permettano un grande uso di questo portatile, nemmeno con linux. Ora il DE che uso è MATE ma una volta risolto il problema del kernel forse sarebbe meglio reinstallare tutto da zero e ripiegare su un semplice WM come Openbox.</p><p style="text-align: justify;">E magari potrei provare OpenBSD o NetBSD, entrambi hanno un port per powerpc, per vedere se ne viene fuori qualcosa. <br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-8859744753182554132021-09-01T21:07:00.000+02:002021-09-01T21:07:36.947+02:00ArcaOS 5 .... perché?<p style="text-align: justify;">Ma prima .... cos'è?</p><p style="text-align: justify;">Beh, a farla breve ArcaOS è un sistema operativo che continua la tradizione dell'ormai defunto IBM OS/2. Dopo OS/2 c'è stato eComStation che dopo essere giunto alla versione 2.1, c'è stata anche una 2.2beta, è praticamento sparito. Poi è arrivato questo ArcaOS che è ancora in circolazione.</p><p style="text-align: justify;">E' un sistema operativo proprietario basato appunto sul caro vecchio OS/2 e come da buona tradizione dei sistemi operativi proprietari bisogna prima pagare, poi provare e infine rendersi conto di aver buttato i propri soldi. Nello specifico una licenza personale costa ben 129 dollari.</p><p style="text-align: justify;">Ora non stupitevi se vi dico che non ho speso quella cifra ma che comunque sono riuscito a procurarmi una ISO con cui fare qualche prova.</p><p style="text-align: justify;">La prima installazione la ho fatta su un vecchio ThinkPad X31 con esito piuttosto deludente. Benché l'installazione abbia rilevato la scheda di rete Intel PRO/100 viene anche segnalato un problema ( conflitto hardware ? ) per cui il driver non viene caricato, quindi niente rete. La scheda wireless non è nemmeno rilevata.</p><p style="text-align: justify;">Ho provato anche l'installazione su un ThinkPad T43 dove la scheda di rete ethernet integrata ( una Broadcom ) non viene nemmeno rilevata.</p><p style="text-align: justify;">Non pago ho riesumato un vecchio portatile con CPU Pentium 4 a 1,7Ghz e solo 1 giga di RAM, anche in questo nonostante l'installatore abbia identificato la scheda di rete integrata, una classica Realtek 8139C, al primo avvio segnala un errore nel caricamento del driver. Non ho nemmeno capito se sia dovuto al fatto che il driver non è proprio presente, cioè mancano i relativi files, oppure a qualche incompatibilità. </p><p style="text-align: justify;">L'ultima prova la ho fatta su un Thinkpad X60s, qui incredibile ma vero la scheda di rete ethernet Intel PRO/1000 viene abilitata con successo ed è funzionante. Anche la scheda wifi Intel 3945 viene rilevata, ma poi non ho mica capito come vada configurato l'accesso wireless con questo sistema operativo. Inoltre non ho fatto ulteriori test in quanto su questo PC ero più interessato ad installare e provare openSUSE Tumbleweed a 32 bit.<br /></p><p style="text-align: justify;">Quindi, in conclusione, secondo qualcuno bisognerebbe spendere i propri soldi per comprare un prodotto a scatola chiusa che non da nessuna garanzia di funzionamento .... sbaglierò di sicuro ma a me non pare proprio una bell'idea.</p><p style="text-align: justify;">Detto questo, perché qualcuno dovrebbe voler usare questo sistema operativo ? Pagandolo non poco oltretutto. Beh probabilmente, come per OpenServer e UnixWare, ci sono ancora aziende che hanno qualche software molto particolare che gira su OS ormai defunti e quindi può aver senso "aggiornare" il proprio hardware ormai troppo vecchio con questo ArcaOS che mantiene, o dovrebbe mantenere, la compatibilità con i programmi OS/2.</p><p style="text-align: justify;">Certo che visto il supporto hardware, ma di sicuro anche stavolta sono io ad avere sfortuna, mi pare piuttosto problematico seguire questa strada.</p><p style="text-align: justify;">Onestamente, dal mio punto di vista, credo che se qualcuno necessità di "tirare" avanti programmi che girano solo su vecchi sistemi come IBM OS/2, SCO Unix, UnixWare trova nei vari sistemi di virtualizzazione una soluzione più economica e funzionale. Io fino ad oggi vecchi SCO li ho virtualizzati sia in VirtualBox, per uso personale, che in VMWARE ESXi presso qualche azienda, senza andare a spendere soldi per nuove versioni, magari specifiche, per la virtualizzazione.</p><p style="text-align: justify;">Quindi termino questo post chiedendomi : ArcaOS .... perché? ... e a pagamento poi !!! Boh ???<br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-2380189587200631422021-09-01T20:50:00.000+02:002021-09-01T20:50:34.322+02:00Distribuzioni linux per computer con CPU a 32 bit<p style="text-align: justify;">E' ormai da parecchio tempo che la maggior parte delle distribuzioni linux ha deciso di non supportare più i sistemi basati su vecchie CPU a 32 bit e, sebbene sia comprensibile da un certo punto di vista, è anche un peccato, almeno per me che ho ancora portatili con queste CPU.</p><p style="text-align: justify;">Non voglio affrontare l'argomento della possibile utilità di computer con CPU così vecchie perché in tutta onesta credo che siano utili solo a chi ama "smanettare" quindi una platea piuttosto ristretta.</p><p style="text-align: justify;">Detto ciò Debian, e Devuan, sono, a mio avviso, le distribuzioni che meglio supportano i processori a 32 bit, e Devuan non adottando systemd sembra essere anche più leggera e veloce della stessa Debian.</p><p style="text-align: justify;">Oltre a Debian/Devuan non c'è molto, <a href="http://www.slackware.com/getslack/torrents.php" target="_blank">Slackware</a>, <a href="https://get.opensuse.org/tumbleweed/" target="_blank">openSUSE Tumbleweed</a> e <a href="https://www.mageia.org/it/downloads/" target="_blank">Mageia.</a></p><p style="text-align: justify;">Ho provato openSUSE su un Thinkpad T43 con CPU Pentium M però senza successo. Avviata l'installazione la barra di progressione del lavoro è arrivata al termine del caricamento driver per restare poi tutto fermo .... dopo 10 minuti non dava segno di vita, il led del disco fisso era acceso fisso e quello del wifi lampeggiava di tanto in tanto, ma ovviamente il wifi non era ancora configurato quindi non poteva indicare una qualche attività della rete. Spento e dimenticato.</p><p style="text-align: justify;">L'installazione di Mageia 8 invece è stata perfetta, anche se molto lenta, probabilmente avendo optato per il desktop MATE che non è tra quelli proposti di default, KDE e GNOME, l'installatore ha dovuto scaricare una marea di pacchetti dai repository online. </p><p style="text-align: justify;">Per quanto riguarda openSUSE ho provato l'installazione su un altro Thinkpad, un x60s con CPU Intel Core Duo L2400, anche questo processore è solo a 32 bit ma ovviamente più recente e potente del Pentium M installato sul T43. Su questo portatile l'installazione è andata liscia come l'olio, anche in questo caso ho optato per MATE come DE.</p><p style="text-align: justify;">Devo dire, ma credo che sia abbastanza ovvio, che su entrambi questi portatili Debian/Devuan girino decisamente più fluidi rispetto a openSUSE e Mageia, d'altra parte è anche vero che queste ultime hanno dalla loro kernel e software più aggiornati e strumenti di gestione della configurazione ( i vari Yast e control center ) decisamente superiori, o forse per essere più precisi, più indicati per utenti linux non proprio a loro agio con gli strumenti da riga di comando. Io, personalmente, preferisco in ogni caso imparare ad usare zypper e urpmi .... tant'é che su Mageia con l'installatore grafico devo aver pasticciato qualcosa nell'installazione di VLC che infatti non si è installato e poi il programma mi diceva che non potevo installarlo, senza nessuna spiegazione. Da terminale con urpmi invece si è istallato senza batter ciglio, mentre io pensavo di vedere un messaggio di errore che mi chiarisse perchè non potevo installarlo ..... boh, colpa mia di certo.</p><p style="text-align: justify;">Sull'x60s c'è il lettore di impronte digitali e in openSUSE nella configurazione utente basta un click per abilitarlo, così almeno dice "lui", fatto sta che anche se risulta abilitato in realtà non mi fa fare il login con l'impronta digitale. Anche in questo caso di sicuro devo intervenire in qualche maniera, proprio come avevo fatto con Debian, quello che però mi infastidisce è che se con Debian so che devo essere io a mettere mano a pacchetti, file di configurazione ecc ecc per poter attivare questa funzionalità con openSUSE sembrerebbe che tutto debba risolversi con l'attivazione di un'opzione da un tool grafico che però poi non funziona, o almeno a me non funziona.