martedì 30 agosto 2016

Installare mono su CentOS 7

A futura memoria butto giù queste note relative all'installazione del framework mono su CentOS 7.

Per prima cosa installare il repository epel :
sudo yum install epel-release
poi aggiungere il repository per mono :
wget http://download.mono-project.com/repo/xamarin.gpg
sudo rpm --import xamarin.gpg
sudo yum-config-manager --add-repo http://download.mono-project.com/repo/centos/
a questo punto aggiorniamo e installiamo :
sudo yum update
sudo yum install mono-devel
sudo yum install mono-complete
Ora nel menù del vostro DE, MATE nel mio caso, alla voce "Programmazione" troverete anche MonoDevelop, e lanciandolo vi darà errore per poi andare a chiudersi, il problema è che l'eseguibile monodevelop carica, o per lo meno ci prova, una libreria dalla directory errata.
Il tutto si risolve creando un link simbolico :
sudo ln /usr/lib64/libMonoPosixHelper.so /usr/lib/libMonoPosixHelper.so
a questo l'IDE si avvia senza problemi, questa almeno è stata la mia esperienza.
Da testare che poi funzioni a dovere.

 



 

mercoledì 22 giugno 2016

Recuperare vecchi PC con linux

Se si cerca in rete il titolo del post vedrete una fila di articoli che parlano di come una distribuzione linux possa rivitalizzare il vs. vecchio PC.
Questo non sarà l'ennesimo post del genere.
Quando leggo questi post la prima cosa che noto è come il concetto di vecchio PC che c'è in giro sia molto diverso dal mio concetto di vecchio PC.
In oltre 20 anni di lavoro ho avuto un buon numero di computer, di solito portatili, molti sono andati in cavalleria ma alcuni ancora resistono, due in particolare sono il mio cruccio di questi ultimi mesi.
Un portatile PROSTAR 8500V di fine 1999 inizio 2000 :
Chipset VIA Apollo 133
CPU Pentium 3 a 1Ghz
1 giga di RAM 
scheda video ATI Rage Mobility 128 con 16 mega di RAM
di cui ho già scritto delle varie prove fatte per installare un linux "moderno", ho provato anche i vari BSD di cui solo FreeBSD si installa senza problemi e riconosce tutto l'hardware in modo decente, però anche qui, essendoci comunque Xorg per gestire l'ambiente grafico, c'è il problema già riscontrato con linux, le ultime versioni del driver r128 usato dalla scheda video sono buggate e quindi lo rendono inutilizzabile, almeno su questo portatile, perciò bisogna ricorrere al driver vesa che sebbene funzioni è lento da fare paura.
L'altro vecchio portatile è il modello precedente a questo, quindi ancora più vecchio :
Chipset Inter 440BX
CPU Pentium 3 a 550Mhz 8 in origine un Pentium 2 a 400Mhz )
256 mega di RAM
scheda video ATI 3D Rage LT PRO con 8 mega di RAM
Qui con linux le cose vanno ancora peggio, non solo per via della CPU e della RAM decisamente scarse entrambe ma ancora per la scheda video, questa è gestita dal driver xorg mach64 e per avere un minimo di accellerazione grafica servirebbe il modulo per il kernel mach64 che però non è più presente da secoli in linux.
In rete ho trovato dei moduli precompilati per vecchie distribuzioni come Ubuntu 8.04 o Fedora 9 ma in nessun caso sono riuscito a farlo funzionare, anche su Arch linux, pure per i recentissimi kernel 4.X esiste un AUR con questo driver, ma anche in questo caso io non sono riuscito a farlo funzionare e quindi mi ritrovo con le finestre che a spostarle ti viene da piangere.
Quindi in soldoni su questi due vecchissimi computer linux non può considerarsi una soluzione per via dei grossi problemi di lentezza della grafica video.
Certo a usarli come console a carattere non ci sono problemi però il range di utilizzazione si riduce di parecchio.
OK, direte voi, ma hanno più di 15 anni cosa pensavo di poterci fare?
Beh il fatto è che funzionano ancora in tutte le loro componenti quindi mi sembra un peccato lasciarli a prendere polvere e volevo vedere se potevano essere sfruttati in qualche maniera.
E ho fatto una cosa che non avrei mai pensato di fare, ho installato Windows XP.
Piano, sul P3 da 1Ghz con Windows XP SP3 c'era da farsi venire una sincope solo ad aspettare che si avviasse e poi non potevi fare nulla perchè la CPU stava sempre la 100% e la memoria occupata da 500 mega in su a cresere.
E comunque XP è bello che defunto dal 2014, ma come molti di voi sapranno c'è un trucco per farlo diventare Windows POSReady 2009 che verrà supportato fino al 2019, ovviamente non ho seguito questa strada. 
Ho proprio installato direttamente Windows POSReady 2009.
E devo dire che è molto leggero rispetto a XP vero, il supporto per la scheda video è più che dignitoso, almeno le finestre si spostano quando le trascini senza quell'effetto di pesantezza che c'è in linux a causa dell'uso del driver vesa.
E lo ho installato anche sull'altro PC con 256 mega di RAM, solo installato, ma anche qui la differenza con linux si fa sentire ed è a tutto vantaggio di Windows in questo caso.
Per cui devo ammettere che su questi due PC al momento la soluzione migliore è Windows POSReady 2009, che almeno garantirà ancora aggiornamenti, non so di che tipo, e comunque XP è ancora abbastanza supportato a livello software, benchè alcuni programmi come FileZilla già lo abbiano eliminato da un bel pò.
Ora, con il tempo e installando un pò di programmi, vediamo se anche la stabilità è migliore di quella del suo più blasonato fratello maggiore.

