martedì 27 dicembre 2011

MINDTECH MINIMIND MT-402W1

Il prodotto in questione e' un netbook con processore ARM e Windows CE 5.0 e piu' precisamente una "ciofeca" coi fiocchi.
Fortunatamente lo ho comprato usato su Ebay a poco meno di 60 euro, nuovo ne viene 99, ma sono stati proprio soldi buttati.
Questo netbook usa un SOC ( System On Chip ) Anyka AK7802 le cui specifiche non sono pubbliche e quindi non e', e dubito mai sara', disponibile una versione Linux per questo sistema. Nonostante Linux giri perfettamente su processori ARM questo non e' sufficente a permetterne l'installazione su questo netbook in quanto biosgnerebbe sapere come flashare il sistema, che tipo di boot loader esegue e come gestire le interfacce wideo, usb e di rete.
Per quanto mi riguarda devo dire che indipendentemente dal fatto di installarci Linux anche con Windows CE 5.0 e' praticamente inutilizzabile. Ci sono su una serie di applicazioni preinstallate quali Excel e Word per esempio, ma la cosa piu' utile sarebbe poterlo sfruttare per la navigazione in internet.
Bisogna dire che la scheda di rete wireless e il sistema supportano anche le connessioni WPA ma poi navigare e' un'impresa quasi impossibile. Si blocca il browser in continuazione e spesso la soluzione e' chiudere tutto. Un'altra pecca e' l'impossibilita', almeno io non ci sono riuscito, di poter installare applicazioni usando ActiveSync in quanto non e' possibile collegare il netbook al PC. Le tre porte USB sono una per tastiera, una per mouse e solo una utilizzabile per le memorie di massa ma tentando di collegare il netbook via USB non si ottiene nulla. Beh se il netbook e' spento collegandolo in USB lo fa accendere, ma al di la di questo.
L'unico modo per installare applicazioni e' quello di copiarle dal PC al netbook usano la scheda SD oppure scaricarle da internet, purtroppo pero' lo si puo' fare solo con applicazioni gia' pronte e non quindi installabili con il relativo installatore. Almeno io cosi' so che funziona con il mio vecchio iPaq con Windows Pocket PC 2003.
questo indirizzo si trova il forum piu' completo in merito a questo prodotto dove c'e' qualche valoroso che prova a vedere di installarci anche Linux, sfortunatamente oltre alla registrazione, per poter accedere a informazioni o scaricare file bisogna diventare dei "cavallieri", un po' una rottura di palle anche perche' per scrivere post in un forum bisogna anche sapere cosa scrivere per cui ora di diventare "cavallieri" ..... poi se sei anche asino non c'e storia.
Beh come fermacarte pero' va bene.

sabato 24 dicembre 2011

Batteria assente

Onestamente questa non mi era mai capitata.
Nella catasta di vecchi portatili che ho 3 hanno la batteria completamente esaurita e 2 addirittura la batteria della CMOS. In ogni caso quando li accendo la batteria viene rilevata e segnalata come rovinata in quanto non più in grado di ricaricarsi.
Quello che però mi è capitato con il vecchio muletto, con batteria del 1999, è stato molto diverso.
Volevo accenderlo per controllare non ricordo neanche più cosa e non dava segno di vita. Vabbè probabilmente la batteria è completamente scarica mi son detto e quindi lo ho attaccato alla presa di corrente e ho subito notato che il LED dello stato della batteria anzichè rosso per indicare che è in ricarica era verde e lampeggiava in arancione. E questo non era mai successo, il LED è sempre stato o rosso per indicare la ricarica, e rosso lampeggiante quando la batteria era quasi scarica, oppure verde per indicare la piena ricarica.
Una volta avviato linux vado a controllare nella cartella /proc/acpi i dati della batteria e con mia sorpresa non c'è nessuna cartella BAT0, e un controllo con dmesg mi evidenzia il messaggio di battera assente.
E i problemi non finiscono qui, il pc si blocca completamente e sono costretto a spegnere con l'interruttore.
Dopo averlo riavviato noto un altro problema, che all'inizio non avevo degnato di molta attenzione, e cioè che la tastiera sembre "dura" nel senso che non tutti i tasti che digito sembrano essere rilevati ..... all'inizio ho pensato di essere pirla io e aver sbagliato la password un numero esagerato di volte, ma poi anche dal terminale sembrava che dovessi "battere" sui tasti con maggior forza per scrivere i comandi.
Dulcis in fundo il comando di shutdown anzichè spegnere il computer lo riavviava.
Ho provato anche con l'avvio dal disco con Windows 2000 e anche qui i problemi si sono presentati nella setssa maniera.
Dopo undici anni di onorata carriera sembra che anche il fido muletto sia pronto per la discarica.
Ho comunque fatto un esperimento che ha messo una mezza pezza alla situazione.
Ho tolto la batteria, e su questo portatile non c'è una serratura a slitta ma quattro viti da togliere per poter sganciare la batteria. A questo punto ovviamente la batteria è assente ma non ci sono problemi con la tastiera e lo shutdown spegne effettivamente il portatile. Ora lasciarlo senza batteria non è il massimo in quanto oltre a essere enorme ha su di un lato anche il piedino di appoggio del portatile per cui senza batteria il computer barcolla, quindi ho messo in maniera molto artigianale un pezzo di nastro adesivo in modo da coprire i contatti della batteria e la ho poi rimessa al suo posto assicurandola con le viti.
Adesso il portatile sembra funzionare nuovamente, anche se ovviamente deve essere sembre attaccato alla rete elettrica.
Mi sa che alla fine il muletto durerà ancora, sicuramente più degli altri due portatili con la batteria CMOS esaurita, e che sono fatti in maniera tale che per cambiarla bisogna smontarli completamente ..... oltre a trovare la batteria adatta.