</p><p style="text-align: justify;">Ovviamente questo mio post non vuole essere, ed infatti non è, una recensione ne di Mageia ne di openSUSE, che sicuramente sono ottime distribuzioni e con il vantaggio di avere ancora il supporto per vecchi PC a 32 bit. A livello di grafica, intesa come estetica, entrambe sono piuttosto piacevoli, openSUSE propone una configurazione di MATE non proprio standard, entrambe hanno un gran numero di pacchetti nei repository e tools grafici di configurazione che sembrano fatti abbastanza bene. Sono sicuramente distribuzioni "facili" cosa che non guasta. Dovrei provare Slackware ... ma temo che dovrei "sbattermi" non poco per avere un'installazione di MATE completa, forse una volta lo avrei fatto senza problemi, anzi in un passato remoto usavo proprio Slackware con Gnome 2, ma oggi dopo tanti anni in cui mi sono "assuefatto" a Debian, che sono arrivato a considerarla il perfetto connubio tra semplicità d'uso e leggerezza, l'idea di "faticare" troppo non mi attira ..... ma magari un giorno sono di buzzo buono e lo faccio.</p><p style="text-align: justify;">In conclusione se Mageia sarà quasi certamente solo una prova fine a se stessa con openSUSE mi piacerebbe fare l'installazione su un PC più recente, ovvero un Core 2 Duo 7100 con 4 giga di RAM, quindi installerei la versione a 64 bit, e farne un uso più completo .... dico mi piacerebbe perché openSUSE, sebbene sia un'ottima distribuzione e con grande seguito, non sono mai riuscito a farmela piacere veramente, non so nemmeno io perché ..... non c'è mai stato feeling, ma questo test con la versione a 32 bit sul vecchio x60s mi fa venir voglia di provarci di nuovo ..... poi magari passa, però intanto ......</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-10512750171776420662021-08-16T10:16:00.003+02:002021-08-16T11:56:44.124+02:00E' arrivata Debian 11 Bullseye<p style="text-align: justify;">Appena ho visto su <a href="https://distrowatch.com" target="_blank">DistroWatch</a> che era stata rilasciata la nuova versione stabile di Debian ovvero la 11, nome in codice Bullseye, ho pensato bene di aggiornare un mio vecchio portatile sul quale era installato Buster.</p><p style="text-align: justify;">Su questo portatile ho fatto un'installazione di Debian particolare, nel senso che non ho installato nessuno dei DE con cui Debian viene fornito e mi sono fatto un ambiente grafico basato su OpenBox più altre applicazioni a contorno per avere un sistema leggero ma anche usabile, almeno per me.</p><p style="text-align: justify;">La procedura di aggiornamento è sempre la solita, ovvero si modifica il <b>sources.list </b>con l'indicazione della nuova versione e poi si aggiorna.</p><p style="text-align: justify;">L'unico cambiamento degno di nota nella configurazione dei repository è quello relativo alla voce <b>debian-security</b> che in passato era nel formato del tipo <b>buster/updates</b> mentre ora è <b>bullseye-security</b>, che forse è anche più logico.</p><p style="text-align: justify;">Al termine dell'aggiornamento ho dovuto affrontare qualche piccolo intoppo relativo al software e alla configurazione che avevo creato per la mia OpenBox.</p><p style="text-align: justify;">Per prima cosa il pacchetto <a href="https://packages.debian.org/it/buster/wicd" target="_blank">wicd</a> che usavo per gestire l'interfaccia wireless non è più disponibile e quindi sono andato a installare <a href="https://packages.debian.org/it/bullseye/network-manager-gnome" target="_blank">network-manager-gnome</a> per avere <b>nm-applet</b> per configurare il wireless in maniera grafica. Nulla di male ance se spero che wicd ritorni nei repository perché è decisamente più leggero e con meno dipendenze.</p><p style="text-align: justify;">Ma la vera "rottura" è stata con la nuova release di <a href="https://packages.debian.org/it/bullseye/conky-all" target="_blank">conky</a> con cui è cambiato il formato del file <b>conkyrc</b>. Con l'aggiornamento è fornito anche un file che dovrebbe convertire il vecchio formato nel nuovo, il file lo si trova in <b>/usr/share/doc/conky-all/convert.lua</b> e una volta copiato nella propria directory di lavoro e impostato i permessi di esecuzione lo si può lanciare. Ma no, non è andata proprio così. Per prima cosa io non avevo installato nessun interprete per il linguaggio Lua e quindi ne ho installato uno tra quelli <a href="https://packages.debian.org/bullseye/lua" target="_blank">disponibili</a>, probabilmente quello errato cioè <b>lua50</b>. Perché dico errato ? Perché l'esecuzione dello script dava una serie di errori che non erano, a mio avviso, relativi al file conkyrc in fase di conversione ma bensì alla stessa sintassi dello script che non veniva riconosciuta in maniera corretta. Ho provato a installare una versione più aggiornata di Lua ? No .... alla fine ho modificato manualmente il file conkyrc per adattarlo alle specifiche della nuova versione, una rottura, ma visto che la mia configurazione è molto semplice e senza tanti fronzoli non è stata poi una tragedia.</p><p style="text-align: justify;">Fra qualche settimana, o mese, aggiornerò anche il mio portatile "principale". Perché attendere ? Semplicemente perché su quel computer ho anche un certo numero di repository extra abilitati, dropbox, virtualbox, dotnet, vscodium e quindi farò l'upgrade solo quando anche questi supporteranno Bullseye.</p><p style="text-align: justify;">Comunque, come sempre, grande Debian !!! <br /></p><p style="text-align: justify;"> </p><p style="text-align: justify;"><br /></p><pre><code><br /></code></pre><pre><code> <br /></code></pre><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"> <br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-24004105997098943892021-08-14T10:33:00.003+02:002021-08-14T10:33:40.998+02:00Strano messaggio in aggiornamento con Fedora 34<p style="text-align: justify;">Era un pò che non aggiornavo la mia installazione di Fedora e ho notato un messaggio che mi ha lasciato un pò perplesso :</p><blockquote><p><span style="font-family: courier;">Aggiornamento repository di Subscription Management.<br />Impossibile leggere l'identità dell'utente<br /><br />This system is not registered with an entitlement server. You can use subscription-manager to register.</span><br /></p></blockquote><p>Perchè mai Fedora, che è gratuita, dovrebbe avvisarmi che non sono registrato all'uso di questo "Subscription Management" ? </p><p style="text-align: justify;">Se non erro sono gli utenti di Red Hat che per avere aggiornamenti devono avere un contratto o una sottoscrizione di qualche tipo, o sbaglio ?</p><p style="text-align: justify;">Comunque l'aggiornamento, o installazione, dei pacchetti avviene regolarmente quindi ho deciso di "eliminare" questa segnalazione.</p><p style="text-align: justify;">Per farlo è sufficiente editare il file :</p><blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: courier;">/etc/dnf/plugins/subscription-manager.conf</span><br /></p></blockquote><p>modificando il valore del campo <b>enabled</b> da <b>1 </b>a <b>0</b>.</p><p>Tutto qui, semplice no ? <br /></p><p><br /></p><blockquote><p> </p></blockquote>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-61112695656864189972021-04-04T11:31:00.003+02:002021-04-04T11:31:59.686+02:00Autenticazione con impronta digitale su Thinkpad T61 con Devuan linux<p style="text-align: justify;">Sul notebook Thinkpad T61 è presente un lettore di impronte digitali e quindi ho pensato bene di vedere se si potesse utilizzare per l'autenticazione dell'utente in fase di login e per l'esecuzione di comandi con <b>sudo</b>.</p><p style="text-align: justify;">Il lettore presente stando all'output di <b>lsusb</b> è questo :</p><blockquote><p style="text-align: justify;">Bus 001 Device 002: ID 0483:2016 STMicroelectronics Fingerprint Reader<br /></p></blockquote><p style="text-align: justify;">e fortunatamente è supportato da linux con il pacchetto <a href="https://packages.debian.org/buster/fprintd" target="_blank">fprintd</a> quindi basta installare i seguenti pacchetti :</p><blockquote><p style="text-align: justify;">sudo apt install fprintd libpam-fprintd</p></blockquote><p>il secondo è quello che permette l'integrazione con i sistemi di autenticazione usati in linux.