giovedì 23 aprile 2020

ReactOS

ReactOS è un progetto software che mira a creare una sorta di clone di Windows 2000, esiste da molti anni ed è ormai alla versione 0.4.13, giusto per capire con cosa abbiamo a che fare.
Ad ogni nuova versione provo a vedere se si installa su uno dei miei vecchi PC .... ma fino ad oggi non c'è stato nulla da fare perché appena dopo il boot quando veniva chiesto di impostare la lingua per l'installazione la tastiera non rispondeva in nessun modo rendendo impossibile proseguire.
Ma con quest'ultima release la tastiera funziona !!!
Ho quindi installato ReactOS su un vecchio portatile Pentium III ..... ma con risultati tutt'altro che incoraggianti.
Infatti al primo riavvio l'opzione di default per l'avvio del sistema porta solo ad un blocco a 3/4 del caricamento del sistema operativo .... senza nessun messaggio che indichi su cosa si sia bloccato.
Avviando e scegliendo l'opzione debug il sistema si avvia correttamente e la prima volta procede con la rilevazione dell'hardware .... nel mio caso, anche se si tratta di un portatile con ormai 20 anni sul groppone, ci sono parecchie componenti per le quali mancano driver nell'installazione di ReactOS.
Fortunatamente il driver per la scheda di rete integrata, una Realtek, ci sono e quindi è possibile collegarsi in rete in maniera automatica con il DHCP e usare lo strumento di gestione pacchetti software fornito con ReactOS, che pare essere anche ben fornito.
La risoluzione dello schermo del portatile è di 1400x1050 ed è possibile impostarla fino a 24bit di colore, non c'è un driver specifico ( è una ATI Rage 128 ) e quindi è di una lentezza spaventosa.
Ho provato ad installare, dal CD originale a supporto del portatile, i driver VIA per la scheda madre e quelli ATI per la scheda grafica, purtroppo entrambi i programmi di setup sono in realtà applicazioni windows a 16 bit che non sono supportate su ReactOS.
Magari con qualche magheggio è pure possibile riuscire a installare questi driver e avere prestazioni da rendere utilizzabile il sistema, perché adesso la reattività è pari a zero .... ma non penso ne valga la pena, magari farò delle prove installando ReactOS su VirtualBox giusto per curiosità.

mercoledì 22 aprile 2020

NetBSD 9.2 - “Of course it runs NetBSD”

Sicuramente è colpa mia, della mia ignoranza o sfiga, ma io e NetBSD proprio non ci troviamo in nessuna maniera.
“Of course it runs NetBSD”
a tutto il mondo meno che a me a quanto pare.
Avevo già scritto che su un vecchio portatile Pentium III l'installazione di NetBSD aveva talmente tanti problemi in relazione all'ACPI da non rilevare nemmeno la scheda di rete integrata e da essere praticamente inutilizzabile.
Vabbé è un vecchio catorcio .... colpa dell'hardware .... anche se
“Of course it runs NetBSD”
Avevo già anche scritto dei vari tentativi fatti con la versione sparc64 su un portatile TADPOLE SPARCBook .... dove solo la versione 7.0 di NetBSD si installa, quelle precedenti non rilevano la tastiera del portatile e quelle successive mandano in blank screen il monitor.
Vabbé è un portatile molto raro, nato per Solaris .... colpa dell'hardware .... anche se
“Of course it runs NetBSD”
L'installazione su di un Thinkpad X60 funziona abbastanza bene, se tralasciamo il fatto che al termine dell'installazione quando viene richiesto il riavvio si "blocca" per tanto di quel tempo che all'inizio credevo fosse proprio bloccato ... bisogna avere solo molta pazienza. 
Ma di un sistema operativo senza software cosa me ne faccio ? Voglio un desktop, anche se so che in generale BSD e desktop non sono proprio un buon connubio. Peccato che per l'architettura i386, il Thinkpad X60 monta una CPU a 32 bit, non ci sono ne XFCE ne MATE.
Vabbè ma nel 2020 chi usa più hardware a 32 bit ? Anche se 
“Of course it runs NetBSD”
e comunque sia con OpenBSD che FreeBSD su questo stesso portatile ho installato MATE.
Ma proviamo con un Thinkpad X61, questo ha una CPU a 64bit, una Intel T7500 e 4 giga di RAM con un bell'hard disk da 320 giga e 7200rpm.
Terminata l'installazione vado a installare MATE che è presente per l'architettura amd64, così come è presente anche XFCE.
Installo MATE, configuro la localizzazione in italiano, e creo la configurazione di Xorg per avere il layout della tastiera in italiano ... configuro .xinitrc e .xsession per avviare MATE e provo l'avvio con startx .... sembra tutto a posto.
Anzi ho pure l'impressione che MATE funzioni meglio in NetBSD che non in OpenBSD, almeno nella versione amd64, dove su OpenBSD da errore l'esecuzione di Caja, il file manager.
Resta solo da installare e configurare Slim per il login grafico.
E qui NetBSD getta la maschera dichiarando che mi odia .... non ci sono altre spiegazioni. Mi odia.
Infatti riavviato il portatile appare la maschera di login .... senza cursore del mouse. Mi azzardo a scrivere qualcosa e i caratteri digitati per il nome utente non appaiono nel box relativo .... però qualche carattere salta fuori sulla sinistra.
Non va un cavolo. E' bloccato. Spengo di brutto e lascio perdere.
A distanza di qualche giorno ci riprovo e questa volta con un po di fortuna riesco a fare Control+Alt+F1 per accedere alla console .... dove sopra la riga di login vedo una file di numeri che  non hanno senso.
Provo a fare un dmesg ma l'unico risultato è una colonna infinita di numeri .. indirizzi e valori ? Boh chi lo sa .....non sarà sempre il solito inteldrm che come su OpenBSD da problemi ?
Comunque decido di rimuovere slim per provare xdm.
Il gestore di pacchetti pkgin mi dice che non c'è più il repository da cui scaricare i pacchetti ..... però.
Infatti il repository che puntava a ....9.0 non c'è più ed è diventato .... 9.0_current.
No comment.
Aggiorno la configurazione di pkgin per usare il nuovo repository, faccio un bel pkgin update seguito da pkgin upgrade e vedo che ci sono una valanga di pacchetti da aggiornare. Confermo e vado avanti pensando che forse un tale aggiornamento risolverà il problema riscontrato anche con il login manager.
Durante il download mi segnala per certi pacchetti che la dimensione scaricata non corrisponde a quella contenuta nel file pkg_summary.tgz.
E qui io fatto la fesseria di forzare e andare avanti ma al termine mi sono ritrovato con una serie di pacchetti non aggiornati ... così almeno mi sembrava, e non riuscivo più a installare slim.
Ancora una volta intervengo sulla configurazione del repository scegliendone un altro, solito giro di update e upgrade e questa volta si aggiorna tutto.
Manco per il c.... avviando MATE con startx viene fuori un casino allucinante, c'è mezza roba che manca e quello che c'è non funziona.
Provo a reinstallare MATE e infatti mi dice che sebbene non ci sia nulla da scaricare ci sono una sfilza di pacchetti da installare, così è anche per firefox e libreoffice.
Alla fine sembra tutto a posto ... a parte slim che si blocca, oppure si comporta in maniera imprevedibile, appare e scompare la videata, a volte appare il mouse, a volte quello che digiti viene visualizzato in maniera corretta .... ma in soldoni è inutilizzabile.
Purtroppo anche xdm si comporta nella stessa maniera.
Avviando con startx dopo il login da console sembra funzionare.
In conclusione, per quella che è la mia esperienza fino ad oggi, NetBSD è il peggiore tra i vari BSD per quanto riguarda l'esperienza desktop, OpenBSD ha i suoi bei problemi e FreeBSD è l'unico con il quale sia riuscito a realizzare un sistema desktop usabile sia nella versione i386 che in quella amd64.
Ovviamente continuerò a usare FreeBSD, quasi certamente anche OpenBSD ... NetBSD dubito fortemente.
“Of course it runs NetBSD”
Ma pare proprio di no sui miei portatili.