Ma tornando al titolo del post, non è che voglio dire che Windows sia meglio di linux, è in questo mio disgraziatissimo caso in cui l'hardware è talmente fetente ( grafica ATI ) da rendere l'uso di linux una tragedia.
Su un altro portatile, un Toshiba M200 con Pentium M ho installato Fedora 23 e i driver nouveau gestiscono il 3D sulla scheda NVIDIA, che ovviamente è datata, ma almeno il computer è utilizzabile e con un sistema operativo moderno, il DE è Mate.
Anche su un Samsung Q45 che ha un Core 2 Duo T5250, gira Debian Jessie che è una favola, era nato con Vista, che è morto subito, ma di certo anche con Windows 7 non girerebbe bene nemmeno la metà di quanto gira con Debian.
Quindi anche io resto dell'idea che in linea generale linux possa fare girare ancora molte bene dei computer che ormai con Windows 7/8.1/10 non sarebberò altro che delle lumache, purtroppo non è sempre vero, e credo a maggior ragione in casi in cui l'hardware è talmente vecchio e nato in un periodo in cui il supporto linux sull'hardware era molto ma molto inferiore a quello a cui siamo abituati adesso.


venerdì 17 giugno 2016

Compatibilità tra diverse applicazioni office

Una premessa importante, io sono un assoluto ignorante in linea generale, ancor di più in relazione all'uso di applicazioni office come Word o Excel che uso nella maniera più banale e semplice senza nessuna funziona particolare.
Insomma se fossero tutti come me gli utenti delle applicazioni office probabilmente Microsoft non avrebbe mai sviluppato la suite Office oltre la versione introdotta con Windows 3.1.
Comunque anche se poco e in maniera molto banale anche a me tocca lavorare su documenti Word o Excel e quindi come molti utenti che usano Windows è devono comprare Microsoft Office ( !!!!!! ) cerco una valida alternativa.
Ora sappiamo tutti che c'è LibreOffice, OpenOffice e anche WPS Office, quest'ultimo gratuito ma non open source, ma molto spesso leggo su vari blog di come molti utenti lamentino, da una parte, l'interfaccia datata di queste applicazioni, dall'altra il mancato supporto a molte delle funzionalità presenti nella suite Microsoft e anche la scarsa compatibilità, quindi ho voluto fare una prova pure io.
Ora queste applicazioni ci sono anche per Windows ovviamente ma io ho voluto fare una prova su linux, Debian Jessie per l'esattezza, provando a visualizzare un file XLS molto banale che non fa uso di formule e un file Word che rappresenta un modulo fattura.

Foglio Excel.
Come c'era da aspettarsi sul foglio XLS non ci sono stati problemi anche se la visualizzazione in Spreadsheets, così si chiama il foglio elettronico di WPS Office, è decisamente miglione di quella in Calc, il corrispettivo di LibreOffice.
Alcune colonne contengono valori numeri molto alti che in Calc venivano visualizzati come una serie di # e solo allargando la colonna è stato visualizzato il valore, inoltre alcune celle contenevano delle note di testo su più righe e anche in questo caso il programma di WPS Office visualizzava molto meglio il testo impostando l'altezza della cella in modo che si leggesse tutto, mentre Calc mostrava una cella non sufficientemente alta e la parte superiore del testo veniva leggermente troncata.
Piccolezze che però ci sono, purtroppo le mie capacità con Excel non vanno oltre quindi non posso dare giudizi su come sia la compatibilità con Office quando si usa Excel in maniera un pò più professionale, formule, tabelle o altre cose.

Documento Word.

Qui le cose vanno decisamente peggio, il documento Word è visualizzato in maniera completamente errata, partendo dalla dimensione dei font, anche se il nome del font e la dimensione riportata sono corrette, l'aspetto è diverso e a seconda dell'applicativo usato appaiono più o meno grandi.
Anche i riquadri dei flowchart usati per fare il modulo non sono visualizzati in maniera corretta, non tutti almeno, infatti nella parte bassa del modulo vi sono tre riquadri che entrambi i programmi posizionano in maniera errata.
Quindi per questi moduli Word la compatibilità con Office è insufficiente e andrebbero pertanto rivisti e adattati. 
Ma non finisce qui, dopo aver modificato con LibreOffice il documento in modo da dargli un aspetto decente se lo apro con WPS Office ecco che alcune caselle di testo sono in posizione diversa e dove prima il font era visualizzato in un modo adesso appare più grande.
Se da LibreOffice salvo in formato ODF non posso aprirlo con WPS Office, se lo salvo in formato DOCX le cose migliorano e le differenze si riducono ai soliti 3 riquadri in basso che appaiono leggermente più in alto.
Inutile dire che una volta sistemato il documento in LibreOffice aprendolo in Microsoft Office Word ci sono le solite differenze nel layout dei 3 riquadri in basso.

Morale della favola, qualsiasi suite utilizziate ricordatevi che la compatibilità è difficile da trovare, e questo può essere effettivamente un problema se dobbiamo scambiare i nostri documenti con altri utenti che usano applicazioni diverse dalla nostra.
Ovviamente a seconda della complessità dei documenti la situazione che si incontrerà nel passare da un'applicazione all'altra potrà essere più o meno problematica, senza contare il fatto di essere magari "assuefati" ad un determinato programma e quindi trovare difficoltà anche nell'adattarsi alle diverse interfacce.
A questo proposito è sufficiente ricordare come molti utenti con l'arrivo di Office 2010 e l'interfaccia ribbon si sono trovati spiazzati e hanno faticato molto ad abituarsi ..... io sono tra quelli che l'interfaccia ribbon proprio non la capisce , ma non faccio testo.


