sabato 25 agosto 2012

Pear Linux 5

Pear Linux 5 è una distribuzione linux francese derivata da Ubuntu che usa come desktop Gnome 3 anche se molto personalizzato.
E', forse, l'ennesimo segno di quanto Gnome 3 di suo abbia incontrato molte resistenze tanto da spingere molte distribuzioni linux a personalizzarlo in maniera tale da renderlo più appetibile.
Con Pear non siamo ad un fork come è stato con Cinnamon da parte del progetto Mint in quanto la gnome shell è ancora presente.
Abbiamo però l'uso di docky come vassoio per le icone dei programmi più utilizzati dove vi è un pulsante "launchpad" che richiama la classica schermata di Gnome con tutte le icone degli applicativi installati con la possibilità di filtrarle per tipologia o di eseguire una ricerca di un'applicazione specifica.
Quindi nulla di rivoluzionario ma che comunque porta ad un sistema più facile da usare e gestire. Beh almeno per quelli che non riescono proprio a trovarsi con Gnome puro.
Anche qui abbiamo un "appstore" da dove scaricare ed installare in maniera semplice e veloce le applicazioni che sono raggruppate per tipologia e rilevanza, un sistema comodo e amichevole per chi non è ormai abituato al classico apt-get.
L'installazione è la solita di Ubuntu, l'unico problema che ho avuto è stato con la localizzazione in italiano che nonostante abbia scaricato il supporto per la nostra lingua non risultava possibile attivarlo dal tool grafico preposto.
Ho risolto il problema editando direttamente il file /etc/default/locale modificando la voce lang mettendo il valore "it_IT.UTF-8", uscendo e rientrando dalla sessione mi sono ritrovato tutto in italiano.
Un altro piccolissimo problema lo ho avuto con la configurazione della dock che di default rimane fissa e sempre visibile "rubando" spazio alle altre finestre, il problema, veramente stupido, è che capire che quelle 3 righette orrizontali alla sinistra del cestino indicano il punto in cui, cliccando con il tasto sinistro del mouse, si apre il menù che da accesso alle impostazioni non è affatto evidente .... così come non avevo nemmeno notato la loro presenza.
In conclusione devo dire che non è affatto male come è stato personalizzato il desktop, poi è sempre questione di gusti ma a me non dispiace affatto.
Non mi è poi chiarissimo se uno tra gli obiettivi è quello di assomigliare a Mac OS X, forse è solo l'assonanza del nome Pear che mi ricoda Apple e quindi il suo OS, in tal caso ricordo di aver visto di meglio da questo punto di vista con Macbuntu, ma non è che sia molto importante.

sabato 18 agosto 2012

Qemu 1.2.0-rc0

Stavo per iniziare a scrivere questo post relativo alla versione 1.1.1-1 quando ho visto che era disponibile questa versione aggiornata.
Qemu è a mio avviso interessante per la possibilità di emulare, anche se solo in parte e spesso solo relativamente al mondo linux, anche architetture diverse dai comuni PC.
La novità più interessante è in ambito MIPS dove finalmente è possibile installare senza troppe difficoltà Windows NT 3.51 e anche NT 4.
questo indirizzo si può trovare una guida relativa all'installazione, è necessario procurarsi solo il file setup.zip che contiene la ROM da utilizzare, per l'eseguibile va bene quello compilato da sorgenti, beh almeno per chi usa linux.
Invece a questo indirizzo si trova il trucco per risolvere il problema dei settaggi della NVRAM che vengono altrimenti persi ad ogni spegnimento della macchina virtuale.

Il comando da eseguire per l'avvio della macchina dopo l'installazione è :

qemu-system-mips64el -M magnum -m 128 -hda winnt400.qhd -L . -k it -global ds1225y.filename=nvram -global ds1225y.size=8200

Certo poi cosa ci possiate fare con questi fossili informatici è un altro paio di maniche, io per ora su NT 4 ci ho installato il service pack 1, IE in versione 3 ( wow !!!! ) e Visual C++ 4 di cui ho un CD per l'architettura MIPS e magari troverò il tempo di compilare qualche programma.
Su NT 3.51 ho installato il service pack 5 ma null'altro.