</p><p>Ora per registrare la propria impronta digitale basta eseguire :</p><blockquote><p>fprintd-enroll</p></blockquote><p style="text-align: justify;">e verrà chiesto di passare il dito indice destro sul lettore per almeno tre volte al fine di registrarne l'impronta digitale. E' un programma a linea di comando quindi niente fronzoli. Leggere la pagina del manuale del programma se si vuole usare un altro dito per l'autenticazione.</p><p style="text-align: justify;">Fatto questo eseguire il seguente comando :</p><blockquote><p style="text-align: justify;">sudo pam-auth-update<br /></p></blockquote><p style="text-align: justify;">e abilitare la voce "fingerprint authentication" per poter usare il proprio dito per l'autenticazione. </p><p style="text-align: justify;">Fatto questo al login, io uso <b>lightdm</b> come display manager, dopo aver digitato il nome utente sarà possibile passare il dito sul lettore per fare l'autenticazione ... l'unica seccatura è che dopo la lettura bisogna comunque dare conferma sul pulsante per eseguire il login .... mi sembrerebbe più logico se fosse automatico, ma forse qui manco io con qualche settaggio di configurazione. Da terminale usando <b>sudo</b> verrà chiesto di procedere all'autenticazione con impronta digitale e una volta passato il dito il comando impartito con <b>sudo</b> viene eseguito regolarmente.</p><p style="text-align: justify;">In tutta onesta era più una mia curiosità vedere se anche con linux si potesse sfruttare il lettore di impronte digitali presente su questo portatile che non una reale necessità .... si risparmia un pò di tempo a livello di digitazione, soprattutto se si usano password complesse e comunque fa sempre piacere vedere componenti hardware "particolari" essere supportati anche in linux.</p><p style="text-align: justify;">L'unica pecca, se proprio, è la mancanza di un programma grafico per la gestione delle impronte digitali ... probabilmente di uso più immediato rispetto al comando da terminale.<br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-13917370275328662112021-04-03T10:23:00.001+02:002021-04-03T10:23:33.594+02:00NetBSD .... ancora problemi<p style="text-align: justify;">Lo so .... sono di coccio, continuo a dire che con NetBSD è meglio lasciar perdere, ma poi ogni tanto ci ricasco e riprovo a installarlo ..... o meglio a provare a installarlo.</p><p style="text-align: justify;">Sul Thinkpad X60, che è un portatile con CPU a 32 bit, sono riuscito, con mia grande meraviglia a installare NetBSD con tanto di desktop MATE e tutte le solite applicazioni che normalmente utilizzo, VLC, LibreOffice, Firefox ecc ecc .... con l'unica eccezione di FileZilla che non è possibile installare come binario precompilato con <b>pkgin</b>, sono però riuscito a compilarlo da <b>pkgsrc</b> ... evviva!!!! Ma di questo magari parlerò in un altro post.</p><p style="text-align: justify;">Utilizzando il portatile con NetBSD non ho avuto grossi problemi, la velocità è quella che ci si può aspettare da un vecchio portatile ma quello che conta è che sembra tutto abbastanza stabile.</p><p style="text-align: justify;">Quindi, preso da insano entusiasmo, ho pensato di installare NetBSD in versione amd64 su un Thinkpad T61 con ben 4 giga di RAM e CPU Intel T7100 .... tutto bene, anche MATE si installa e su amd64 FileZilla è già presente come binario da installare, senza doverlo ricompilare. Però, perché c'è sempre un però, mi accorgo nell'uso che ogni tanto il computer si blocca .... non va il mouse, non va la tastiera, non da segni di vita ..... e poi magari resuscita e riparte come niente fosse. All'inizio mi pareva che il problema si presentasse in fase di installazione/aggiornamento pacchetti con <b>pkgin </b>... ma col passare dei giorni ho notato che il problema si presentava a random nelle situazioni più disparate, anche quando non stavo facendo nulla di particolarmente impegnativo a livello di CPU. Alla fine ho deciso di reinstallare Devuan su questo Thinkpad T61 e guarda caso problemi non ce ne sono.</p><p style="text-align: justify;">Ma giusto per la cronaca e per rimarcare il motto "Of course it run NetBSD", ho avuto occasione di tentare l'installazione su due diversi portatili ACER, un Ferrari 4000 dove NetBSD si blocca nella scelta della lingua per il prosieguo dell'installazione, si blocca perché la tastiera non da più segni di vita a questo punto .... non ho nemmeno provato a usare una tastiera USB. Con un Ferrari 5000 le cose vanno anche peggio .....va in kernel panic in fase di boot richiamando il kernel debugger ...... anche in questo caso non ho fatto il minimo tentativo di capirne le cause.</p><p style="text-align: justify;">Purtroppo le mie, ormai consolidate, impressioni su NetBSD sembrano essere ancora valide .... sarà pure un ottimo sistema operativo, ma quanto a supporto hardware sembra molto ma molto schizzinoso.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><h3 class="post-title entry-title" itemprop="name"><br /></h3>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-88885260677662929902021-04-03T09:48:00.000+02:002021-04-03T09:48:35.674+02:00Aggiornamenti Debian Sid su Apple PowerBook G4<p style="text-align: justify;">Il port di Debian su powerpc, anche per le vecchie CPU a 32 bit, è sempre molto attivo e benchè ormai questo Apple lo usi molto poco lo tengo regolarmente aggiornato.</p><p style="text-align: justify;">Negli ultimi aggiornamenti ho notato che alcuni pacchetti non venivano configurati per via di errori che ogni pacchetto rilevava nei confronti di un pacchetto da cui dipendeva. All'origine di questa catena c'è il pacchetto <a href="https://packages.debian.org/sid/keyboard-configuration" target="_blank">keyboard-configuration</a> che fallisce nella configurazione con l'esecuzione di uno script che richiama il programma <b>/usr/X11R6/bin/setxbmap</b>. Ora il percorso <b>/usr/X11R6/bin</b> non esiste, il programma <b>setxbmap</b> nemmeno, tra l'altro forse dovrebbe essere <b>setxkbmap</b> che si trova in <b>/usr/bin</b>, quindi a spanne sembra che ci siano rimasugli di qualche vecchia gestione della configurazione della tastiera non più valida in Debian Sid, oppure pacchetti non ancora perfettamente allineati.</p><p style="text-align: justify;">Comunque, per non saper leggere ne scrivere, ho eseguito questi comandi per risolvere il problema e aggiornare completamente il sistema.</p><blockquote><p style="text-align: justify;">mkdir -p /usr/X11R6/bin<br /></p></blockquote><blockquote><p>cp /usr/bin/setxkbmap /usr/X11R6/bin/setkbmap</p></blockquote><blockquote><p>apt install -f</p></blockquote><p style="text-align: justify;">So bene che non è certo la soluzione più intelligente ma per il momento ha sortito l'effetto voluto, in attesa di un aggiornamento specifico.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-53061783548713113882021-01-31T21:46:00.001+01:002021-01-31T21:46:03.488+01:00Bye bye Firefox su Apple Powerbook G4 e Toshiba AC100<p style="text-align: justify;">Dopo gli ultimi aggiornamenti del port di Debian su PowerPC che hanno portato Firefox alla versione 52.9 ESR il programma da un errore di "istruzione non consentita" all'avvio.</p><p style="text-align: justify;">Deduco che l'ultima versione di Firefox sia compilata sì per PowerPC ma con alcune istruzioni che non sono supportate dalla CPU 7447A usata sul mio Powerbook G4.</p><p style="text-align: justify;">E' ben vero che anche prima quando Firefox funzionava era molto ma molto lento su questo portatile quindi, in ogni caso, avrei dovuto cercare un'alternativa.</p><p style="text-align: justify;">Tra l'altro Firefox già non funziona più da un pezzo sul mio vecchio Toshiba AC100 con CPU ARM e Ubuntu 14 e pure sul PC con Oracle Solaris 10 il browser non funziona, si avvia e poi si blocca e chiude da solo.</p><p style="text-align: justify;">Browser alternativi ? Veloci e leggeri per vecchie CPU ? Beh, la situazione non è delle più rosee ed è comprensibile visto cosa è diventata internet negli ultimi anni. <br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Dillo</b></p><p style="text-align: justify;">Un browser veramente minimale, non supporta javascript e quindi molti siti non funzionano, il rendering di molti siti<b> </b>lascia parecchio a desiderare. La gestione dei bookmarks è così minimalista che è meglio editare direttamente il file <b>bm.txt </b>nel quale sono memorizzati. Diciamo che per siti, pochi oramai, che sono fatti in puro e semplice HTML e puntano solo sulla fruibilità dei contenuti senza tanti fronzoli può anche andare bene. Questo browser funziona sia sul Powerbook che sul Toshiba AC100.