martedì 18 aprile 2017

Windows 95 e SCO OpenServer 5.0.7 su stesso PC

Per prima cosa devo dire che l'unico modo per usare decentemente SCO OpenServer è quello di installarlo in una macchina virtuale ( VirtualBox o VMWare ).
Io ho avuto la bella idea di installarlo su di un vecchio portatile che non ha nemmeno la scheda di rete, e questo sistema operativo del c.... non supporta nessuna scheda PCMCIA, anche se dovrebbe, ma non riconosce il bus PCMCIA del portatile ( conflitto di indirizzi o qualcosa del genere ), quindi è isolato dal resto del mondo. L'unico modo per copiare file da e per l'esterno è attraverso il floppy disk .... peccato che è l'unico PC con il lettore di floppy che mi è rimasto ormai. 
Quindi ho avuto un'altra delle mie brillanti idee, e ho pensato di formattare tutto e installare Windows 95, sì il PC è vecchio e amo il vintage informatico.
Una partizione di circa 6 giga per Windows 95 bastano e avanzano, ma Windows 95 è in una partizione FAT32 e non c'è da sperare che SCO vi possa accedere, infatti questo Unix supporta solo la FAT16, quindi ho creato una partizione da 1 giga in tale formato e nello spazio restante ho installato SCO, il tutto facendo attenzione che la partizione Unix fosse nel fatidico limite degli 8 giga, perchè c'è poco da farsi illusioni che il boot loader di SCO possa avviarsi oltre tale limite.
Una volta installato SCO al riavvio trovo il boot loader di quest'ultimo e per avviare Windows 95 dovrei usare il comando :
bootos N° partizione di Windows 95
quindi :
bootos 1
che, guarda un pò, ovviamente da errore e si avvia SCO. L'arcano è presto scoperto, avviato SCO eseguo il comando fdisk e visualizzo le partizioni, e scopro che SCO le vede in un ordine tutto suo :
  • partizione 1 SCO Unix
  • partizione 3 FAT16
  • partizione 4 Windows 95
mentre da Windows 95 il comando fdisk visualizza :
  • partizione 1 Windows 95
  • partizione 2 estesa
  • partizione 3 sconosciuta ( SCO Unix )
quindi il comando per avviare Windows 95 dal prompt di boot è :
bootos 4
in realtà dalla documentazione si evince che ci sono dei nomi di default che sono gestiti in automatico per l'avvio di altri sistemi operativi, senza quindi dover sapere in quale partizione sono installati.
Per semplicità io ho aggiunto al file /etc/default/boot la seguente voce :
win95=bootos 4
in questo modo al prompt basta digitare :
win95
ma probabilmente andrò a installare un boot manager alternativo, più flessibile e amichevole.

Come ho detto all'inizio ho creato una partizione FAT16 da usare per lo scambio di file, anche se ovviamente non è una soluzione ottimale in quanto necessità di riavviare il PC per usare uno o l'altro dei sistemi operativi, ma visto che Windows 95 può usare la scheda di rete PCMCIA userò questo OS per scaricare i files nella partizione di scambio, poi riavvio e faccio il boot in SCO e copio i files, stessa cosa se devo portare fuori dei files.
Per montare la partizione FAT16 il comando da eseguire è questo :
mount -f DOS /dev/dsk/0sD /mnt
da dove arriva /dev/dsk/0sD ? Da qui ..... ma non fidatevi, perchè questo link indica /dev/dsk/0sC come disco C ma sul mio PC da errore, non solo perchè essendo FAT32 non sia possibile montarlo ma proprio perchè non risulta come device.
Onestamente non mi è chiara la logica con cui sono  identificate le partizioni ma riassumendo sul mio sistema :
  • /dev/dsk/0s4 partizione FAT32 con Windows 95
  • /dev/dsk/0sD partizione FAT16 di scambio
Senza montare la partizione si possono usare i comandi doscmd dopo aver configurato in maniera corretta il file /etc/default/msdos impostando la device per la partizione D:
D=/dev/dsk/0sD
 ora si può copiare un file con :
doscp /unix/path/to/file.txt D:
oppure :
doscp D:archivio.dat /tmp
c'è da considerare che i files copiati da UNIX a DOS verranno troncati se non in formato 8+3.
Sul sito SCO, e comunque sul CD Skunkware, c'è anche il pacchetto MTOOLS che dovrebbe fare le stesse cose di doscmd ma con il supporto per FAT32, purtroppo dalle mie prove supporta solo i nomi di file lunghi, tipici di FAT32, ma non mi permette di accedere al disco C: di Windows 95.
Dopo questa disamina ribadisco che la soluzione migliore per usare SCO OpenServer è una macchina virtuale, dove il supporto per la scheda di rete è gestito, almeno con una banale AMD PCNet.



 

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