sabato 3 dicembre 2011

Aggiornamento a Fedora 16

A distanza di qualche settimana dall'uscita di Fedora 16 ho deciso di aggiornare dalla "vecchia" 15.
Come sempre con Fedora ci sono stati problemi.
E' inutile non c'è storia con Ubuntu, anche se con l'upgrade alla 11.10 qualche problema in più rispetto al solito c'è stato.
Al contrario con Fedora i problemi sono ormai sempre gli stessi, innanzitutto questa volta ho fatto l'upgrade da DVD e al termine dell'aggiornamento mi sono ritrovato con un sistema inutilizzabile, tanto per cambiare.
Il problema è che Fedora in fase di upgrade non considera i repository di terze parti, come RPMFUSION da dove serve scaricare i driver proprietari di nvidia, almeno per chi come me ha tali driver, e quindi al riavvio il sistema sembra morto perchè non arriva al login, nemmeno quello sulla console.
Per fortuna la cosa è meno drammatica di quella che sembra, infatti basta fare un Control+F2 per avere la console a carattere e quindi cominciare a sistemare le cose. 
Il solito yum update e comincia a scaricare centinaia di mega di aggiornamenti per, anche qui come sempre, arrivare a bloccarsi per dipendenze non soddisfatte in qualche pacchetto.
Questa volta è stato il caso di seahorse, che ho disinstallato e quindi ho potuto aggiornare con successo il sistema.
Al termine ho reinstallato seahorse che non ha scaricato altri pacchetti come dipendenze, quindi vuol dire che erano già presenti sul sistema.
Probabilmente con il gran numero di pacchetti installati si è "incasinato" con dipendenze incrociate, e questa volta me è andata bene che era un solo pacchetto.
Fedora 16 utilizza un kernel 3.1 quindi piu' aggiornato rispetto a quello disponibile con Ubuntu e su questo computer dove e' installata una scheda wireless intel 4965 non ci sono i grossi problemi che ho riscontrato con Ubuntu con il kernel 3.0.
Ora e' difficile dire se il problema e' nel kernel in se o, come temo io, nella versione distribuita con Ubuntu, infatti le grosse distribuzioni come Fedora e Ubuntu personalizzano parecchio il kernel vanilla per cui non e' detto che quando arrivera' il kernel 3.1 anche in Ubuntu il problema si risolva.
Fedora resta a mio avviso un'ottima distribuzione che pero' pecca un po' troppo nella fase di upgrade da una release all'altra, e credo che il fatto di utilizzare driver proprietari per le schede grafiche, sopratutto quelle piu' moderne, sia un fattore che vada tenuto in conto.

giovedì 24 novembre 2011

Aggiornamento situazione Ubuntu 11.10 e Intel PRO/wireless 4965

Sono ormai quasi due settimane che sulla mia Xubuntu 11.10 lavoro con il "vecchio" kernel 2.6.38-12 e devo dire che non ho più avuto grossi problemi con il wireless, il bitrate si attesta tra un minimo di 18Mb/s e i 36Mb/s. 
Per quanto riguarda VirtualBox ho scaricato i kernel-headers per la compilazione dei moduli dalla precedente 11.04 e quindi per ora posso restare tranquillo con questo kernel.
Ho anche modificato le opzioni di avvio di Grub in modo che anche in presenza di aggiornamenti del kernel il sistema si avvii sempre con il 2.6.38, anche perchè l'altro giorno con gli aggiornamenti c'è stato anche quello del kernel 3.0.0-13 che presenta ancora il problema con il wireless, almeno sul mio sistema e con questa scheda.
Ho fatto un veloce test ma dal primo riavvio con il nuovo kernel il bitrate stava appena sui 5Mb/s per scendere poi a 1/2Mb/s, una schifezza.
Speriamo che risolvano il problema e che magari sia solo di Ubuntu e non del kernel linux nello specifico. Questo potrò scoprirlo a breve quando troverò il coraggio di aggiornare l'altro portatile da Fedora 15 a 16, che usa già il kernel 3.1, visto che anche qui c'è la stessa scheda wireless. Dico trovare il coraggio perchè di solito l'aggiornamento di Fedora da sempre qualche problema, almeno a me. Questa volta provo l'aggiornamento direttamente da DVD e vediamo cosa salta fuori.

domenica 20 novembre 2011

Linux su SparcBook 6500 ... la resa

Purtroppo mi sa proprio che devo abbandonare l'idea di usare linux su questo portatile. Come già detto solo con tastiera e mouse usb si riesce a lavorare e solo disattivando il frame buffer con la direttiva video=atyfb:off da passare al kernel al momento del boot, va aggiunta in silo.conf per averla sempre attiva.
Con il frame buffer attivo anche una volta avviato X la visualizzazione risulta distorta e illeggibile.
Un altro problema è che il kernel linux non riesce ad accedere all'orologio interno del portatile per cui la data parte sempre dalle ore 00.00 del 01/01/1970.
Un altro tentativo fatto è stato quello di ricompilare un kernel ad hoc ma non è cambiato nulla anche perché spulciando tra i sorgenti risultando solo due riferimenti a tadpole ( il produttore di questo portatile ) uno per l'architettura hppa e uno per il microcontroller presenti su altri portatili di questo produttore.
Diciamo che linux non sembra gradire in modo particolare questo portatile, e immagino anche lo SPARCLE che fondamentalmente è identico. 
L'esame dei sorgenti di OpenBSD potrebbe essere di aiuto per capire come modificare i sorgenti di linux per aggiungervi il supporto di questo computer visto che OpenBSD per ora è il sistema operativo che meglio funziona su questo hardware, escluso Solaris con i driver specifici della Tadpole ovviamente, che però non sono forniti in formato sorgente.
Questo però è un lavoro che va oltre le mie possibilità.