Per il mondo PPC l'unica novità che ho notato è che avviato la macchina virtuale i caratteri adesso sono molto più leggibili, cioè sono di un bel colore bianco acceso mentre prima erano molto scuri rendendone la lettura difficoltosa. Anche per l'emulazione PPC c'è da dire che funziona solo con linux, almeno con Debian, mentre tentare di avviare OpenBSD, NetBSD o addirittura MAC OS X è un fiasco garantito.
Questo con la 1.1.1-1 poichè con la 1.2.0-rc0 la macchina linux non si avvia più .... un piccolo miglioramento e poi la tragedia, bel passo avanti.

Per quanto riguarda l'emulazione SPARC64 ...... beh ci avevo già messo una pietra sopra ed infatti non c'è nessuna novità o miglioramento.

Invece per l'emulazione x86, i normali PC, non lo ho mai usato molto in quanto non lo ho mai considerato all'altezza di altre soluzioni come VirtualBox  o VMWare, e quelle poche volte che ho provato ad usarlo per emulare vecchi sistemi com Xenix oppure OS/2 si è rivelato inutile.
Come vada invece con Windows XP non ne ho idea, ma come dicevo, non mi interessa molto in quanto i sistemi operativi più recenti in VirtualBox girano benone e qemu, anche se funzionasse altrettanto bene, non ha certo l'usabilità e la facilità di gestione di VirtualBox.

L'unica cosa che mi interessa di qemu è l'emulazione di altri sistemi .... anche se purtroppo gli sviluppi sono lenti e anche poco incoraggianti, ma d'altra parte è l'unico emulatore che c'è, ed è già una gran bella cosa.









mercoledì 15 agosto 2012

Oracle Linux 6.1

Non me ne si voglia ma proprio non capisco perchè si dovrebbe usare questa distribuzione.
E' evidentemente una derivata di Red Hat, come per esempio lo sono CentOS e Scientific Linux per citare due tra le più famose, con la differenza, non da poco, che Oracle pretende una registrazione per l'invio degli aggiornamenti, anche se non so se sia pure a pagamento.
Fatto stà che sia l'installazione che il desktop finale sono quelli classici di Red Hat e quindi mi domando perchè uno dovrebbe ricorrere a Oracle se c'è già Red Hat per chi vuole un supporto commerciale a linux.
Inoltre il primo kernel del grub, quello che si avvia di default, non carica il login manager per cui non si può avere accesso all'ambiente grafico, probabilmente è una scelta voluta in quanto l'ambito di utilizzo di questo linux è quello proprio dei server dove l'ambiente grafico spesso non viene installato, il primo kernel è quello UEK che sta per Unbreakable Enterprise Kernel. Un pò pomposo non trovate ?
Immagino che questa distribuzione sia più facilmente integrabile con gli altri software di casa Oracle anche se non credo vi siano grandi difficoltà ad usare java oppure Oracle XE, il database SQL, anche con altre distribuzioni.
Insomma non mi dice proprio nulla e non trovo nessun valido motivo per provarla ulteriormente.
Sarà una mia allergia a certi linux poco free ?

Virtual PC per Mac 7.0.3

Sul mio PowerBook G4 12 ho installato l'ultima versione di Virtual PC per Mac e al momento ho installato una macchina virtuale con Windows 2000 e una versione di Linux molto particolare sviluppata da un'azienda italiana per distribuire il proprio software gestionale su linux.
Questo lo ho fatto quando avevo ancora OS X 10.4 e di recente ho aggiornato a OS X 10.5 essendo riuscito a trovare un DVD di aggiornamento su Ebay, dico questo perchè con OS X 10.5 Virtual PC ha alcuni problemi non di poco conto, primo fra tutti non riesce a leggere i CD o DVD per eseguire l'installazione del sistema operativo scelto.
La soluzione in alcuni casi è quella di creare un file immagine del CD e poi installare usando quest'ultima con la funzionalità "cattura immagine CD".
Ho deciso di provare ad installare qualche altro OS, sebbene con poca fortuna.