giovedì 2 giugno 2016

Lubuntu 16.4 LTS su PROSTAR 8500V

Scrivo solo due righe perchè ormai preso dall'isteria ho pensato bene di installare l'ultima versione di Lubuntu su questa anticaglia, per installarsi si installa e funziona anche tutto.
Tutto molto lentamente però.
Benchè Lubuntu sia una distro leggera e indicata anche per vecchi PC ci sono limitazioni che si fanno sentire, e non è la RAM, perchè con 1 giga basta e avanza in quanto Lubuntu ne usa qualche centinaio, il problema è la CPU che va subito a palla ( 100% ) ogni volta che fai qualcosa.
Anche con Lubuntu problemi con la scheda video ATI Rage 128, in fase di installazione il driver r128 nemmeno viene installato e Xorg ricorre al fbdev, ma almeno si configura alla risoluzione corretta di 1400x1050, ovviamente la lentezza del desktop nel muovere e spostare le finestre si fa sentire tutta.
Ho provato a installare e usare il driver r128 con il risultato che la velocità non cambia di una virgola in compenso si creano a video degli artifizi sulle varie finestre quando si aprono o si spostano l'una sull'altra.
Inutile pensare alla navigazione in rete con firefox, e forse anche con qualsiasi altro browser, visto quello che sono oggi il 99% dei siti internet impestati da video e animazioni flash che affossano qualsiasi CPU che non sia almeno un Core 2.
Però Lubuntu è sempre molto bello, a mio avviso l'unica distribuzione con LXDE che sia graficamente piacevole, tutte le altre implementazioni che ho visto ( Debian, OpenSuse, Fedora ) non mi hanno mai fatto un grande effetto.
Magari mi installo la versione a 64 bit su un PC un pò più decente.

NetBSD/OpenBSD su PROSTAR 8500V

Brevissimo aggiornamento, è uscita NetBSD 7.0.1 ma nessun miglioramente nell'installazione su questo portatile.
Come ho già scritto dovendo settare nel BIOS alcuni parametri necessari per l'installazione di Windows, si crea una sorta di incompatibilità con questi due sistemi operativi, infatti anche OpenBSD, come NetBSD, non configurano in maniera corretta la scheda di rete Realtek 8139 presente nel portatile, quindi niente rete.
Non per fare paragoni irriverenti, ma in linux non ci sono problemi di sorta, vecchi linux o nuovi linux, mentre questi due BSD oltre alla scheda integrata non configurano nemmeno lo slot PCMCIA che potrei usare in alternativa per avere un'interfaccia di rete.
Sembra proprio che a BSD questo portatile non piaccia proprio.
Mi resta solo FreeBSD da provare .... ma se ben ricordo in passato si bloccava poco dopo il boot da CD .... magari adesso è migliorata la cosa.

CentOS 6.8 su PROSTAR 8500V

In origine il titolo doveva riferirsi a CentOS 6.7, ma dopo nemmeno 2 settimane che lo avevo installato è arrivato un bell'aggiornamento di 500 e rotti mega per la versione 6.8, ma partiamo dall'inizio.
Già in altri post ho parlato di questo mio vecchio portatile PROSTAR 8500V, sul quale sto provando varie distro linux e altri OS in modo da poterlo utilizzare ancora.
Al momento su uno dei dischi vi è installato Ubuntu nella ormai vetusta versione 9.04, che si comporta in maniera piuttosto soddisfacente, però ormai non ci sono aggiornamenti da anni e qundi volevo qualcosa di più moderno.
Ho optato per CentOS 6 per un paio di motivi, uno è che utilizza ancora il glorioso kernel 2.6, precisamente il 2.6.32, e come ambiente desktop GNOME nella versione 2.28.2, quindi una configurazione piuttosto simile a quella di Ubuntu 9.04, che usa il kernel 2.6.28 e GNOME 2.26.1, con l'aggiunta che questo OS sarà supportato fino al 30 novembre 2010. Visto che Ubuntu 9.04 gira piuttosto bene mi aspettavo la stessa cosa con CentOS ...... invece no, delusione.
Il primo problema è la scheda grafica, una vecchia ATI Rage 128 AGP 2X con 16 mega di RAM, su Ubuntu il driver xorg r128 funziona abbastanza bene e l'uso dell'ambiente grafico è decente, niente 3D o effetti grafici desktop, ma le fineste si aprono e spostano in maniera abbastanza fluida.
In CentOS il server X nemmeno si avviava con il driver r128, dai log risultava che non vi erano modalità video supportate. Effettivamente questa scheda è sempre stata rognosa, soprattutto, almeno credo io, perchè abbinata ad un display TFT con una risoluzione molto alta 1400x1050, anche con Ubuntu, e con qualsiasi altra distribuzione linux provata, la configurazione automatica non ha mai funzionato, ho sempre dovuto redigere un file xorg.conf dove indicare le frequenze verticali e orrizontali corrette per la risoluzione del display.
Con CentOS 6 nemmeno questo è servito, sono quindi dovuto ripiegare sul driver vesa, anche qui ho dovuto indicare le frequenze di refresh, ma almeno ho la risoluzione corretta, di default con il driver vesa di suo non va oltre i 1024x768.
Con l'aggiornamento alla versione 6.8 qualcosa è cambiato e il driver r128 adesso carica X ma la gestione colori è talmente bassa ( sembra una palette di 4 colori ) che risulta comunque inutilizzabile.
E a parte questo, come se non bastasse, CentOS risulta molto più lento rispetto a Ubuntu 9.04, quindi l'idea che mi ero fatto anche con altre distro provate che il problema fosse nei nuovi kernel, troppo pesanti, per un vecchio Pentium 3 a 1 Ghz, non regge.
Quindi se non è il kernel, dubito che il 2.6.32 di CentOS, per quanto personalizzato, sia molto più pesante di quello usato in Ubuntu 9.04, il DE è praticamente lo stesso, anche qui quello di CentOS un pò più aggiornato di quello di Ubuntu, cosa resta fuori ? Beh credo che sia Xorg, qui passiamo dalla 1.6 di Ubuntu alla 1.17 di CentOS, però non capisco come mai il driver r128 che in Ubuntu è il 6.8.0 mentre in CentOS 6.8 è il 6.9.10 possa essere la causa di questa lentezza, le finestre si spostano a fatica e spesso anche il menù di Gnome sembra bloccarsi.
Il driver r128 è sicuramente vecchio perchè queste schede sono vecchie quindi che genere di modifiche ci sono che lo rendono praticamente inutilizzabile ? Beh probabilmente non ci sono grandi modifiche nel driver in sè ma in tutta la struttura di Xorg che aggiornandosi e modernizzandosi relegano questo chip grafico all'angolo. Giustamente il PC ha quasi 15 anni, quindi anche la scheda grafica, non è che si possa pretendere che qualcuno ancora se la fili in modo particolare.
Altro problema è il browser Firefox, problema perchè è aggiornato all'ultima versione, ma Firefox è un bestione di una pesantezza che su un PC come questo ti inchioda tutto e rende la navigazione un'esperienza traumatizzante, la tentata navigazione per essere precisi.
In conclusione anche CentOS 6 non sembra la soluzione adatta a questo portatile.