domenica 13 novembre 2011

Debian Squeeze su Sparcbook 6500

Questa volta l'installazione è parzialmente riuscita, innanzitutto ho dovuto procedere attraverso l'uso di una console seriale, vediamo nel dettaglio come ho dovuto operare.
Ho collegato il portatile SPARC ad un altro vecchio portatile con un cavo null modem e dal vecchio portatile, dove ho installato Windows 2000 ho configurato Hyper Terminal per collegarsi sulla seriale.
Sullo Sparcbook ho interrotto l'avvio con STOP+A e poi dato il comando ttya io, questo comando fa si che fino al riavvio la console di input/output diventi la prima porta seriale.
A questo punto il prompt è apparso nella schermata di Hyper Terminal ed eseguendo il comando boot cdrom è partita l'installazione di Debian dal cdrom.
L'installazione è stata abbastanza lineare anche se la visualizzazione sulla console seriale non è particolarmente chiara in quanto i simboli grafici delle cornici delle finestre testuali venivano visualizzati con lettere che rendevano un pò difficoltosa la lettura.
Ho installato anche l'ambiente grafico GNOME in modo da poter vedere se sotto Xorg si presentavano gli stessi problemi con mouse e tastiera che si presentano in console.
Sfortunatamente la risposta è si, terminata l'installazione e riavviato il computer arrivo al login grafico di GNOME ma mouse e tastiera non danno nessun segno di vita, anche se collegandovi un mouse e una tastiera usb queste vengono riconosciute e quindi si può operare.
Purtroppo non è il massimo, perchè se è vero che il touchpad si può tranquillamente sostituire con un mouse usb, anzi è sicuramente più comodo, lo stesso non si può dire per la tastiera.
Oltretutto si nota che l'avvio è comunque molto lento, certamente non lento come l'avvio di Solaris 10, ma sicuramente molto di più di quello di OpenBSD.
Credo ormai di poter considerare quasi conclusa la mia avventura con Linux su questo portatile in quanto mi pare che non ci siano molte speranze, in effetti credo che dovrei provare a compilare un kernel dai sorgenti sperando di trovare qualche opzione in fase di configurazione delle compilazioni che possa portare ad un miglior supporto hardware.
Onestamente avevo posto qualche speranza in più che magari una volta avviato Xorg mouse e tastiera avrebbero funzionato, questo perchè con OpenBSD sia il touchpad che la tastiera funzionano perfettamente e credo che questo non dipenda dal kernel bsd piuttosto che linux, ma ovviamente non ne posso essere sicuro.
Nel file di log creato dall'avvio di Xorg effettivamente non c'è traccia alcuna di riferimenti a mouse e tastiera, proverò a controllare i log sullo SPARCLe e vedere se c'è qualche informazioni in più con OpenBSD che possa aiutare, magari anche creando un file con X -configure su OpenBSD e poi portarlo su linux .... chissà.
Beh ancora qualche prova resta da fare.



sabato 5 novembre 2011

Ubuntu 11.10 e Intel PRO/wireless 4965

A distanza di tre settimane dall'uscita della nuova versione di Ubuntu ho deciso di aggiornare anche il portatile che uso per lavoro dove ho installato Xubuntu.
L'aggiornamento è andato bene salvo il solito problema dei link su /run e /run/lock.
Dopo l'aggiornamento ho notato però un notevole peggioramento della qualità del collegamento wireless. Subito ho pensato si trattase di un problema momentaneo ma con il passare dei giorni non è cambiato nulla. In tutta sincerità non posso giurare quanto fosse buono il collegamento prima però è sicuro che non si scollegava mai il wireless e quindi controllando con iwconfig ho notato che il bit rate non va mai oltre gli 11/12 Mb/s anche se spesso si attesta su 1/2 e il più delle volte sui 5 Mb/s.
A questo punto ho provato con il wireless di altri pc, tra cui un portatile DELL con Lubuntu 11.10 e Intel PRO/Wireless 3945 e vedo che il bit rate si attesta tra i 24/36 Mb/s e resta più o meno costante.
A questo punto mi vengono dei dubbi riguardo all'aggiornamento alla 11.10 e qualche problema specifico con la Intel 4965 per cui prima cerco il firmware aggiornato di questa scheda che però è già quello installato.
Ho provato a riavviare con il vecchio kernel 2.6.38 e scopro che il bit rate sale a 18 Mb/s e resta costante, purtroppo con questo kernel e questa release di Ubuntu non ci sono i kernel headers neccessari alla compilazione dei moduli di VirtualBox il cui funzionamento mi è fondamentale per il mio lavoro visto che sviluppo per Windows all'interno di una macchina virtuale.
Sembrerebbe un problema di kernel ma non ne sarei così sicuro perchè anche provando ad avviare il pc con un livecd di Ubuntu 11.04 che usa un kernel 2.6.3 e qualcosa il bit rate non varia.
Sul portatile Asus ho la stessa scheda wireless ma uso Fedora con kernel 2.6.40 e il bit rate è più alto circa 18 Mb/s quindi anche qui piuttosto basso rispetto alle potenzialità della scheda.
A dire la verità il router ADSL è posizionato in un angolo del soggiorno dove c'è la presa del telefono e io mi collego dalla mia stanza, e da una posizione non certo delle migliori per quanto riguarda i muri, ce ne sono praticamente 2 di mezzo, però fino ad oggi non avevo mai avuto problemi con il wireless, magari il bit rate è sempre stato basso ma non si è mai scollegato.
Questo problema lo avevo su un portatile con una scheda RTL8187L che continuava a scollegarsi e spesso non rilevava neanche l'access point, poi ho sostituito la scheda con una 3945 della Intel e il problema si è risolto.
Nei prossimi giorni continuerò a monitorare la situazione sperando di capire da cosa possa dipendere il problema e se, soprattutto, sia risolvibile.


sabato 22 ottobre 2011

Gnome in Ubuntu 11.10

Come era anticipato Gnome 2 non é piú nelle corde di Ubuntu, giá con la 11.04 di default il nuovo ambiente era Unity peró con la possibilitá di continuare ad usare il classico ambiente, ovviamente da "vecchietto" sono restato sul classico.
Oggi ho aggiornato il portatile ACER e ho notato che le scelte sono limitate a Unity e Unity 2D.
No a dire il vero la scelta é solo Unity 2D in quanto lanciando Unity non succede proprio nulla nel 99% dei casi, nell'1% c'é il menú del file manager e basta.
Sembra proprio che non si possano usare gli effetti 3D su questo portatile che ha una scheda video ATI X1600, non é certo la fine del mondo peró mi sembra un passo indietro rispetto alla versione precedente.
Eseguendo manualmente il comando compiz --replace ottengo il seguente messaggio di errore:

Error: GL_ARB_vertex_buffer_object not supported

Non mi sembra lasci adito a dubbi.
A parte questo restano le mie perplessita su Unity in generale, preferivo di molto il vecchio Gnome tant'é che sul portatile che uso per lavoro uso ormai XFCE giá da un pezzo, e non ho ancora fatto l'upgrade a Xubuntu 11.10.
Inoltre il lavoro fatto con Lubuntu negli ultimi tempi mi ha regalato un'altra alternativa per quanto riguarda gli ambienti desktop.
Ricordo che in passato ero molto legato a KDE come ambiente, che ai tempi mi sembrava molto migliore di Gnome, e anche allora nell'occasione del passaggio a KDE 4 mi ritrovai ad essere abbastanza perplesso del cambiamento, e infatti passai a Gnome.
Ora la storia sembra ripetersi, magari formatto tutto e provo a installare Kubuntu 11.10 e chissá che non torni a KDE.
Fortunatmente il mondo linux ci da ampia liberta e quindi se una distro non ci piace piú o ci "impone" un desktop che proprio non ci va giú abbiamo sempre la possibilitá di rivolgerci altrove, e non é cosa da poco se ci si pensa bene, e per restare in casa Ubuntu bisogna dire che le alternative non mancano.