</p><p style="text-align: justify;"><b>Chromium</b></p><p style="text-align: justify;">Ovviamente non c'è su PowerPC ma per ARM, quindi sul Toshiba AC100, è disponibile nei repository di Ubuntu 14 e se anche non brilla come velocità almeno funziona.<b> </b><br /><b></b></p><p style="text-align: justify;"><b>Midori</b></p><p style="text-align: justify;">Sarebbe una buona soluzione ma su PowerPC segnala problemi a collegarsi a qualsiasi sito, con un laconico errore generico senza nessun dettaglio. Sull'AC100 con Ubuntu 14 c'è la versione 0.4.3 mentre ormai il programma è giunto alla 7 in Debian. La gestione dei bookmark è all'interno della barra degli indirizzi ... a me pare macchinosa e poco intuitiva.<br /></p><p style="text-align: justify;"><b>Netsurf</b></p><p style="text-align: justify;">Su debian è presente solo in testing, quindi anche nella versione per PowerPC, su Ubuntu 14 ovviamente è una vecchia versione ma comunque funzionale, o quasi. Anche questo browser non supporta javascript. I bookmarks ci sono ma il loro funzionamento mi lascia perplesso in quanto selezionando un bookmarks non si apre una nuova pagina ma si avvia un'altra sessione di Netsurf .... ma forse c'è qualche impostazione che mi è sfuggita.</p><p style="text-align: justify;"><b>Epiphany</b></p><p style="text-align: justify;">Troppo lento e pesante per prenderlo in considerazione<b>.</b></p><p style="text-align: justify;">Riassumendo mi pare che sul vecchio Powerbook G4 navigare in internet sia ormai poco fattibile, ok posso usare Dillo e Netsurf ma i siti fruibili si riducono di molto per l'assenza di javascript e il rendering di molte pagine HTML che lascia il tempo che trova. Altro problema è che nessuno di questi browser gestisce la sincronizzazione tra più PC.<br /></p><p style="text-align: justify;">Sul Toshiba AC100 Chromium è ancora usabile e al di là dei gusti personali è ai livelli di Firefox come qualità e supporto degli standard, non un missile ma ovviamente conciliare vecchio hardware con le nuove funzionalità dei browser moderni è forse un controsenso.</p><p style="text-align: justify;">Per i duri e puri della console ci sono <b>Links</b> e <b>Lynx</b> e forse anche altro ma al momento non mi sono spinto così in là con le mie prove.</p><p style="text-align: justify;">Su Solaris non ho fatto nessun test e presto o tardi anche sui vecchi portatili Pentium M con Debian/Devuan dove Firefox arranca dovrò affrontare il problema, sperando con più successo.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-52811709994137238142020-12-07T10:56:00.000+01:002020-12-07T10:56:09.269+01:00OpenBSD 6.8 Sparc64<p style="text-align: justify;">Ho due portatili RDI/Tadpole, uno SPARCLE e uno SparcBook 6500 e su entrambi è installato OpenBSD 6.7 che da molti anni ormai sembra essere l'unico sistema operativo, oltre al nativo Solaris 9/10, che funziona in maniera decente su queste macchine.</p><p style="text-align: justify;">Sullo SPARCLE ho eseguito l'aggiornamento alla 6.8 partendo con il boot da CROM e tutto è andato liscio come l'olio. Fiducioso ho fatto la stessa cosa con lo SparcBook e l'installazione/aggiornamento da CD non ha dato il minimo problema, però al primo riavvio è arrivato un bel kernel panic con errori in lettura dal file system e questo ad ogni riavvio.</p><p style="text-align: justify;">Quindi ho riavviato dal CD di installazione di OpenBSD e aperto una shell per fare il check del file system di root che è risultato gravemente corrotto, tanto da essere praticamente irrecuperabile. Poco male mi sono detto, per modo di dire .... reinstallo tutto da zero riformattando il disco.</p><p style="text-align: justify;">Bene, l'installazione da zero va alla grande, nessun errore segnalato .... al riavvio solito kernel panic. Come è possibile mi chiedo ? .... forse il CD ? Rifaccio un nuovo CD e ripeto l'installazione, ancora una volta nessun problema fino al riavvio dove appare il solito kernel panic.</p><p style="text-align: justify;">OK, a questo punto per non saper ne leggere ne scrivere deduco che c'è qualcosa che non va con la 6.8, cosa ? boh ? Sullo SPARCLE è andato tutto bene, OK ci sono differenze hardware tra i due modelli e una di queste è il disco fisso .... ma può essere questo il problema ? Quindi ripiego e reinstallo la 6.7 che ovviamente funziona perfettamente e mi permette di avere un sistema funzionante. Cosa devo pensare se non che con la 6.8 ci sia qualcosa che non fa con qualche specifica componente hardware dello SparcBook, qualche cosa che non c'era con la 6.7 .... ma purtroppo le mie competenze non mi permettono, al momento, di andare oltre.</p><p style="text-align: justify;">Il fatto che sia il file system ad andare in crash non è che possa dire molto perché ricordo che anche con lo SPARCLE dopo un pò di utilizzo della macchina arrivavano una sfilza di errori che la mandavano in crash e sembravano legati all'attività del disco ma poi alla fine avevo scoperto che era il driver della scheda wireless ....una volta rimossa la connessione senza fili il problema è sparito.</p><p style="text-align: justify;">Sarebbe un vero peccato se anche OpenBSD non fosse più aggiornabile su questa macchina.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;"><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-34841782878524161732020-12-07T10:37:00.000+01:002020-12-07T10:37:57.788+01:00Validare la IDPROM su uno Sparcbook<p style="text-align: justify;">Tempo fa in <a href="https://badroot.blogspot.com/2016/03/rditadpole-sparcle-500-idprom-contents.html" target="_blank">questo post</a> <span>avevo descritto la procedura per aggiornare il contenuto della IDPROM su un portatile RDI/Tadpole, che è una macchina con CPU Sparc64 in formato notebook.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Purtroppo questo portatile ha presentato un problema con il display, ovvero non visualizzava più nulla, si vedeva che il display si illuminava ma oltre a questo nessun segno di vita.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Collegandovi un monitor ho potuto appurare che la scheda video era ancora integra infatti sul display LCD esterno funzionava tutto a dovere. Ho quindi pensato di smontare il display del portatile per controllare il cavo flat ma senza successo, ovvero sembrava tutto regolare ma non arrivava l'output video. Quando poi mi sono messo di buona lena ho smontato anche la base del portatile e rimosso anche la batteria NVRAM. </span></p><p style="text-align: justify;"><span>A questo punto forse ho toccato anche qualche altro cavo perché riaccendendo il portatile l'output sul display del portatile è magicamente riapparso, anche se in maniera piuttosto sgranata, cioè i caratteri non sono ben definiti anche se abbastanza leggibili. Ovviamente è apparso anche il messaggio che indicava che il contenuto della IDPROM era invalido.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>A questo giro ho deciso di usare il comando <b>set-host-id</b> che stando alla documentazione usa come parametro il numero di serie del portatile per ricostruire una serie di dati in modo che la IDPROM venga validata. Il numero di serie viene visualizzato al boot in alto a destra assieme ad altre informazioni. La procedura da seguire è questa, al prompt OK per prima cosa si indica il numero di serie e si preme INVIO, non succede nulla, o meglio il valore viene messo sullo "stack", ora si digita il comando <b>set-host-id </b>che preleva il valore immesso sullo stack e lo usa per "ricostruire" il contenuto della IDPROM, poi un bel <b>reset-all</b> ed il gioco è fatto.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Per quanto riguarda il display e la "sgranatura" sarà sempre qualche problema con qualche contatto ..... ma per ora lascio stare.<br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span> </span><br /></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-63364823814491176232020-09-12T20:34:00.001+02:002020-09-12T20:34:28.648+02:00FreeBSD : Mate Desktop non si avvia più<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">E' da qualche tempo che non avvio più FreeBSD e oggi ho pensato di fare anche gli aggiornamenti di rito con la classica sequenza :</span></p><blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">pkg update<br /></span></p></blockquote><blockquote><span style="font-size: small;"><span>pkg upgrade<br /></span></span></blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">dopo aver aggiornato una serie di pacchetti al successivo riavvio non riesco più a loggarmi dal display manager SLiM.