lunedì 23 maggio 2016

NetBSD 7 su un vecchio portatile

Il portatile in questione è un vecchio PROSTAR 8500V, le cui specifiche si possono trovare qui, si tratta sempre dello stesso notebook un barebone CLEVO, il mio è dotato di 1 giga di RAM e disco IDE da 40 giga.
Una bella cosa di questo portatile è che il disco è alloggiato in un cassettino che si può estrarre spostando un piccolo interruttore, senza quindi l'uso di cacciavite o altri attrezzi, talmente comodo che negli anni ne ho recuperati un paio di questi cassettini, quattro e quindi posso usare quattro diversi dischi, con diversi sistemi operativi solo sfilando il cassetto e sostituendolo con un altro.
Però ormai il computer ha 15 anni buoni sulle spalle e i sistemi operativi moderni sono troppo avidi di risorse, un esempio : Windows XP SP3 è talmente un chiodo da rendere l'uso del portatile una vera agonia .... e ormai Windows XP non si può nemmeno annoverare tra i sistemi operativi moderni visto che è andato in pensione nel 2014.
Al momento su uno dei dischi è installato Ubuntu 9.04, e va benone, ovviamente con un kernel vecchio ( un 2.6.28 ) e Gnome 2.26, ma sugli altri dischi volevo provare qualcosa di diverso e ho deciso di installare NetBSD 7.
Questo OS si fregia del detto “Of course it runs NetBSD” quindi ho pensato che non avrei avuto problemi ..... ovviamente ho pensato male perchè i problemi ci sono e nemmeno piccoli.
Per prima cosa c'è da fare una precisazione su un'opzione del BIOS della Phoenix che si trova alla voce "Installed OS" e può assumere uno dei seguenti valori :
  • Other
  • Windows 98/2000
Settando uno o l'altro dei valori con linux ( Ubuntu 9.04/Debian Squeeze/Jessie/CentoOS 6 ) non si notano differenze e tutto funziona a dovere, con NetBSD invece bisogna per forza impostare a Other altrimenti ci sono problemi con l'assegnazione degli IRQ tra la scheda di rete e le schede PCMCIA con il risultato che la rete non funziona, nemmeno le PCMCIA ma su questo non mi facevo particolari illusioni.
Purtroppo anche impostando la scelta Other le cose non è che vadano poi tanto meglio, infatti la scheda di rete integrata, una REALTEK 8193, anche se funzionante va molto male, e quando dico male intendo che piazza il seguente errore in continuazione :

rtk0: watchdog timeout
e le prestazioni sono da mettersi a piangere, a trasferire via FTP un file da un server locale scarica a poco più di 20Kb al secondo, peggio che una linea analogica con un vecchio modem 56k.
Ma allora, direte voi, se la scheda integrata va così male ( con NetBSD, perchè in linux va benone ) perchè non provare una scheda PCMCIA ? E ci ho provato, appena inserita la scheda il computer è andato in freeze, appena la ho rimossa si è riavviato di brutto, questo con 2 schede di rete PCMCIA diverse.
Diciamo che per un sistema operativo che si vanta di andare anche su un tostapane mi aspettavo meno problemi soprattutto con periferiche abbastanza comuni, la REALTEK 8139 mi risulta abbastanza diffusa sui vecchi portatili e il bus PCMCIA è piuttosto comune sui portatili, su quelli più vecchi almeno.
Tra l'altro NetBSD solo con la versione 7 è risultato essere installabile sul mio portatile SparcBook, anche se poi non ho fatto più grandi prove per testarne l'effettiva funzionalità, sempre per dire che “Of course it runs NetBSD”.
Purtroppo le mie competenze su NetBSD, e BSD in genere, non sono tali da mettermi in grado di risolvere questi problemi, anche se in fase di installazione di NetBSD ho scaricato i sorgenti via rete e non mi pareva che andasse così male, anche se sono vecchio e rincoglionito credo che mi ricorderei di questo fatto.
Peccato perchè su VirtualBox avevo anche compilato e creato i pacchetti per installare KDE 3.5 ,certo non il più moderno DE di questo mondo, ma a me è sempre piaciuto molto di più che non le versioni successive, e comunque in virtuale avevo messo su un bel desktop BSD che volevo riportare anche su questo portatile, ma con una scheda di rete che funziona in questo modo mi ci vuole una giornata solo per copiare i pacchetti precompilati, figuriamoci poi se voglio installarne altri scaricandoli da internet.
OK, prossimo giro OpenBSD .... vediamo come gira questo.