domenica 16 ottobre 2011

Ubuntu 11.10

Regolare come un orologio svizzero è arrivata la nuova versione di Ubuntu e, di conseguenza, Kubuntu, Xubuntu e anche Lubuntu. Essendo appena uscita non ho aggiornato il portatile che uso per lavoro, sul quale è installato Xubuntu, non si sa mai che non ci sia qualche bug imprevisto.
Però la curiosità è tanta quindi ho aggiornato due PC sui quali è installato Lubuntu, la versione di Ubuntu con desktop LXDE che con la versione 11.10 è diventata proprio una versione "ufficiale".
Sul portatile Pentium 3 l'aggiornamento è stato indolore e non ho riscontrato nessu tipo di problema, anzi al primo riavvio mi è stato chiesto se volevo attivare il driver proprietario per la gestione del modem interno. E' un pò strano pensare che finalmente è supportato un winmodem .... sopratutto oggi che tra ADSL ed UMTS l'uso di un "banale" modem 56K sempbra preistorico.
Ma non si sa mai che possa tornare utile.
L'altro portatile cho ho aggiornato è un DELL D630 con processore Intel Core 2 Duo e 4 giga di RAM, in questo caso con kernel a 64 bit. Su questa macchina l'aggiornamento non è stato così indolore, per prima cosa al termine del download e dell'installazione quest'ultima si è interrotta per l'impossibilità di scaricare il plugin flashplayer. Ma dopo il primo riavvio ho riesguito un aggiornamento dei pacchetti e si è installato correttamente.
Il problema è venuto fuori ad un successivo riavvio quando è cominciato ad apparire il messaggio :

unable to connect to system bus failed to connect to socket var run dbus system_bus_socket

inizialmente appariva all'esecuzione dello script ModemManager per cui ho pensato che potesse dipendere dal fatto che tentava di configurare il modem interno, per cui ho commentato le istruzioni in /etc/init/modemmanager.conf ma niente il problema appariva ancora con il risultato che non si attivavano le interfacce di rete.
Dopo aver "tirato" su manualmente la rete ho fatto una ricerca con Google e ho scoperto subito la soluzione del problema.
In breve bisogna creare le cartelle /run e /run/lock, spostare il contenuto di /var/run e /var/lock rispettivamente in /run e /run/lock, poi cancellare /var/run e /var/lock e creare i link seguenti :

ln -s /run /var/run
ln -s /run/lock /var/lock

fatto questo riavviare e tutto va a posto.
Ora sorge spontanea la domanda perchè sull'altro PC il problema non si è presentato ? controllando su questo PC le cartelle /run e /run/lock ci sono già e anche i relativi link sotto /var
Mistero, vedremo se il problema si presenterà anche con l'aggiornamento di Xubuntu.


giovedì 29 settembre 2011

Ubuntu su Toshiba AC100

Ho da poco acquistato un Toshiba AC100 su Ebay a poco più di 100 euro.
Mi ero già informato sulla possibilità di installarci Ubuntu e con mia sorpresa ho scoperto che con la versione 11.10, ancora in beta, questo netbook verrà supportato da Ubuntu, più o meno.
Seguendo le istruzioni indicate qui ho installato senza grandi difficoltà la mia amata distribuzione linux.
A onor del vero bisogna dire che Ubuntu non funziona ancora al 100%, tipo l'audio non funziona, e cosa peggiore ho riscontratto spesso blocchi e rallentamenti eccessivi.
Un'altra cosa che mi lascia perplesso è la scelta di usare Ubuntu con Unity, visto il quantitativo di RAM di soli 512 megabyte e un disco eMMC un pò troppo lento forse era meglio optare per un sistema che usasse XFCE o LXDE.
Nei prossimi giorni proverò a fare qualche benchmark per valutare le prestazioni del processore Tegra.
In ogni caso è un'ottima cosa poter usare Ubuntu su questo Toshiba in quanto a mio avviso la versione Android 2.2 e il software fornito da Toshiba erano un pò troppo limitanti, poi il software a disposizione con Ubuntu è enorme ed è anche possibile installare gli strumenti di sviluppo e compilare direttamente le applicazioni.
Speriamo che con i futuri aggiornamenti diventi tutto più stabile, intanto questo post lo ho scritto direttamente con l'AC100.