Solaris 9 si avvia regolarmente da DVD per il semplice motivo che OS X non riconosce il DVD e quindi non lo monta, mi fa lo stesso scherzo con il DVD di Debian 6,  il problema è che ad un certo punto rileva che la CPU emulata da Virtual PC è solo un 486, almeno secondo Solaris, e quindi l'installazione si blocca in quanto necessità di CPU più moderna.
E' piuttosto strano in quanto la CPU emulata dovrebbe essere un Pentium II

Solaris 8 non si avvia nemmeno in quanto non rileva il CD di installazione, ne fisico ne l'immagine, e non sono riuscito a trovare il floppy di boot che dovrebbe permettere l'avvio da dischetto anzichè da CD.

Con SCO OpenServer 5.0.7 ho incontrato lo stesso problema visto con Solaris 8, ne dal CD fisico ne dall'immagine creata viene rilevato il supporto e quindi non si installa.

Windows 98 si installa senza problemi, dopo aver creato l'immagine del CD si intende. 

Debian 5 va in panic appena tenta di caricare il kernel dal DVD, forse dipende dal fatto che non riconosce la CPU emulata.

Debian 6 si dovrebbe installare anche se è di una lentezza esasperante, il frame buffer viene gestito ma è molto lento e all'avvio del kernel viene segnalato che la CPU non è riconosciuta e che quindi il sistema potrebbe essere instabile. IN un tempo abbastanza accettabile arriva al partizionamento dei dischi e dopo sembra bloccarsi, dico sembra perchè dopo una mezz'ora abbondante non succedeva nulla e quindi ho desistito. Anche con Virtual PC 2007 su Windows installare una qualsiasi distribuzione linux è cosa da far venire il latte alle ginocchia da quanto è lento, non mi stupisce che sia proprio una cosa voluta ad essere sinceri.

Fondalmentalmente Virtual PC è ormai troppo vecchio e, probabilmente, orientato principalmente all'emulazione di sistemi Microsoft per poter essere utile al giorno d'oggi, tenendo presente che ormai anche OS X 10.5 non è più supportato da Apple.

Purtroppo è il solito problema con software e hardware proprietario, arriva un momento in cui non ci sono più aggiornamenti e quindi sei costretto a cambiare/aggiornare il sistema operativo e spesso ad acquistare un nuovo PC solo per poter usare il nuovo sistema operativo.



sabato 11 agosto 2012

Chicony Electronics Co., Ltd 1.3 MPixel UVC Webcam

Questa webcam che si trova sul mio portatile ASUS G1S non è supportata in maniera corretta dal driver uvcvideo in quanto il video appare rovesciato a testa in giù.
L'ID della perferica USB è  04f2:b012 e una ricerca sul web mi ha portato qui dove esiste una nota per questo modello da cui si evince che il problema è noto e se ne lascia la risoluzione ai programmi che usano la libreria libv4l che perfette di "flippare" l'immagine in modo che risulti corretta, per tutti gli altri l'autore consiglia di girare il portatile sottosopra, simpatico.
Mi sono accorto di questo problema dopo che ho reinstallato da zero Fedora 17 e aver provato un paio di programmi per la webcam.
Con cheese la webcam è lentissima e sembra sempre bloccata e con camorama idem oltre all'immagine rovesciata va a scatti e si blocca in loop con ripetizione dell'immagine.
Onestamente non è che per me rappresenti un gran problema visto che la webcam non la ho mai usata se non per il gusto di provarla, ma ecco è qui che sta il problema, ero sicuro che funzionasse benissimo prima.
Purtroppo mi sorgono poi i soliti dubbi, prima quando ? sono davvero sicuro che funzionasse ....... quante volte mi sono trovato nella situazione di essere assolutamente certo di una cosa per poi scoprire che mi confondevo/sbagliavo con qualche altra cosa.
In teoria con Skype dovrebbe funzionare usando qualche trucco, così sembra leggendo in giro su Google, ma non usando questo programma non mi interessa neanchè provare.