lunedì 25 aprile 2016

Windows 7 non si aggiorna

In rete ci saranno almeno un miliardo di post relativi al fatto che Windows 7 smette di aggiornarsi e con le relative istruzioni per risolvere il problema, ma con questo post voglio solo sfogarmi perchè non è possibile che Windows funzioni sempre così male.
Il problema è che è un sistema operativo molto capriccioso, ho varie macchine virtuali con Windows 7 che uso per scopi diversi, e anche un PC fisico che non uso moltissimo, e su tutti Windows 7 non si aggiorna più, perchè ? ma perchè si è visto messo da parte per qualche mese e allora lui si rifiuta di aggiornarsi e non c'è verso di fargli cambiare idea.
L'unico Windows 7 che si aggiorna è quello in una VM che uso tutti i giorni per lavoro, ecco che Windows si sente al centro dell'attenzione e allora si sforza di funzionare, almeno di fare gli aggiornamenti.
Ora mentre sto scrivendo questo post c'è una VM che manda la CPU a palla, è Windows Update che sta lavorando come un pazzo da oltre 30 minuti senza venire a capo di nulla, il tutto dopo aver seguito i vari metodi che si trovano in rete per ripristinare il funzionamento degli aggiornamenti, inutile dire che non sembrano proprio aver funzionato.
Immagino che dovrò stoppare l'aggiornamento prima che il PC prenda fuoco e quindi lasciare perdere l'idea di avere Windows aggiornato, che forse è pure meglio.
In conclusione devo dire che Windows mi stupisce sempre in negativo, per quanto mi riguarda ha smesso di essere un sistema operativo con Windows 2000, da XP in poi è solo peggiorato, a livello di prestazioni e stabilità.
Solo con Windows ti puoi ritrovare nell'impossibilità di scaricare gli aggiornamenti, è una cosa che funziona senza problemi con qualsiasi distribuzione linux, che sia Debian, Fedora o altro tutte hanno un sistema di gestione degli aggiornamenti e a me non è mai successo di avere problemi simili.
Ma visto che Windows è Windows qualcuno ha pensato anche di scrivere dei programmi per scaricare e installare gli aggiornamenti, tipo AutoPatcher o WSUS, il cui vero scopo sarebbe quello di scaricare gli aggiornamenti per poi fare un DVD o una chiavetta e aggiornare più macchine senza scaricare nuovamente gli aggiornamenti.
Funzionano ? beh io ho provato AutoPatcher e il primo aggiornamento che ha tentato di installare, selezionato in automatico perchè indicato come critico, mi ha piantato su tutto, ovviamente è colpa dell'aggiornamento, però ....
Poi mi sembra che questo AutoPatcher non capisca quali aggiornamenti sono già installati e quindi continua a reinstallarli .... bah, forse sono io che proprio non ci arrivo, e forse Windows mi odia tanto quanto io odio lui.
Purtroppo la triste realtà è che Windows è un male necessario e anche se pare che diventi sempre peggiore col passare delle release difficilmente verrà sostituito da linux in ambito desktop.

domenica 13 marzo 2016

RDI/Tadpole SPARCLE 500 : Installare Debian.

Iniziamo questo post dicendo subito che se volete provarci e ci riuscite dovete dirmi come avete fatto perchè io non ne sono venuto a capo.
Per prima cosa quando si installa linux su un sistema SPARC che usa grafica ATI troverete sempre le solite cose, che evidentemente funzionano con tutte le macchine SPARC, esclusi i portatili della defunta RDI/Tadpole.

In partica al boot dovete aggiungere questi parametri, uno o l'altro :
video=atyfb:1024x768@60
video=atyfb:off
il primo dovrebbe permettervi di usare il framebuffer e quindi il classico installatore Debian, mentre il secondo vi forza ad usare la console.
La prima opzione ha sempre l'unico effetto di visualizzare sul monitor le videate in maniera talmente distorta da rendere impossibile la lettura di quanto appare a video, cambiando la frequenza si va di solito in "OUT OF SYNC".
Considerando che il problema lo fa con un banale monitor LCD che supporta al massimo 1024x768 credo che il problema non sia il monitor ma la scheda video ATI integrata.
La seconda opzione che disabilità il frame buffer funziona solo con Debian Lenny con kernel 2.6.26, tutte le versioni successive infatti si bloccano visualizzando questa riga come ultimo messaggio a video :
console [tty0] enabled, bootconsole disabled
presumo che vada solo in seriale, e la seriale è una di quelle porte che non ci sono su questo portatile, che fortuna vero ?
Con Lenny invece l'opzione fa si che la console sia gestita dalla PROM, però, perchè c'è sempre un però una volta avviato il kernel la tastiera del portatile non funziona più.
Riavvio e questa volta attacco una tastiera USB, devo però usare quella del portatile per settare i parametri del kernel all'avvio di SILO perchè quella USB non è utilizzabile, ma lo diventa una volta avviato il kernel linux.
Un'altro parametro da passare al kernel in fase di installazione è questo :
DEBIAN_FRONTEND=text
se non lo fate verrà usato il frontend standard basato su newt che però se gestito dalla console PROM risulta inutilizzabile in quanto è tutto in bianco e nero e non si capisce dove sia posizionato il cursore, la modalità text invece fa si che l'installer comunichi con voi facendo domande e attendendo risposte da tastiera, di solito indicando S per SI o N per NO o numeri che indicano una delle opzioni offerte.
In questo modo sono riuscito a fare una installazione minimale di linux, ma al primo riavvio mi accorgo subito di un problema piuttosto serio e cioè il kernel non riconosce il chip RTC, l'orologio di sistema e quindi si perde la data e l'ora.
Installo il pacchetto ntp in modo che si aggiorni in automatico la data e l'ora però ad ogni riavvio viene fatto il controllo del file system perchè si accorge che la data sui file è nel futuro, già perchè il controllo viene fatto prima che ntp aggiorni la data e l'ora e in fase di avvio non trovando /dev/rtc la data per il sistema è sempre il fatidico 1 gennaio 1970.
Non mi perdo d'animo e modifico il sources.list per aggiornare a Squeeze.
Dopo aver aggiornato tutto il sistema quando riavvio con il kernel 2.6.32 di Squeeze mi ritrovo il problema che si abilità la console tty0 e quindi non ho più nulla video, quello che è peggio è che il sistema sembra bloccato perchè se provo a pingare la macchina questa non risponde.
Spengo di brutto e all'avvio scelgo il vecchio kernel e scopro che la scheda di rete fa pure i capricci e non viene attivata, stacca il cavo e riattacca il cavo e torna a funzionare ..... vabbè riproviamo con il nuovo kernel e succede la stessa cosa .... forse non passa alla console seriale quando appare quel messaggio ma si blocca e basta.
Riavvio ancora con il vecchio kernel, e visto che sono in vena aggiorno a Wheezy, al termine riavvio con il kernel 3.2 sperando in chissà cosa ed infatti tutto come prima, stesso messaggio a video e PC praticamente bloccato, nonostante abbia impostato IP statico e abilitato SSH non pingo, riavvio con il kernel di Lenny e trovo la scheda di rete morta, che resuscita dopo aver tolto il cavo.
In conclusione Lenny è l'unica versione che si installa ma con il problema del clock non riconosciuto diventa inutile, le versioni successive sembra che vadano ancora peggio e onestamente non capisco se si blocchi proprio il kernel o cosa possa essere che non funziona.
Diciamo che Linux su questo portatile probabilmente non ci girerà mai, tornerò su OpenBSD che fino ad ora è l'unico sistema operativo moderno che funzioni su questo hardware, però magari prima provo NetBSD che dalla versione 7 sembra aver risolto il problema per cui non rilevava la tastiera di questo portatile.