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Allora provo a loggarmi da console ( Control+ALt+F1 ) e digito <b>startx</b> per vedere cosa succede e vedo un messaggio del genere :</span></p><blockquote><pre class="bbCodeCode" data-lang="" data-xf-init="code-block" dir="ltr"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;"><code>mate-session - Glib-GIO-ERROE: Settings schema 'org.mate.interface' is not installed</code></span></span></pre></blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">Da una veloce ricerca in rete scopro che forzando un aggiornamento completo dovrei risolvere il problema, e quindi eseguo questi comandi in sequenza :</span></p><blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">pkg autoremove -y</span></p></blockquote><blockquote><p><span style="font-size: small;">pkg update -f</span></p></blockquote><blockquote><p><span style="font-size: small;">pkg upgrade -f</span></p></blockquote><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;">L'ultimo comando mi fa scaricare e aggiornare una valanga di pacchetti per centinaia di megabyte e dopo un riavvio posso di nuovo loggarmi in Mate senza problemi .... o quasi. Ora non ho più la possibilità di spegnere e/o riavviare il computer dal menù di Mate.</span></p><div style="text-align: justify;"><p><span style="font-size: small;">Il problema è che con questo aggiornamento ho perso alcune modifiche fatte al tempo della prima installazione per attivare questa funzionalità in Mate.</span></p></div><div style="text-align: justify;"><p><span style="font-size: small;">Per risolvere bisogna modificare il file <b><tt>/usr/local/share/polkit-1/actions/org.freedesktop.consolekit.policy </tt></b><span style="font-family: inherit;">modificando la voce <allow_inactive> da "no" a "yes" per le azioni "stop" e "restart".</span></span></p></div><div style="text-align: justify;"><p><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Adesso, o meglio, dal prossimo login le opzioni saranno attive.</span></span></p></div><div style="text-align: justify;"><p><span style="font-size: medium;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Buon FreeBSD a tutti.</span></span><br /></span></p></div><p></p><pre class="bbCodeCode" data-lang="" data-xf-init="code-block" dir="ltr"><code><br /></code></pre><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b><tt> </tt></b><tt><br /></tt><b><tt></tt></b></span></p><p style="text-align: justify;"><br /></p> <br /><p></p>badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-58976106622539440622020-07-04T10:05:00.000+02:002020-07-04T10:05:06.490+02:00Come sfuttare un vecchio Linksys NSlu2 nel 2020<div style="text-align: justify;">
Tempo fa recuperai un vecchio NSlu2 sul quale ora gira una "vecchia" Debian Wheezy.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fino a qualche giorno fa lo usavo solo come piccolo server FTP, che tra l'altro usavo poco, in quanto ho già un altro paio di NAS che fanno da FTP dove salvo programmi e ISO di vari sistemi operativi, quindi mi sono detto che forse dovevo sfruttarlo in qualche altra maniera.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora io non sono proprio uno sfegatato di eMule, Torrent e compagnia bella ..... però ogni tanto qualche torrent mi capita di scaricarlo e con eMule si trova molto materiale quindi ho cercato una soluzione alternativa ad eMule che girasse su linux offrendo un'interfaccia di gestione remota via WEB.</div>
<div style="text-align: justify;">
E alla fine ho deciso di provare MLDonkey.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scaricato i sorgenti e li ho copiati sullo NSLu2, ho installato una serie di dipendenze per poter compilare il pacchetto .... ebbene si su questo "mostro" con 32 mega di RAM e CPU a 266Mhz si può persino compilare, se si ha un pò di pazienza.</div>
<div style="text-align: justify;">
La compilazione del pacchetto è molto semplice, l'unica accortezza che ho dovuto avere è stata in fase di configurazione :</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
./configure <span class="postbody">--enable-force-upnp-natpmp</span></div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
in questo modo vengono scaricati e usati per la compilazione del supporto UPNP e NATPMP dei sorgenti aggiornati, questo perchè le librerie presenti in Wheezy sono troppo vecchie e non campatibili con MLDonkey.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine della compilazione mi sono trovato un unico file <b>mlnet</b>, un binario compilato staticamente, quindi senza dipendenze esterne, che ho copiato in <b>/usr/local/bin</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Su come configurare MLDonkey si trovano in rete tutte le informazioni che servono, quindi non affronto l'argomento, per dovere di cronaca io sono partito da questa <a href="http://guide.debianizzati.org/index.php/MlDonkey" target="_blank">guida</a> saltando ovviamente la parte di installazione che nella guida è fatta da repository mentre io ho compilato da sorgenti.<br />
Come si evince dalla guida la configurazione si può fare via telnet o da browser, però se il programma non è in esecuzione è possibile intervenire anche direttamente sul file <b>download.ini</b> che viene creato nella cartella <b>.mldonkey</b> nella home dell'utente. Onestamente non ho idea di come sia organizzata l'installazione fatta direttamente da repository o da pacchetto deb se disponibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Più problematico invece è stato trovare una soluzione per avviare automaticamente il programma in maniera che girasse come utente non privilegiato e salvasse configurazione e download in una cartella utente poi accessibile anche via FTP.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono partito dalle informazioni e script riportate <a href="http://mldonkey.sourceforge.net/StartingSysVStyle" target="_blank">qui</a> che però ho modificato in quanto non funzionanti sulla mia Wheezy.</div>
<div style="text-align: justify;">
La mia versione modificata :</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">#! /bin/sh<br />#<br /># mldonkey init.d script to start MLDonkey<br />#<br /><br />### BEGIN INIT INFO<br /># Provides: MLDonkey<br /># Required-Start: $syslog $local_fs $network<br /># Required-Stop: $syslog $local_fs $network<br /># Should-Start: $named<br /># Should-Stop: $named<br /># Default-Start: 2 3 4 5<br /># Default-Stop: 0 1 6<br /># Short-Description: Starts MLDonkey<br /># Description: MLDonkey, multinet peer-to-peer server/client<br />### END INIT INFO<br /><br />PATH=/usr/local/sbin:/usr/local/bin:/sbin:/bin:/usr/sbin:/usr/bin<br />DAEMON=/usr/local/bin/mlnet<br />NAME=MLDonkey<br />MLDIR=/home/nslu/.mldonkey<br />DESC="MLDonkey, multinet peer-to-peer server/client"<br /><br />test -x $DAEMON || exit 0<br /><br />set -e<br /><br />case "$1" in<br /> start)<br /> echo -n "Starting $DESC: $NAME"<br /> start-stop-daemon --start --chuid nslu --chdir $MLDIR \<br /> --make-pidfile --pidfile /var/run/$NAME.pid --exec $DAEMON > /dev/null 2>&1 &<br /> echo "."<br /> ;;<br /> stop)<br /> echo -n "Stopping $DESC: $NAME "<br /> start-stop-daemon --stop --quiet --pidfile /var/run/$NAME.pid <br /> echo "."<br /> ;;<br /> restart|force-reload)<br /> #<br /> # If the "reload" option is implemented, move the "force-reload"<br /> # option to the "reload" entry above. If not, "force-reload" is<br /> # just the same as "restart".<br /> #<br /> echo -n "Restarting $DESC: $NAME"<br /> start-stop-daemon --stop --quiet --pidfile /var/run/$NAME.pid <br /> sleep 1<br /> start-stop-daemon --start --chuid nslu --chdir $MLDIR \<br /> --make-pidfile --pidfile /var/run/$NAME.pid --exec $DAEMON > /dev/null 2>&1 &<br /> echo "."<br /> ;;<br /> *)<br /> N=/etc/init.d/$NAME<br /> echo "Usage: $N {start|stop|restart|force-reload}" >&2<br /> exit 1<br /> ;;<br />esac<br /><br />exit 0</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
poi ho eseguito questi comandi per attivare lo script al boot.</div>
<blockquote class="tr_bq">
<pre>chmod +x /etc/init.d/mldonkey
update-rc.d mldonkey start 98 2 3 4 5 . stop 20 0 1 6 .</pre>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