Aggiornamento del 18 agosto 2012

Con il programma guvcview le cose vanno un pò meglio nel senso che ci sono più opzioni da settare per cui si riesce a mettere l'immagine dritta e riducendo il numero frame e la risoluzione si ottiene un video decente.
Onestamente mi sembra un pò bassa la risoluzione ed il numero di frame per questa webcam.



giovedì 9 agosto 2012

Linux Mint 13 con Cinnamon Desktop

Dopo aver testato Mint con desktop Mate ho deciso di provare anche Cinnamon, sempre con Mint.
Cinnamon è un ambiente desktop che nasce come fork di Gnome 3 e sviluppato direttamente dallo stesso team di Linux Mint, inizialmente doveva essere solo, si fa per dire, una personalizzazione di Gnome 3 ma poi si è deciso per un fork vero e proprio.
Perchè un fork di Gnome 3 ? perchè per molti l'usabilità di Gnome 3 o comunque questo nuovo modo di gestire il desktop risulta essere un pò troppo ..... innovativo, boh ? fatto sta che Cinnamon usa la tecnologia che sta alla base di Gnome 3 ma offre un ambiente desktop molto più classico e vicino a Gnome 2.
La differenza immediata con Mate è nelle richieste hardware, sopratutto per quanto riguarda la scheda video. Infatti il mio primo tentativo di installarlo su un Pentium 4 con grafica ATI Radeon 9000 è stato subito stroncato, una volta avviata la live mezzo desktop non veniva visualizzato, aprendo il menù delle applicazioni si vedeva solo una cornice nera intorno a quello che doveva essere lo spazio usato dal menù.
Ho quindi installato il tutto su un portatile con garfica Intel GM965/GL960, quindi non un mostro di potenza ma evidentemente sempre meglio della vecchia Radeon 9000.
L'installazione è sempre la stessa, e anche qui alla fine ci si trova con Firefox e Thunderbird in inglese, poco male.
Il desktop è molto classico e familiare ..... e a me piace così, e sono convinto anche a molti altri.
Cinnamon è anche pacchettizzato per altre distribuzioni quindi lo si può utilizzare anche con Fedora o OpenSUSE per citarne alcune, sul sito è anche possibile scaricare temi, applet e estensioni varie.
Non è che mi senta di aggiungere molto altro, personalmente lo trovo gradevole anche se non mi piace molto il fatto che non gradisca la mia vecchia ATI, ma d'altra parte se esiste Mate come fork di Gnome 2 e Cinnamon come fork di Gnome 3 un motivo ci sarà.
E' piuttosto evidente che Gnome 3 ha incontrato la resistenza di molti utenti anche perchè onestamente l'altro grosso contendente in ambito desktop e cioè KDE 4 è ancora usabile anche su schede grafiche datate, per esempio con la ATI Radeon 9000 ho usato Mageia 2 senza problemi, certo senza attivare effetti grafici stereoscopici e compagnia bella, quindi a mio avviso sono molti quelli che hanno cambiato o cambieranno desktop.
Ho letto che anche Debian 7 forse utilizzera XFCE come desktop di default e non più Gnome.
Comunque resta il fatto che Linux e tutto il mondo opensource che ci gira intorno ci da sempre la possibilità dell'alternativa e quindi quel senso di libertà che i sistemi proprietari non possono o non volgiono darci.