sabato 12 marzo 2016

RDI/Tadpole SPARCLE 500 : "The IDPROM contents are invalid"

Tra l'hardware più o meno funzionante ho anche questo particolarissimo portatile con cpu UltraSPARC IIe a 500Mhz sul quale è installato OpenBSD 5.6 che un bel giorno ha pensato bene di trasformarsi in un ingombrante fermacarte.

Partiamo dall'inizio e cioè quando accendendolo mi accorgo che il display non visualizza nulla, ma non solo, sembra che anche il disco non lavori molto dopo che il relativo led ha lampeggiato per poco, troppo poco perchè il sistema abbia fatto il boot.
Visto che vi è installato OpenBSD, con IP statico e server ssh attivo provo a collegarmi da un altro PC ma nulla da fare, anche il ping non da segni di vita, quindi sembra che non si sia avviato il sistema operativo.
Quindi forse non è solo un problema di display ma c'è qualcosa di più serio, per prova aggancio un monitor LCD alla presa VGA del portatile e lo riaccendo e con il monitor esterno almeno vedo cosa succede e il computer si blocca fermandosi al prompt OK di OBP dopo aver visualizzato il seguente messaggio :
The IDPROM contents are invalid
digitando il comando :
boot disk
si avvia OpenBSD ma vedo subito che la data di sistema è andata in cavalleria, ma poi si sistema attraverso il servizio ntp e il sistema sembra funzionare.
Una veloce ricerca in rete e scopro, che come per i normali PC, vi è una batteria che mantiene la memoria nvram e quando questa è in esaurimento si incasina il contenuto della IDPROM ed esce questo errore.
Quindi un problema è il display e l'altro la batteria, per il primo non credo di poterci fare nulla al momento ma per il secondo il discorso è diverso. 
Fortunatamente questo portatile è molto semplice da smontare, una volta capovolto basta rimuovere batteria, lettore DVD, sportellini della memoria e del disco e con esso si rimuove anche il disco e poi via a rimuovere tutte le viti, alla fine si solleva la base inferiore e ... tadà salta subito all'occhio questa piccola batteria gialla :
rimuoverla è molto semplice, acquistarne un'altra un pò meno perchè non si trovano così facilmente, ma per fortuna esiste ebay, e tempo una decina di giorni mi è arrivata la batteria nuova da un rivenditore inglese.
Dopo aver montato la batteria, riassemblato tutto e riacceso il portatile il problema ovviamente si ripresenta uguale con la differenza che nel banner che viene visualizzato in fase di boot l'indirizzo MAC della scheda di rete è ora tutto a 0 così come l'host ID.
Ma come si imposta l'IDPROM in modo che risulti valido ? beh qui è stata dura perchè anche se in rete si trova qualcosa ci sono purtroppo alcune differenze rispetto a quanto fattibile su questo portatile, differenza nell'implementazione della OBP a quanto pare.
Per iniziare vediamo qualcosa di più sulla IDPROM, che è una sequenza di 16 caratteri, di cui l'ultimo è di controllo, uno XOR sui primi 15 bytes.
Il formato è questo :
1 byte : indica il tipo di macchina SUN
2 byte : è il 1^ byte dell'host ID
3-8 bytes : è l'indirizzo MAC della scheda
9-12 bytes : è una data ma può anche essere una sequenza di 0
13-15 bytes : sono il 2^, 3^ e 4^ byte dell'host ID
16 byte : checksum
adesso che sappiamo da cosa è composto l'IDPROM bisogna trovare un modo per impostare questi valori.
Qui di seguito riporto la procedura che ho seguito io, e che mi ha portato ad avere una IDPROM valida, tenete presente che come indirizzo MAC e host ID potete metterci quello che vi pare, meglio sarebbe indicare i dati corretti se ve li siete segnati da qualche parte o li potete recuperare in qualche modo, almeno l'indirizzo MAC, io purtroppo non ho trovatto uno straccio di adesivo/scritta che riportasse questo valore.
Procediamo, al prompt di OBP digitiamo :
show-devs
e verrà visualizzato un elenco dei componenti del sistema, cercate quello che indica la eeprom, e poi spostatevici come se fosse una directory con :
cd /pci@1f,0/ebus@c/eeprom@1,0
a questo punto digitate il comando :
.properties
e verrà visualizzata una serie di informazioni, tra cui il tipo di NVRAM, che dovrebbe essere mk48t59 e l'indirizzo di memoria al quale si trova.
Nel mio caso l'indirizzo è FFFCE000, l'offset dove è memorizzata la IDPROM è 1FD8, quindi l'indirizzo della IDPROM è FFFCFFD8.
Per visualizzare il contenuto della memoria si usa questo comando :
FFFCFFD8 10 dump
che in pratica visualizza 16 bytes dall'indirizzo indicato, come avrete notato si usa l'esadecimale quindi quel 10 è in esadecimale e indica 16 bytes.
Una precisazione, l'offset lo ho trovato eseguendo il dump della memoria dall'indirizzo base FFFCE000 fino a che ho trovato i byte della IDPROM, questo prima di togliere la batteria perchè in seguito sono diventati tutti zeri.
Ciò significa, visto che la IDPROM era già invalida, che l'indirizzo MAC e l'host ID, quasi certamente, non fossero valori corretti.
Ora per inserire i valori nella IDPROM bisogna scrivere nelle relative posizioni di memoria, la procedura è la seguente :
01 FFFCFFD8 c!
A0 FFFCFFD9 c!
90 FFFCFFDA c!
08 FFFCFFDB c!
30 FFFCFFDC c!
03 FFFCFFDD c!
45 FFFCFFDE c!
00 FFFCFFDF c!
54 FFFCFFE0 c!
94 FFFCFFE1 c!
64 FFFCFFE2 c!
10 FFFCFFE3 c!
00 FFFCFFE4 c!
9A FFFCFFE5 c!
60 FFFCFFE6 c!
18 FFFCFFE7 c!
la sequenza è per primo il byte da scrivere, seguito dall'indirizzo e poi il comando per scrivere un byte ( c! ).
In base a quanto detto relativamente al contenuto della IDPROM abbiamo messo 01 come identificativo dell'hardware, anche se non è corretto.
Per l'indirizzo MAC abbiamo usato 90:08:30:03:45:00, che non esiste, per l'host ID A0009A60, per la data 54946410 che indica il 28 settembre 1971.
Il checksum calcolato è 18, una volta resettato il sistema con il comando :
reset-all
la IDPROM è risultata valida, anche se i dati inseriti non lo sono formalmente, e il sistema si è avviato in maniera corretta.  