La configurazione viene creata nella cartella <b>.mldonkey</b> nella home dell'utente, nel mio caso l'utente nslu2, così come in specifiche sottocartelle vengono salvati i file in fase di download.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per accedere alla pagina WEB dall'esterno è sufficiente indicare l'indirizzo IP dello NSlu2 seguito dalla porta TCP su cui il server è in ascolto, quindi qualcosa tipo :</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
http://192.168.1.222:4080</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
ovviamente prima di poter accedere da remoto bisogna impostare MLDonkey in modo che accetti connessioni diverse da localhost.<br />
<br />
Ecco un altro modo per riutilizzare vecchio hardware e questo sempre grazie a linux.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-40555584774637074172020-04-23T09:08:00.000+02:002020-04-23T09:08:42.520+02:00ReactOS<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.reactos.org/" target="_blank">ReactOS</a> è un progetto software che mira a creare una sorta di clone di Windows 2000, esiste da molti anni ed è ormai alla versione 0.4.13, giusto per capire con cosa abbiamo a che fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ad ogni nuova versione provo a vedere se si installa su uno dei miei vecchi PC .... ma fino ad oggi non c'è stato nulla da fare perché appena dopo il boot quando veniva chiesto di impostare la lingua per l'installazione la tastiera non rispondeva in nessun modo rendendo impossibile proseguire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma con quest'ultima release la tastiera funziona !!!<br />
Ho quindi installato ReactOS su un vecchio portatile Pentium III ..... ma con risultati tutt'altro che incoraggianti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti al primo riavvio l'opzione di default per l'avvio del sistema porta solo ad un blocco a 3/4 del caricamento del sistema operativo .... senza nessun messaggio che indichi su cosa si sia bloccato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Avviando e scegliendo l'opzione debug il sistema si avvia correttamente e la prima volta procede con la rilevazione dell'hardware .... nel mio caso, anche se si tratta di un portatile con ormai 20 anni sul groppone, ci sono parecchie componenti per le quali mancano driver nell'installazione di ReactOS.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fortunatamente il driver per la scheda di rete integrata, una Realtek, ci sono e quindi è possibile collegarsi in rete in maniera automatica con il DHCP e usare lo strumento di gestione pacchetti software fornito con ReactOS, che pare essere anche ben fornito.</div>
<div style="text-align: justify;">
La risoluzione dello schermo del portatile è di 1400x1050 ed è possibile impostarla fino a 24bit di colore, non c'è un driver specifico ( è una ATI Rage 128 ) e quindi è di una lentezza spaventosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho provato ad installare, dal CD originale a supporto del portatile, i driver VIA per la scheda madre e quelli ATI per la scheda grafica, purtroppo entrambi i programmi di setup sono in realtà applicazioni windows a 16 bit che non sono supportate su ReactOS.</div>
<div style="text-align: justify;">
Magari con qualche magheggio è pure possibile riuscire a installare questi driver e avere prestazioni da rendere utilizzabile il sistema, perché adesso la reattività è pari a zero .... ma non penso ne valga la pena, magari farò delle prove installando ReactOS su VirtualBox giusto per curiosità.</div>
badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-58543213520199183892020-04-22T08:34:00.000+02:002020-04-22T08:34:46.862+02:00NetBSD 9.2 - “Of course it runs NetBSD”<div style="text-align: justify;">
Sicuramente è colpa mia, della mia ignoranza o sfiga, ma io e NetBSD proprio non ci troviamo in nessuna maniera.</div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
“Of course it runs NetBSD”</div>
</blockquote>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
a tutto il mondo meno che a me a quanto pare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Avevo già scritto che su un vecchio portatile Pentium III l'installazione di NetBSD aveva talmente tanti problemi in relazione all'ACPI da non rilevare nemmeno la scheda di rete integrata e da essere praticamente inutilizzabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vabbé è un vecchio catorcio .... colpa dell'hardware .... anche se</div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
“Of course it runs NetBSD”</div>
</blockquote>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
Avevo già anche scritto dei vari tentativi fatti con la versione sparc64 su un portatile TADPOLE SPARCBook .... dove solo la versione 7.0 di NetBSD si installa, quelle precedenti non rilevano la tastiera del portatile e quelle successive mandano in blank screen il monitor.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vabbé è un portatile molto raro, nato per Solaris .... colpa dell'hardware .... anche se</div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
“Of course it runs NetBSD”</div>
</blockquote>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
L'installazione su di un Thinkpad X60 funziona abbastanza bene, se tralasciamo il fatto che al termine dell'installazione quando viene richiesto il riavvio si "blocca" per tanto di quel tempo che all'inizio credevo fosse proprio bloccato ... bisogna avere solo molta pazienza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma di un sistema operativo senza software cosa me ne faccio ? Voglio un desktop, anche se so che in generale BSD e desktop non sono proprio un buon connubio. Peccato che per l'architettura i386, il Thinkpad X60 monta una CPU a 32 bit, non ci sono ne XFCE ne MATE.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vabbè ma nel 2020 chi usa più hardware a 32 bit ? Anche se </div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
“Of course it runs NetBSD”</div>
</blockquote>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
e comunque sia con OpenBSD che FreeBSD su questo stesso portatile ho installato MATE.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma proviamo con un Thinkpad X61, questo ha una CPU a 64bit, una Intel T7500 e 4 giga di RAM con un bell'hard disk da 320 giga e 7200rpm.</div>
<div style="text-align: justify;">
Terminata l'installazione vado a installare MATE che è presente per l'architettura amd64, così come è presente anche XFCE.</div>
<div style="text-align: justify;">
Installo MATE, configuro la localizzazione in italiano, e creo la configurazione di Xorg per avere il layout della tastiera in italiano ... configuro <b>.xinitrc</b> e <b>.xsession</b> per avviare MATE e provo l'avvio con startx .... sembra tutto a posto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anzi ho pure l'impressione che MATE funzioni meglio in NetBSD che non in OpenBSD, almeno nella versione amd64, dove su OpenBSD da errore l'esecuzione di Caja, il file manager.</div>
<div style="text-align: justify;">
Resta solo da installare e configurare <b>Slim</b> per il login grafico.</div>
<div style="text-align: justify;">
E qui NetBSD getta la maschera dichiarando che mi odia .... non ci sono altre spiegazioni. Mi odia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti riavviato il portatile appare la maschera di login .... senza cursore del mouse. Mi azzardo a scrivere qualcosa e i caratteri digitati per il nome utente non appaiono nel box relativo .... però qualche carattere salta fuori sulla sinistra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non va un cavolo. E' bloccato. Spengo di brutto e lascio perdere.</div>
<div style="text-align: justify;">
A distanza di qualche giorno ci riprovo e questa volta con un po di fortuna riesco a fare <b>Control+Alt+F1</b> per accedere alla console .... dove sopra la riga di login vedo una file di numeri che non hanno senso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Provo a fare un <b>dmesg </b>ma l'unico risultato è una colonna infinita di numeri .. indirizzi e valori ? Boh chi lo sa .....non sarà sempre il solito <b>inteldrm </b>che come su OpenBSD da problemi ?</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque decido di rimuovere <b>slim</b> per provare <b>xdm</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il gestore di pacchetti <b>pkgin</b> mi dice che non c'è più il repository da cui scaricare i pacchetti ..... però.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infatti il repository che puntava a <b>....9.0</b> non c'è più ed è diventato <b>.... 9.0_current</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