domenica 25 settembre 2011

Ancora sul Tadpole SPARCLE

Continuano i miei magheggi con questo portatile.
Su Ebay da un venditore americano sono riuscito ad acquistare un modulo RAM da 512 mega per espandere la RAM a 1 giga, non è stato facile in quanto trattasi di un SODIMM a 144 pin di tipo ECC, infatti i moduli NON ECC vengono riconosciuti ma al momento di fare il boot il sistema di blocca.
Poi ho affrontato il problema della scheda wireless che con il firmware attuale non supportava WPA, purtroppo i programmi per aggiornare il firmware delle schede basate su chipset Intersil Prism sono disponibili solo per Windows e Linux.
Fortunatamente smontare il portatile è stato più semplice del previsto. Una volta rimossa batteria, unità CD e disco fisso, è stato sufficiente rimuovere tutte le viti a vista e sollevare letteralmente la plastica sottostante il notebook, nessun sistema ad incastro quindi nessuna forzatura sulle plastiche.
A questo punto ho rimosso la scheda, che è in formato Mini-PCI e la ho inserita in un altro portatile sul quale avevo installato Windows XP proprio per l'operazione di aggiornamento del firmware. Ho lanciato il programma WinUpdate e caricato i file del firmware aggiornati e al momento di fare il flash ho ottenuto una segnalazione relativamente a differenza di valori sul PDA ( Production Data Area ). E qui ho fatto danni, infatti mi son detto che visto che così com'è la scheda non mi serve tanto vale rischiare di flasharla in barba alla segnalazione del programma.
Risultato ? pc bloccato. Spengo il pc e lo riaccendo ...... e non si riaccende, cioè accendersi si accende, nel senso che la corrente arriva ma non arriva a fare il boot, neanche al BIOS.
Ora se tanto mi da tanto vuol dire che è la scheda wireless che crea questo problema e infatti una volta rimossa il pc si avvia regolarmente.
Conclusione scheda da buttare. Amen.
Per la cronaca la stessa procedura eseguita però su una scheda PCMCIA Asus WL-110 ha funzionato perfettamente.
Visto che lo SPARCLE ha uno slot PCMCIA provo ha configurare la scheda DLINK GWL-610 che essendo basata su un chip Atheros supportato da OpenBSD anche sotto Sparc64 dovrebbe andare.
Inserita la scheda un bel dmesg|tail mi conferma che è riconosciuta dal driver ath, poi al primo tentativo di configurazione con ifconfig il sistema va in kernel panic. Ora questo potevo anche immaginarmelo visto che so per certo che gli slot PCMCIA sui portatili Tadpole funzionano solo con i driver specifici forniti appunto da Tadpole però solo per Solaris. Per sicurezza ho provato la stessa scheda su un portatile Pentium III sempre con OpenBSD e qui tutto ha funzionato a dovere. 
Dulcis in fundo mi restava fuori solo una scheda wireless USB su chipset zd1211, anch'esso supportato da OpenBSD con il driver zyd, che però non sono riuscito a far funzionare neanche sul Pentium III, mentre con linux ( Debian e Ubuntu ) funziona perfettamente. Ho provato con lo SPARCLE e non c'è stato nulla da fare, viene riconosciuta la device e caricato il driver corretto, non c'è nessun errore in fase di configurazione con ifconfig che ritorna sempre "no network" e la configurazione con DHCP ritorna "no link".
Il colmo è che facendo ifconfig zyd0 scan vengono visualizzati i vari access point tra i quali anche il mio per cui vuol dire che l'hardware funziona, l'unico dubbio che ho è relativo alla versione di firmware usata da OpenBSD e quello della scheda. Purtroppo in rete non ho trovato nulla che potesse aiutarmi ad uscire da quest'impiccio, anche l'uso dell'opzione debug con ifconfig non ha riportato nessuna informazione utile.
Altra stranezza di questo notebook è il lettore di schede SD integrato, infatti inserendo una scheda da 1 giga il kernel me la vede come se fosse da 3, e provando con una da 512 mega me la vista come una da 600 e rotti.
Se la stessa scheda la inserisco in un lettore di SD su USB e collego l'adattatore sulla USB viene riconosciuta correttamente. Visto che il lettore integrato riconosce la scheda da 1 giga per una di 3 cosa succede se provo a leggere tutto il contenuto della scheda con dd ? ..... succede che dopo aver letto 1 giga di dati si ferma.
L'ultima cosa che ho voluto provare è stato l'avvio del login grafico con SLiM che con le versioni precedenti di OpenBSD mi dava sempre problemi. Dopo aver fatto il login bastava digitare poche lettere sulla tastiera che questa impazziva, tipo se digitavo comandi in una sessione di terminale le lettere cominciavano a ripetersi da sole all'infinito rendendo inutilizzabile il sistema.
Succede ancora. 
Non ho provato con XDM e non ricordo se in passato lo avessi già provato per cui sarà uno dei prossimi esperimenti.
E' già disponibile la ISO per OpenBSD 5.0 che verrà rilasciata ufficialmente in novembre ...... chissà se migliorerà qualcosa, e comunque per fortuna che c'è OpenBSD che è l'unico sistema operativo, oltre al vecchio Solaris, che funziona in maniera dignitosa su questo portatile.
Magari ordino il set di CD ufficiale, che è il modo per contribuire economicamente al grande lavoro che fanno queste persone.
Un pò glielo devo altrimenti avrei un enorme fermacarte al posto di un computer.

lunedì 5 settembre 2011

Scanner portatile Iriscan 2 con linux

Questo piccolo e comodo scanner viene fornito con driver e applicazioni per Windows e Mac ma ovviamente non c'e' nulla per linux anche se con mia somma sorpresa farlo funzionare con Ubuntu 11.04 e' stato abbastanza semplice.
Per prima cosa bisogna modificare il file /etc/sane.d/gt68xx.conf andando a cercare la riga dove appare :

usb 0x07b3 0x045f 

se non c'e' va inserita, e aggiungere di seguito :

override "plustek-opticslim-m12"
firmware "/usr/share/
sane/gt68xx/cism216.fw"

ovviamente la prima riga e' cio' che viene identificato dal comando lsusb, le altre due righe presumo indichino di ignorare il driver di default, evidentemente questo scanner e' parente del plustek, e di usare il firmware dal file indicato.
Il file va scaricato da internet, lo si puo' trovare qui, ma cercando cism216.fw con Google troverete anche altri siti.
A questo punto collegando lo scanner al PC verra' caricato il firmware e xsane lo riconoscera' permettendoci di scannerizzare i nostri documenti. Per la cronaca su Xubuntu c'e' un semplice programma "simple scan" e anche con questo non ho avuto problemi a scansionare documenti.