In realtà, almeno con l'OBP presente su questo portatile, è possibile usare il comando set-host-id, che imposta appunto l'host ID e calcola il checksum e quindi genera una IDPROM valida senza dover andare a scrivere byte nella memoria, operazione piuttosto delicata.
Onestamente non mi è molto chiaro come vada usato, quello che ho dedotto è che al prompt bisogna indicare una sequenza di caratteri esadecimali, che dovrebbero essere almeno 6 e dovrebbero essere l'ultima parte dell'indirizzo MAC della scheda di rete, infatti una volta messo sullo stack questo valore si può digitare il comando set-host-id seguito da reset-all e al riavvio vedrete che l'indirizzo MAC della scheda è stato modificato con i caratteri indicati, che corrispondo anche agli ultimi 3 bytes dell'host ID.

In ogni caso la parte fondamentale è il valore di checksum, è solo quello che se sballato fa bloccare il boot e riporta il messaggio di errore, certo sarebbe cosa buona e giusta aver potuto recuperare i valori originali o almeno quello della scheda di rete .... ma così è andata, e alla fine è andata ancora bene.

sabato 5 marzo 2016

OpenBSD 5.8 su PowerBook G4

Come ho già avuto modo si scrivere in altri post gli ultimi kernel linux per PowerPC hanno il driver nouveau buggato che fa si che lo schermo del portatile risulti completamente nero, almeno questo fino al kernel 4.2 l'ultimo che ho provato, adesso dovrebbe esserci il 4.3, ma io ho avuto la temerarietà di provare a installare un BSD per macppc.
Inizialmente ho provato con NetBSD, ma nonostante abbia fatto due CD diversi non sono riuscito nemmeno a fare il boot, quindi ho provato con OpenBSD.
In fase di installazione potevo scegliere tra un layout del disco in HFS o MBR, in realtà HFS è un formato di file system per cui è un pò fuorviante come cosa, ma visto che pensavo di installare solo OpenBSD come unico OS ho optato per MBR, poi la procedura di installazione di OpenBSD è semplice e lineare e non ho incontrato particolari difficoltà.
Al riavvio ho avuto la prima brutta sorpresa in quanto il notebook non avvia il sistema operativo appena installato.
Ho riavviato nuovamente tenendo premuti i tasti "alt"+"mela"+"O"+"F" per accedere al prompt di OpenFirmware, il BIOS dei vecchi Mac per intenderci.
A proposito io lo chiamo tasto "alt" perchè c'è questa scritta e sotto un simbolo che non interpreto, ma credo che in gergo Mac questo tasto abbia un nome specifico.
Tornando a noi, al prompt di OF ( OpenFirmware in breve ), digito la sequenza :
boot hd:,ofwboot /bsd
e così si avvia OpenBSD, questa sequenza si può impostare poi come default in OpenFirmware, cosa che al momento non ho fatto, cosa che per essere pignoli l'installazione di Debian presumo faccia in automatico perchè il problema non si era presentato a suo tempo, anche in quel caso linux era l'unico OS installato sulla macchina.
I problemi però sono solo all'inizio, infatti non è possibile, non ci sono riuscito io almeno, a impostare la tastiera con layout italiano, il comando provato è stato :
wsconsctl keyboard.encoding=it
 che rispondeva con un bel INVALID ARGUMENT, controllando l'output di :
kbd -l
viene riportato anche it come layout di tastiera, la cosa triste, o ridicola se volete, è che provando a settare la tastiera in tedesco o spagnolo funziona.
Immagino che la considerazione del Bel Paese anche in informatica non sia migliore di quella in politica.
Procedo con l'installazione di XFCE in modo da poter avere un DE leggero e funzionale, e vedere se funziona la grafica ovviamente.
pkg_add xfce
dopo il download di un bel pò di pacchetti viene installato XFCE in versione 4.12, e lo avvio da shell con il comando :
startxfce
e si avvia il DE senza problema alcuno a livello grafico, questo mi fa piacere lo ammetto.
Purtroppo anche da XFCE non sono riuscito a configurare la tastiera in maniera tale da renderla usabile, incredibilmente anche provando i vari modelli "apple" e con layout italiano non si riesce ad ottenere una mappatura che rispecchi la tastiera reale del notebook.
A questo punto ho ritenuto inutile insistere oltre, non sono uno sfegatato di OpenBSD e in ogni caso mi sembra piuttosto indietro rispetto a linux come supporto per questo notebook.