No comment.</div>
<div style="text-align: justify;">
Aggiorno la configurazione di pkgin per usare il nuovo repository, faccio un bel <b>pkgin update</b> seguito da <b>pkgin upgrade</b> e vedo che ci sono una valanga di pacchetti da aggiornare. Confermo e vado avanti pensando che forse un tale aggiornamento risolverà il problema riscontrato anche con il login manager.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante il download mi segnala per certi pacchetti che la dimensione scaricata non corrisponde a quella contenuta nel file <b>pkg_summary.tgz</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
E qui io fatto la fesseria di forzare e andare avanti ma al termine mi sono ritrovato con una serie di pacchetti non aggiornati ... così almeno mi sembrava, e non riuscivo più a installare <b>slim</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ancora una volta intervengo sulla configurazione del repository scegliendone un altro, solito giro di update e upgrade e questa volta si aggiorna tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Manco per il c.... avviando MATE con startx viene fuori un casino allucinante, c'è mezza roba che manca e quello che c'è non funziona.</div>
<div style="text-align: justify;">
Provo a reinstallare MATE e infatti mi dice che sebbene non ci sia nulla da scaricare ci sono una sfilza di pacchetti da installare, così è anche per firefox e libreoffice.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine sembra tutto a posto ... a parte slim che si blocca, oppure si comporta in maniera imprevedibile, appare e scompare la videata, a volte appare il mouse, a volte quello che digiti viene visualizzato in maniera corretta .... ma in soldoni è inutilizzabile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo anche xdm si comporta nella stessa maniera.</div>
<div style="text-align: justify;">
Avviando con startx dopo il login da console sembra funzionare.</div>
<div style="text-align: justify;">
In conclusione, per quella che è la mia esperienza fino ad oggi, NetBSD è il peggiore tra i vari BSD per quanto riguarda l'esperienza desktop, OpenBSD ha i suoi bei problemi e FreeBSD è l'unico con il quale sia riuscito a realizzare un sistema desktop usabile sia nella versione i386 che in quella amd64.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente continuerò a usare FreeBSD, quasi certamente anche OpenBSD ... NetBSD dubito fortemente.</div>
<blockquote class="tr_bq">
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
“Of course it runs NetBSD”</div>
</blockquote>
</blockquote>
Ma pare proprio di no sui miei portatili. <br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-61972707397523359582020-04-07T14:39:00.000+02:002020-04-07T14:39:42.212+02:00Debian Wheezy repository<div style="text-align: justify;">
Debian Wheezy ? Nel 2020 ?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ebbene sì, avendo un vecchio Linksys NSLU2 su cui è installato proprio Debian Wheezy, mi sono imbattuto in uno strano problema.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa versione di Debian è archiviata già da parecchio tempo quindi nel file <b>sources.list</b> avevo queste righe :</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
deb http://archive.debian.org/debian/ wheezy main contrib non-free<br />deb http://archive.debian.org/debian/ wheezy-backports main contrib non-free<br />deb http://archive.debian.org/debian/ wheezy-backports-sloppy main contrib non-free</div>
</blockquote>
<div style="text-align: justify;">
il sistema è completamente aggiornato e funzionante, quindi tutto a posto ?</div>
<div style="text-align: justify;">
Quasi, perchè l'altro giorno ho pensato bene di installare il compilatore C e il debugger GDB, sebbene sia ben conscio che l'hardware non sia certo il più indicato per la compilazione ..... ma per qualche piccolo progetto potrebbe pure andare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ebbene eseguendo il comando <b>apt-get</b> per l'intallazione dei pacchetti mi venivano segnalati dei problemi con le dipendenze che non potevano essere risolti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi è sembrata una cosa molto strana perché anche se Wheezy è una versione archiviata e non più mantenuta da un pezzo i repository dovrebbero essere comunque ancora funzionanti e non avere problemi di dipendenze.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da una prima ricerca in rete le uniche informazioni che ho trovato dicevano semplicemente che Wheezy è troppo vecchia, non mantenuta e quindi di aggiornare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel mio caso con quest'hardware aggiornare a Jessie non mi pare un'opzione, ho trovato in rete poche informazioni e nessuna che indicasse che l'aggiornamento sia fattibile e/o indolore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho continuato le mie ricerche finché ho scoperto dell'esistenza di un altro repository per Wheezy, questo :</div>
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: justify;">
deb http://archive.debian.org/debian-security/ wheezy/updates main contrib non-free</div>
</blockquote>
quindi lo ho prontamente aggiunto, fatto un bel <b>apt-get update</b> e mi salta fuori questo bel messaggio :<br />
<blockquote class="tr_bq">
E: Il file Release per http://archive.debian.org/debian-security/dists/wheezy/updates/Release è scaduto (non valido dal 362g 21h 29min 11s). Gli aggiornamenti per questo repository non verranno applicati. </blockquote>
<div style="text-align: justify;">
e siamo punto e a capo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però mi dice da quanti giorni è scaduto e quindi provo a impostare la data al 31/12/2018, giusto per stare tranquillo, ed ecco che sia l'update che la successiva installazione dei pacchetti che mi interessano avviene in modo del tutto regolare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ripristino la data a quella odierna e posso compilare in tutta tranquillità .... e tanta pazienza. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-8453494290247232912020-03-17T15:47:00.000+01:002020-03-17T15:47:50.420+01:00OpenBSD 6.6 su Tadpole SPARCle 500X<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tra i tanti "catorci" di computer che ho in giro c'è anche questo portatile con processore SPARC ( UltraSPARC IIe a 500mHZ ) fratello minore dell'altro Tadpole SparcBook 6500.</div>
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Sfortunatamente questo PC ha cominciato a dare una serie di problemi, primo tra i quali il display che non visualizza più nulla, si accende ma resta tutto nero. Nella sfiga c'è da dire che collegando un monitor esterno sull'uscita VGA si ottiene l'output video. Dalle prove fatte non è ne il cavo flat ne l'inverter, ne il display .... quindi resta fuori qualche contatto sulla scheda madre, non però il chip video, altrimenti anche su monitor esterno non andrebbe.</div>
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Detto questo c'è anche da dire che, pure su questo portatile, solo OpenBSD è utilizzabile, forse anche NetBSD ma SOLO nella versione 7.1, quelle precedenti e successive per un motivo o per l'altro nemmeno si installano.</div>
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OpenBSD quindi ..... ma anche qui ho avuto qualche problema, la cui natura mi è rimasta misteriosa fino ad un lampo di genio in una nottata insonne.</div>
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In pratica il portatile andava in kernel panic in continuazione lamentanto errori non correggibili di DMA, spegnere di brutto e poi avvio con controllo e correzione del file system.</div>
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La prima cosa a cui ho pensato è stato il disco e dopo averlo rimosso e ripulito i contatti del connettore IDE lo ho reinstallato. Niente da fare.</div>
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Allora penso che possa essere la RAM, presente con 2 diversi banchi da 512 mega per un totale di 1 giga, rimuovo prima un modulo, provo e niente ... ancora kernel panic. Per rimuovere il modulo principale che era bloccato dalle clip del modulo secondario ho finito per dover forzare e quindi si sono rotte le clip ..... pace, cambio il modulo di RAM e non risolvo una cippa.</div>
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Ormai temo sia la scheda madre prossima alla fine.</div>