sabato 6 agosto 2011

Un pó di benchmark

Un pó di tempo fa ho eseguito una serie di benchmark su vari computer che ho a disposizione. Ora i benchmark sono stati fatti usando openssl, un programma per il calcolo delle cifre del pi greco e misurando i tempi di compressione con gzip e bzip2 di file di dimensioni variabile, ovviamente questi test non vogliono avere nessuna pretesa di "scientificitá" ma mi servono solo per farmi un'idea delle performance dei vari pc.
Anche qui preciso che mi soffermeró sulle differenze tra le varie architetture hardware a disposizione in quanto un paragone tra un Pentium III e un Core2 Duo non ha molto senso.
Riassumendo lo scopo principale era di capire dove si piazzavano i due portatili sparc che ho, uno a 650Mhz e l'altro a 500Mhz.
Diciamo che le performance misurate con openssl mettono il processore sparc64 a 650Mhz un pó sopra ad un Pentium III a 550Mhz, mentre lo sparc64 a 500Mhz sta decisamente sotto al Pentium.
Lo sheevaplug che monta un processore ARM a 1,2Ghz e' leggermente piú lento dello sparc64 a 500Mhz.
L'esecuzione del programma per il calcolo del pi greco ha dato dei risultati interessanti. Questo programma lo avevo in formato sorgente, non é opera mia per cui non sono in grado di valutarne la bontá del codice, ma ho creato 3 eseguibili, il primo compilato normalmente il seguente con l'opzione di  l'ottimizzazione -O2 e il terzo con -O3. Ovviamente il compilatore é il GCC.
Sul Pentium III i tempi per il calcolo di 50000 cifre del pi greco sono andati da 55 a 43 secondi, 55 senza ottimizzazione e 43 nel caso delle ottimizzazioni.
Lo sparc64 a 500Mhz é partito con 46 secondi senza ottimizzazione per arrivare a 14 con il flag -O3, segnando 19 con il flag -O2. Lo sparc64 a 650Mhz ha fatto rispettivamente 34, 14 e 11 secondi.
Il Pentium IV a 1,7Ghz ha segnato 13, 9 e 9 secondi.
Il PowerPC G4 a 1,2Ghz ha segnato 34, 20 e 20 secondi.
La cosa che mi ha colpito é come sull'architettura x86 con l'ottimizzazione ha guadagnato ma non cosí tanto quanto ha guadagnato lo sparc64.
Nel caso poi dello sparc64 a 650Mhz il primo test lo ha eseguito nello stesso tempo del PowerPC G4 e con il massimo dell'ottimizzazione quasi nella metá del tempo. É notevole se si raffrontano le performance con openssl dove il G4 é quasi il doppio piú veloce dello sparc64.
A questo punto mi domando se GCC su x86 ( e PowerPC ) ottimizza giá in partenza per cui i flag -O2/O3 non fanno guadagnare moltissimo a differenza di quanto accade su sparc64 oppure é GCC su sparc64 che di partenza fa cosí schifo che l'ottimizzazione si fa sentire ?
L'ultimo test usava il comando dd per creare un file di dimensioni variabili da 6,5mega, 13mega, 26mega e 51mega che venivano dati in basto a gzip e bzip2 e veniva calcolato "quanti" byte al secondo venivno compressi.
Il Pentium III ha macinato 620kb/s con gzip e 230kb/s con bzip2.
Lo sparc64 a 500Mhz 1,6mb/s con gzip e 240kb/s con bzip2.
Lo sparc64 a 650Mhz 2,4mb/s con gzip e 350kb/s con bzip2.
Lo sheeva/arm a 1,2Ghz  880kb/s con gzip e 340kb/s con bzip2.
Il PowerPC a 1,2Ghz 2,8mb/s con gzip e 680kb/s con bzip2.
Il Pentium IV a 1,7Ghz 1,4mb/s con gzip e 550kb/s con bzip2.
Il Pentium IV a 3.0Ghz 3,2mb/s con gzip e 880kb/s con bzip2. 
Anche in questo caso si vede come la compressione con gzip dia ottimi tempi con i due sparc64 mentre tale risultato non appare con bzip2.
Come detto fin da subito questi test sono da prendere molto con le pinze peró alcuni risultati sono piuttosto interessanti, certo é che poi é l'utilizzo reale quello che da la sensazione o meno di velocitá della computer.
Per esempio OpenBSD sullo sparc64 a 500Mhz sembra essere molto lento anche usando un ambiente desktop leggero come openbox, di contro con Solaris 10 e CDE sembra piú fluido.
Una cosa peró va detta ..... con Windows anche un I7 sembra lento.
Non centra nulla ma volevo dire una cattiveria su Windows.

Qemu 0.15.0-rc2

Ogni tanto butto un occhio per vedere se qemu va avanti e ho notato che è disponibile la versione 0.15.0-rc2.
Ho provveduto a scaricare il pacchetto e ricompilare il tutto.
Come sempre il mio interesse verso qemu è per l'emulazione di architetture non x86 e quindi ho provato a vedere se fosse finalmente possibile installare debian per sparc64 ma purtroppo rispetto alle versioni precedenti non è cambiato nulla.
Anche l'installazione di Windows NT 4 per MIPS non è migliorata affatto rispetto alle versioni precedenti, anzi è persino peggiorata in quanto sembra non vengano più memorizzate le impostazioni della NVRAM per cui non solo non risco a installare la versione 4 di WIndows NT ma non riesco nemmeno a eseguire la 3.51 che a suo tempo ero riuscito a installare.
Per quanto riguarda MIPS/PPC/ARM invece sembra funzionare tutto.

domenica 31 luglio 2011

Lubuntu su vecchio Pentium III

Già ho avuto modo di installare Lubuntu su un Pentium III a 1Ghz e con 756 mega di RAM e apprezzarne le qualità per cui ho deciso di installarlo anche su un altro Pentium III, questo però con soli 550Mhz e 256 mega di RAM.
Devo dire subito che per l'installazione ho scaricato un "alternate" CD della versione 10.10 in quanto della 11.04 non lo ho trovato. Visto che Lubuntu non è ancora una distribuzione "ufficiale" di Canonical, a differenza di Kubuntu e Xubuntu, non è presente ne l'alternate CD ne la versione a 64 bit, benché sia possibile trovare qualcosa in rete.
Per l'alternate CD è un peccato in quanto essendo Lubuntu molto leggera come distribuzione è un pò assurdo che non ci sia l'installer testuale per i vecchi PC.
Fatto sta che con l'ISO trovata su linuxtracker sono riuscito a installare Lubuntu e al termine mi sono ritrovato con un desktop abbastanza usabile nonostante le limitazioni dell'hardware.
Su questo PC ho anche installato Debian e per l'ambiente grafico mi sono arrangiato alla buona configurandomi openbox ma onestamente l'aspetto estetico non è certo quello offerto da Lubuntu.
In passato i miei primi tentativi di avvicinarmi a LXDE, il desktop usato da Lubuntu, non mi avevano ispirato in maniera particolare, ma il lavoro fatto con Lubuntu è di un tale livello da avermi fatto cambiare idea.