Quindi reinstallo linux ? ... forse, adesso ho rimesso su il vecchio Mac OSX 10.5.8 più che altro per ricordarmi come funziona con OSX, ho pensato anche di considerare di ripartizionare il disco in modo da installare anche Debian, così da avere entrambi i sistemi operativi, ma il disco è di soli 80 giga e al momento dovrei lasciare a OSX almeno 50 giga e quindi solo 30 a Debian, che per un'installazione minimale dovrebbero bastare.
Vedremo, voglia e tempo permettendo.
 



sabato 30 gennaio 2016

Toshiba Portégé M200

Nell'ultimo post ho descritto per sommi capi questo portatile convertibile in tablet spiegando anche che il fatto che non ha un lettore CD/DVD e non supporta il boot da USB l'installazione di un qualsiasi sistema operativo diventa particolarmente complessa.
Ho scritto che ho sostituito il disco da 40 giga con Windows XP con uno di recupero che avevo della capienza però di 80 giga, non avevo reinstallato il sistema operativo da zero ma dopo aver rimosso il disco lo avevo clonato mettendolo in un case esterno USB.
Sarà la solita sfiga ma il disco da 80 giga ha avuto vita breve, ogni avvio del portatile era molto molto molto lungo, poi però sembrava andare tutto bene.
Ma lasciamo perdere questo dettaglio sul quale ritornerò.
Come sempre, chissà perchè, con Windows non riesco a convivere, anche perchè come già detto il pennino del tablet una volta girato il display non funziona più e va per conto sua, muovo verso destra e il cursore sale verso sinistra e via di questo passo. Da ignorante che sono con Windows non ho trovato nessuna soluzione quindi ho deciso di installare linux, optando per Fedora questa volta.
Come ho già detto il portatile supporta il boot da DVD esterno solo per pochissimi modelli, ovviamente non quello che ho io.
Il boot da USB non è previsto.
Con linux potrei optare per configurare un server e fare un'installazione con boot da rete ma visto che il portatile supporta il boot da PCMCIA ho provato questa via.
Da un altro portatile con slot PCMCIA ho usato un adattatore PCMCIA per schede CF e copiato su questa l'immagine ISO di installazione di Fedora, proprio come se fosse preparare una chiavetta USB di installazione.
Avvio il TOSHIBA, seleziono il boot da PCMCIA e parte l'installazione, bene .... fino a quando un messaggio di errore mi avvisa che non trova il CD per proseguire con l'installazione.
Ora, benchè non sia un genio, immagino che non possa essere un vero lettore CD/DVD quello che cerca ma più probabilmente una volta avviato il kernel in fase di boot cerca la chiavetta USB, quindi ho creato anche una chiavetta USB e rifatto la procedura di boot da PCMCIA e questa volta l'installazione è proseguita senza problemi.
Con una spesa di circa 20 euro ci si può procurare un adattatore PCMCIA per CF e una scheda da 8 giga, io già li avevo .... ovviamente bisogna avere un altro PC con slot PCMCIA per preparare la scheda, oppure un lettore USB multiformato per SD / CF ecc.
In questa maniera credo che qualsiasi linux che si possa installare da USB si possa installare usando la combinazione PCMCIA/CF e USB, non so se una cosa del genere sia fattibile anche per Windows, ho letto che almeno da Windows 7 in poi sia possibile creare chiavette USB per l'installazione ma personalmente non ci ho mai provato e dubito che su questo portatile Windows 7 possa essere una scelta valida, non credo sia abbastanza potente per poterci lavorare in maniera fluida.
Alla fine ho installato Fedora con ambiente MATE e all'avvio del PC vedevo apparire il seguente messaggio :
ATA1 : SRST failed
una lunga pausa e dopo l'avvio procedeva e poi non sembravano esserci altri problemi.
Dopo tante prove, ho messo il disco su un vecchio PC con lettore CD in modo da poter usare vari tools per la diagnostica dei dischi e pare proprio che questo disco sia il più delle volte inaccessibile, settore 0 andato o quasi.
Reinstallo sul disco da 40 giga, quello che c'era in origine sul portatile, tanto ormai l'installazione non è più un problema e vediamo di configurare il tablet e il maledetto pennino e vediamo cosa viene fuori.
Sarà tema del prossimo post .... quando non so visto che ultimamente ho poco tempo e ancora meno per il blog.