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Poi l'illuminazione.</div>
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Questo portatile monta anche una scheda di rete wireless RALINK, che è supportata da OpenBSD e che infatti avevo configurato per non usare il cavo di rete. Quindi disabilito il wireless e vado di cavo e guarda un pò il problema sparisce, niente più kernel panic.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo punto decido di configurare un IP statico per la scheda di rete in modo da poter poi usare questo portatile a mò di server, quindi lo accendo e poi mi ci collego da un altro PC dato che usarlo con il monitor esterno è un pò scomodo.</div>
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<br /></div>
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Per i posteri, più per me stesso che ho la memoria di un criceto, questi i passi da fare per avere un IP statico con OpenBSD.</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Creare il seguente file con il relativo contenuto per assegnare lÍP statico.<br />
<br />
<b>/etc/hostname.dc0 </b><br />
<br />
<b>inet 192.168.1.76 255.255.255.0 NONE </b><br />
<b><br /></b>
Ovviamente il file<b> hostname</b> va modificato in base alla scheda di rete presente sul proprio sistema, nel mio caso è identificata come <b>dc0</b>, stesso discorso per líndirizzo IP che si vuole assegnare al computer.<br /><b></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Creare il seguente file con il relativo contenuto per abilitare la risoluzione dei nomi.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>/etc/resolv.conf</b><br />
<br />
<b>nameserver 8.8.8.8</b><br />
<b>nameserver 8.8.1.1</b><br />
<b>lookup bind file</b><br />
<br />
Io uso i DNS di Google<b>.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Creare il seguente file con il relativo contenuto per abilitare il default gateway.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>/etc/mygate</b><br />
<br />
<b>192.168.1.1</b><br />
<br />
Qui va indicato l'indirizzo IP del router.<br />
Ora, dopo un riavvio per controllare che tutto sia funzionante, mi posso collegare via ssh da altro PC.<br />
<br />
Per ora questa portatile SPARC lo ho recuperato in questa maniera, è tutto meno che veloce, ma ancora funzionante e quindi sfruttabile in qualche maniera, col tempo vedrò meglio in che modo.<br />
<br />
<b> </b><br />
<b><br /></b>
<b><br /></b></div>
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</div>
badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-91353581969208964062020-03-11T09:31:00.000+01:002020-03-11T09:31:32.817+01:00Linksys NSLU2<div style="text-align: justify;">
Già da qualche anno ho questo piccolo device sul quale ho installato debian wheezy e che con disco USB esterno da soli 16 gigabyte funge da piccolo server ftp.</div>
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L'hardware è molto limitato, 32 mega di RAM e CPU a 133Mhz, infatti il modello che acquistai usato è stato prodotto prima del 2006 in quanto quelli successivi hanno la CPU a 266Mhz.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con queste caratteristiche ho pensato di utilizzare come disco esterno una scheda di memoria compact flash da 16 giga montata su un adattatore IDE/PATA inserito in un case USB.</div>
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Inutile dire che è lento da morire.</div>
<div style="text-align: justify;">
In rete ci sono una fila di tutorial che spiegano come questo device sia in grado di operare a 266Mhz, come i modelli prodotti dopo il 2006, solo attraverso una semplice modifica hardware che consiste nella rimozione di un piccolo resistore identificato dalla sigla R83.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io, purtroppo, non ho molta dimestichezza con lavori sull'hardware che richiedano l'uso di saldatore o altro, ma pare che questo resistore possa essere rimosso anche con l'uso di una clip o altro attrezzo simile dotato di una punta sottile .... però io non ci ho mai voluto provare, anche perchè nonostante abbia più di 10 anni e sia tutt'altro che performante su EBAY viene venduto usato a non meno di 40/50 euro e quindi rischiare di buttarlo mi sembra un crimine.</div>
<div style="text-align: justify;">
Però ieri ho deciso di provarci.</div>
<div style="text-align: justify;">
E ci sono pure riuscito !!! Adesso funziona a 266Mhz e la differenza si vede, rispetto a prima si intende.</div>
<div style="text-align: justify;">
Adesso dovrei trovare il tempo e il coraggio di fare l'upgrade a debian jessie che dovrebbe essere l'ultima versione di questo OS a supportare il Linksys NSLU2, purtroppo in rete si trova poca roba e, quel che è peggio, sembra che l'upgrade blocchi il device costringendo a reinstallare il firmware partendo da wheezy, infatti non esiste una procedura per installare direttamente jessie.</div>
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In passato avevo anche io provato l'upgrade con lo stesso risultato, pensando che forse la lentezza della CPU e la poca RAM impedissero un corretto aggiornamento.</div>
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Ma forse è meglio lasciare perdere .... fino al prossimo attacco di follia.</div>
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<br /></div>
badroothttp://www.blogger.com/profile/11043017999485654652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3853259985537255902.post-10162775630109356442020-03-04T11:12:00.000+01:002020-03-08T21:43:47.692+01:00Ancora con MATE su OpenBSD<div style="text-align: justify;">
Tempo fa ho installato OpenBSD 6.5 con MATE come ambiente desktop su un Thinkpad X60s e di cui ho scritto le mie impressioni d'uso di questo OS come sistema desktop.</div>
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Adesso il portatile è aggiornato con OpenBSD 6.6 e MATE 1.22, non è un mostro di velocità dato l'hardware piuttosto vecchio.</div>
<ul>
<li>cpu INTEL L2400 1,66Ghz</li>
<li>grafica INTEL 945GM</li>
<li>RAM 2 giga</li>
<li>HD 160 giga 5400 rpm</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
oltretutto la CPU non è a 64 bit, quindi ho deciso di provare OpenBSD con MATE su un altro portatile ben più dotato ( si fa per dire ), un Acer TM 6292.</div>
<ul>
<li>cpu INTEL T7300 2,00Ghz</li>
<li>grafica INTEL 965GM</li>
<li>RAM 4 giga</li>
<li>HD 500 giga 7200 rpm</li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
che dire con un tale mostro di potenza chissà cosa viene fuori, oltretutto installando la versione a 64 bit ho pensato che magari i problemi incontrati con la versione a 32 bit non si presentassero, anche presupponendo che ormai l'attenzione verso i 32 bit sia di gran lunga inferiore rispetto a quella verso i 64 bit.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Invece ? Grande tristezza e delusione .... se il Thinkpad impiega ben 1 minuto e 25 secondi dall'accensione ad arrivare al desktop<b> </b>l'Acer impiega ben 3 minuti e 23 secondi, come è possibile ?</div>
<div style="text-align: justify;">
Due cose si notano subito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante il boot sull'Acer escono messaggi di errore relativi al drm, CRTC pipe ecc ecc che ne rallentano l'avvio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta arrivato al login, gestito da <b>SLiM</b>, inserito utente e password passa un bel pò di tempo prima che appaia il desktop.</div>
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Sembra un problema della versione 6.6 ( <a href="https://marc.info/?l=openbsd-misc&m=158075176525622&w=2" target="_blank">rif</a> ).</div>
Una volta avviato MATE il problema principale sembra essere il file manager CAJA che ad ogni avvio fa un dump core e quindi è inutilizzabile, o quasi, perchè se clicco sull'icona "Home" si avvia CAJA senza errori.<br />
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Anche di questo problema ho trovato solo un riferimento in un messaggio sulla mailing list di OpenBSD .... messaggio a cui non segue nessuna risposta.</div>
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Quindi che dire ? Pensavo che la versione a 64 bit si presentasse più stabile rispetto a quella a 32 bit, o almeno lo speravo ed invece sembra andare persino peggio .... certamente dipenderà anche dall'hardware, forse il reparto grafico anche se più recente è peggio supportato ... chi lo sa ?<br />
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