giovedì 21 luglio 2011

Altro disastro sventato .... questa volta con Sheevaplug

A volte sono proprio un masochista .... oltre che uno sfigato.
Da qualche giorno i repository per ubuntu jaunty non sono più attivi e quindi oltre agli aggiornamente che è già da un pò che non arrivano più non potevo nemmeno scaricare pacchetti per il mio sheevaplug.
Fortunatamente google è sempre, o quasi, fonte di soluzioni è ho trovato che è comunque possibile attivare i repository per le "old releases" e quindi ho risolto il problema.
Potevo fermarmi qui, ma visto che sono scemo ho pensato bene di provare ad installare debian e come prima cosa ho deciso di aggiornare u-boot all'ultima release.
Non chiedetemi come ma invece che arrivare a trovare il binario presente sul sito ne ho scaricato un altro che in teoria doveva essere lo stesso ma che dopo la procedura di aggiornamento mi ha "fottuto" lo sheeva che non faceva più boot.
Panico.
Bene, allora prendo il CD che accompagnava il prodotto dove è presente l'installer per ricaricare ubuntu. Questo installer permette di "resuscitare" lo sheeva riscrivendo anche u-boot usando il cavo usb->jtag fornito con lo sheeva.
Poteva funzionare ..... certo che no.
Prima di tutto lo script in php non funziona in quanto probabilmente troppo vecchio rispetto alla versione di php che arriva con debian squeeze che ho sul PC da cui ho impostato il collegamento seriale allo sheeva.
Anche qui grazie a google trovo come sistemare lo script e lo lancio.
Adesso un tale programma di nome openocd si lamenta che non trova la libreria libftdi1, la installo e riprovo .... nulla dice ancora che manca.
Alle tante scopro che il binario usato dall'installatore è a 32 bit mentre io sono su debian a 64 bit .... che agonia.
Fortunatamente nei repo di debian questo programma c'è e lo installo, poi modifico lo script php in maniera che prenda il "mio" openocd e non quello fornito con l'installatore.
Ora chiavetta USB pronta, installatore pronto .... via.
Lo sheeva resuscita per quanto riguarda u-boot peccato che poi dopo aver caricato il kernel a video ho solo caratteri "sporchi" e non arriva a nessun login.
Come dice un mio amico ..... "me par de no farghela".
Provo a cambiare chiavetta, a riformattarla, a usare la schedina SD. 
Niente, non cambia niente.
Allora provo a installere debian usando dei file già pronti trovati non so più neanche io dove.
Parte .... arriva il login di ubuntu ( ????? ) ma non era debian che dovevo aver installato con quei file arrivati Dio solo sa da dove ?
Peccato che non va niente. Rete, usb un tubo i moduli sono di versioni differenti rispetto al kernel e quindi non si carica nulla.
A questo punto scarico :
http://sheeva.with-linux.com/sheeva/2.6.39/2.6.39.3/sheeva-2.6.39.3-uImage
e lo rinomino uImage e lo metto sulla chiavetta.
scarico :
http://sheeva.with-linux.com/sheeva/2.6.39/2.6.39.3/sheeva-2.6.39.3-Modules.tar.gz
e lo rinomino modules.tar.gz
rimetto sulla chiavetta il file initrd e rootfs.tar.gz originali dal CD di installazione e rilancio la procedura di installazione.
E questa volta EUREKA !!! 
Torna tutto a posto. Che agonia micidiale, ma ce la ho fatta anche questa volta.
Mi tengo ubuntu sullo sheeva fino al giorno del giudizio.
L'unica, grave, controindicazione è che dal nervoso che mi è venuto ho cacciato un cazzoto su di un portatile e, ovviamente, ho colpito sulla parte della scocca proprio sopra al disco fisso che si è rotto e quindi è da buttare ..... appena comprato, un IDE da 160 giga ..... ueh ueh ueh.


lunedì 11 luglio 2011

Virtualizzare SCO OpenServer 5.0.5

Virtualizzare SCO Unix è possibile sia con VirtualBox che con VMWARE ( Desktop e ESXi ) seppure con alcune peculiarità.
Prima di tutto devo dire che ho sempre usato un disco virtuale IDE per l'installazione anche se è possibile scaricare un floppy di boot con i driver per il controller Buslogic se si volesse usare un disco SCSI.
Con VirtualBox l'installazione avviene direttamente facendo il boot da CD e fino alla fine non presenta nessun tipo di problema. Fino alla fine appunto, in quanto il riavvio manda in crash la macchina virtuale e questo accade ogni volta che si esegue un riavvio. Al di la di questo non ho riscontrato nessun tipo di problema. Non mi sono avventurato nella configurazione dell'ambiente grafico di SCO per cui su questo fronte non posso dire nulla, per il resto funziona tutto.
Con VMWARE invece avviando da CD si ottiene subito questo messaggio di errore :

"Memory excessively fragmented" 

Qui cercare "SLS oss604a: BTLD Installation Supplement" e scaricare l'immagine del floppy da cui fare il boot, con questa immagine e avviando da floppy anzichè da CD si riesce a installare il sistema operativo. Durante la copia dei file a me è apparso, in due occasioni differenti, un errore per cui non veniva copiato il comando memsize.
Una cosa strana con l'installazione in ESXi è che ho dovuto necessariamente inserire il CD nel lettore della macchina host in quanto dal lettore  CD del client vSphere non mi permetteva di "agganciare" l'unità alla macchina virtuale.

Quindi, a parte qualche piccolo dettaglio, entrambi i sistemi di virtualizzazione permettono di installare SCO, cosa che può essere molto comoda nel caso si dovesse per forza continuare a usare questo sistema operativo che su hardware moderno non si installa.