sabato 4 agosto 2012

Linux Mint 13 con Mate Desktop

Può sembrare strano che abbia deciso di provare Linux Mint in quanto è una distribuzione che mi ha sempre suscitato una semplice domanda ... perchè?
Perchè esiste ? Mint è una, forse la più famosa, derivata di Ubuntu che mira ad essere ancora più semplice dell'originale. Ora personalmente ho sempre trovato che Ubuntu fosse già ottima anche per i novellini di suo per cui ciò che viene offerto da Mint in più mi è sempre sembrato così relativo da non giustificarne l'adozione.
Di immediato si può vedere la presenza, sembra ormai immancabile su molte distro, di un centro di controllo da dove poter gestire/configurare tutti gli aspetti del proprio sistema. L'utility grafica di gestione degli aggiornamenti è esteticamente diversa da quella di Ubuntu ma fa poi le stesse cose. Forse al termine dell'installazione si hanno già pronti molti pacchetti che in Ubuntu vanno installati in un secondo momento, ma anche questo non mi sembra un grande plus ..... almeno per me.
E' ovvio che ho torto marcio in quanto Mint è sempre nei posti alti della classifica di distrowatch.
Premesso tutto ciò, c'è da dire che da quando Ubuntu ha adottato Unity e da quando è arrivato Gnome 3 con richieste di potenza da parte del processore grafico non proprio alla portata di tutti, mi riferisco ai possessori di PC con qualche anno sulle spalle, molti utenti si sono allontanati da Ubuntu e Gnome 3.
Io ho adottato Xubuntu e ne sono più che soddisfatto, Unity lo ho usato talmente poco visto che non mi ci trovavo per nulla, mentre Gnome 3 mi sembrerebbe anche valido però ha la grande pecca di richiedere una scheda grafica abbastanza potente e per esempio la mia vecchia ATI Radeon 9000 con 128 mega di RAM non lo è.
Certo Gnome 3 può andare in modalità fallback se la scheda non è abbastanza potente ..... ma il desktop risultante non è molto attraente.
Ma il mondo Linux è un mondo meraviglioso e quindi un giorno qualcuno ha deciso per un fork di Gnome 2 e da qui è nato mate.
Linux Mint 13 ha una release dedicata a mate e una a cinnamon, un altro fork di Gnome gestito direttamente da Mint, quindi ho deciso di installarla e provarla.
La ISO è una live che permette di eseguire anche l'installazione con l'ormai classico installer di Ubuntu e l'esecuzione è stata semplice e lineare.
Al primo riavvio ci si trova davanti al desktop di mate che è in versione 1.2, mentre al momento in cui scrivo è uscita la 1.4.
E' un desktop classico e a mio avviso molto semplice, si presenta con la barra in basso, con icone di notifica alla destra mentre alla sinistra c'è il pulsante del menù alla cui destra si possono aggiungere le icone per il lancio veloce dei programmi preferiti.
Insomma nulla di nuovo o eccezionale, la stessa barra di Windows XP o meglio di LXDE, per carità non è una critica, anzi, a me il desktop piace semplice e questa è una delle soluzioni più basilari e a mio avviso eleganti. Probabilmente ai più sembrerà una impostazione un pò vecchiotta ma i gusti sono gusti e il bello di linux è che grazie alla volontà, alla capacità e all'impegno della comunity esistono soluzioni che abbracciano i gusti di tutti.
Tornando al menù questo è abbastanza semplice e assomiglia a quello di KDE 4 anche se opera su 3 livelli e quindi mi sembra un pò più efficace.
Traendo delle brevi conclusioni devo dire che oggi Linux Mint con il desktop Mate acquisisce un senso anche per me essendo un'ottima alternativa a Ubuntu, l'unica pecca che ho notato è che al termine dell'installazione sia Firefox e Thunderbird non sono localizzati in italiano.
E' sufficente eseguire un :
sudo apt-get install firefox-locale-it thunderbird-locale-it
ed il problema è risolto, certo che per una distribuzione che ambisce ad essere più semplice ed immediata di Ubuntu questa è una mancanza che per un novizio può rappresentare un problema. Forse.
Comunque in linea di massima ne sono soddisfatto.
Il prossimo giro sarà con Linux Mint con desktop Cinnamon.