martedì 7 aprile 2020

Debian Wheezy repository

Debian Wheezy ? Nel 2020 ?
Ebbene sì, avendo un vecchio Linksys NSLU2 su cui è installato proprio Debian Wheezy, mi sono imbattuto in uno strano problema.
Questa versione di Debian è archiviata già da parecchio tempo quindi nel file sources.list avevo queste righe :
deb http://archive.debian.org/debian/ wheezy main contrib non-free
deb http://archive.debian.org/debian/ wheezy-backports main contrib non-free
deb http://archive.debian.org/debian/ wheezy-backports-sloppy main contrib non-free
il sistema è completamente aggiornato e funzionante, quindi tutto a posto ?
Quasi, perchè l'altro giorno ho pensato bene di installare il compilatore C e il debugger GDB, sebbene sia ben conscio che l'hardware non sia certo il più indicato per la compilazione ..... ma per qualche piccolo progetto potrebbe pure andare.
Ebbene eseguendo il comando apt-get per l'intallazione dei pacchetti mi venivano segnalati dei problemi con le dipendenze che non potevano essere risolti.
Mi è sembrata una cosa molto strana perché anche se Wheezy è una versione archiviata e non più mantenuta da un pezzo i repository dovrebbero essere comunque ancora funzionanti e non avere problemi di dipendenze.
Da una prima ricerca in rete le uniche informazioni che ho trovato dicevano semplicemente che Wheezy è troppo vecchia, non mantenuta e quindi di aggiornare.
Nel mio caso con quest'hardware aggiornare a Jessie non mi pare un'opzione, ho trovato in rete poche informazioni e nessuna che indicasse che l'aggiornamento sia fattibile e/o indolore.
Ho continuato le mie ricerche finché ho scoperto dell'esistenza di un altro repository per Wheezy, questo :
deb http://archive.debian.org/debian-security/ wheezy/updates main contrib non-free
quindi lo ho prontamente aggiunto, fatto un bel apt-get update e mi salta fuori questo bel messaggio :
E: Il file Release per http://archive.debian.org/debian-security/dists/wheezy/updates/Release è scaduto (non valido dal 362g 21h 29min 11s). Gli aggiornamenti per questo repository non verranno applicati.
e siamo punto e a capo.
Però mi dice da quanti giorni è scaduto e quindi provo a impostare la data al 31/12/2018, giusto per stare tranquillo, ed ecco che sia l'update che la successiva installazione dei pacchetti che mi interessano avviene in modo del tutto regolare.
Ripristino la data a quella odierna e posso compilare in tutta tranquillità .... e tanta pazienza.