Potenza della virtualizzazione.
E qemu ?
Boh

giovedì 30 giugno 2011

2011 odissea con un disco fisso

Eh si sembra icredibile, almeno a me, che nel 2011 ci siano ancora di questi problemi.
Partiamo dall'inizio.
Ho acquistato un disco IDE SAMSUNG da 160 giga e lo ho installato nello SparcBook 6500. Fin qui tutto bene, il disco viene riconosciuto e con OpenBSD si può utilizzare per tutta la sua capacità.
Dove è il problema direte voi.
Il problema è che quando ho installato quella "ciofeca" di Solaris 11 il disco veniva visto solo per 128 giga. Idem anche con Solaris 10.
Ma come, nel 2011 un sistema operativo ha ancora problemi con l'identificazione della capacità di un disco fisso ?
Mi pare uno scandalo. Cercando in internet ho trovato che questo limite è dettato dall'hardware e non dal sistema operativo, ma se fosse così come mai con OpenBSD i 160 giga ci sono tutti ?
Inutile darsi troppo animo per questo, tolgo il disco dal portatile e lo metto su un altro portatile, un Pentium 4 dove attualmente c'è un disco da 100 giga.
Su questo portatile avevo già installato Ubuntu 11.04 e quindi volevo fare un backup con Acronis, ma sfiga vuole che la /home era formatta con btrfs che non è riconosciuta da Acronis e quindi mi avrebbe creato un immagine di circa 80 giga anche se la partizione era usato per soli 30 mega.
Peggio di tutto il file system btrfs non sembra essere ridimensionabile nonstante il comando brtfsctl sembri indicare il contrario.
Ho provato anche con il CD di PMAGIC ma anche secondo GPARTED non si può ridimensionare la partizione.
Poco male, decido allora di fare l'immagine di tutte le partizioni esclusa la /home che andrò a ricrearmi sul nuovo disco.
Messo il disco da 160 giga nel portatile riavvio con il CD di Acronis e bingo ! non vede il disco.
Non ci posso credere, Acronis 2011 non vede il disco IDE da 160 giga.
Riavvio il PC e vado nel BIOS .............. 137 giga, mi sa che anche qui c'è qualcosa che non va.
Riavvio con il DVD di installazione di Ubuntu e grazie al cielo almeno linux vede il disco per i suoi 160 giga.
Ragazzi comunque si tratta di un disco IDE, d'accordo che è da 160 giga, ma tra il BIOS del PC, Solaris e Acronis c'è veramente da mettersi a piangere.



Solaris 11 per SPARC

Al momento è disponibile solo il "text installer" per Solaris 11 e ho deciso di provarlo sul mio SparcBook 6500.
Onestamente mi aspettavo qualcosa di meglio.
Anche se è un installer testuale deve essere utilizzabile e invece, almeno su questo portatile, le maschere erano quasi illeggibili, i tasti funzione F1-F12 non venivano riconosciuti e praticamente ogni display a video era preceduta e seguita da una B maiuscola.
Nonostante questo alla fine sono riuscito a installare Solaris, facendo pochissime personalizzazione e confermando tutte le scelte che proponeva l'installer in quanto tentare di cambiarle era praticamente impossibile.
Ovviamente mi sono ritrovato con un sistema solo a carattere e seguendo una procedura trovata su internet ho installato l'ambiente grafico con tutte i programmi necessari.
Beh questa era l'intenzione infatti alla fine non era possibile avviare X in quanto voleva accedere a tutti i costi al frame buffer che però non è stato possibile installare, mancanza di driver presumo.
La guida che ho seguito probabilmente era per x86 infatti il numero di pacchetti installati per SPARC era leggermente inferiore rispetto a quelli indicati sulla guida.
Oltre a questo devo dire che anche l'ultima ISO resa disponibile per OpenSolaris su SPARC, la B130, non riesce ad avviarsi in grafica, questo è strano in quanto le versioni precedenti usavano tranquillamente l'installer grafico e riconoscevano anche il touchpad dello SparcBook.
Purtroppo non ho avuto la premura di conservare i DVD precedenti.
Il "vecchio" Solaris 10 invece permette l'installazione grafica avendo cura di collegare un mouse USB altrimenti non riconscendo il touchpad e pertanto presumendo che non ci sia il mouse avvia l'installer testuale.
Insomma a farla breve mi sa che il futuro di Solaris su SPARC, almeno come desktop, sia bello che finito.

domenica 19 giugno 2011

Debian e qualche delusione di troppo

So che Debian è un'ottima distribuzione ed è per i "duri e puri" di Linux ma comincio proprio a credere che, se è sicuramente un'ottima scelta per un server, o per recuperare qualche vecchio computer, forse per nuovi PC o per chi vuole un ambiente desktop all'ultimo grido non è proprio la scelta migliore.
Ma partiamo dall'inizio.
Un giorno mi è venuta voglia di provare Debian con KDE e quindi ho pensato di installarlo su un Pentium 4 con 1 giga di RAM e scheda video ATI Radeon 9000. 
Terminata l'installazione invece che vedere la videata di login mi sono trovato a guardare un monitor nero. Che palle.
Alla fine, anche su questo PC il problema è proprio la scheda grafica che non viene riconosciuta o configurata. Una volta creato un file xorg.conf con il minimo necessario sono riuiscito ad entrare nell'ambiente grafico. A questo punto mi domando e mi chiedo se è normale tutto ciò. Insomma non è uscita ieri questa scheda, come è possibile che un poveraccio debba scrivere a manina un file di configurazione per poterla usare, o è il monitor LCD da 1600x1200 che no gli va a genio. Fatto stà che una cosa del genere non dovrebbe succedere con nessuna distribuzione Linux che voglia puntare anche ad un pubblico non tecnico. Usa Ubuntu direte voi. E vi rispondo .... avete ragione.
Dopo questa sorpesa  ho deciso di farmi del male e ho pensato bene di installare compiz e abilitare qualche inutile, ma sempre spettacolare, effetto grafico. Ripeto che normalmente degli effetti gtrafici 3D di compiz & company non me ne frega più di tanto per cui anche se non fossero disponibili non sarebbe un problema, ma non è questo il punto. Il punto è che volevo vedere cosa poteva venire fuori da questa scheda video. Se con Linux non si può sfruttare a dovere una ATI Radeon 9000 con 128 mega di RAM allora vuol dire che si va dietro a Windows che non ha driver 3D accellerati per Vista o Seven per questa scheda.
Dopo aver installato compiz, e questo era ovvio, ho dovuto installare anche un pacchetto con i firmware linux "nonfree" per avere il modulo "radeon", questo mi è sembrato un pelo  meno ovvio, anche se comprendo le motivazioni.
Ebbene dopo tutto questo compiz va e in men che non si dica sullo schermo cominciano ad "apparire" gli oggetti in maniera "distorta" e "illeggibile". Nonostante abbia messo mano a varie impostazioni nel file xorg.conf non sono venuto a capo del problema, che è sicuramente risolvibile perché lo avevo già affrontato in passato, ma questa volta non sono riuscito a trovare la soluzione neanche cercando con il fidato Google.
Usa Ubuntu allora !!
E infatti ho installato Ubuntu 11.04 e tutto funziona che è una meraviglia senza dover pensare a nulla.
Le uniche configurazioni richieste da Compiz sono solo quelle per decidere quali dei tanti effetti abilitare.
Niente moduli da installare o configurare, mettere mano a xorg.conf? ma scherziamo? è già tutto a posto.
Ovvio che Debian e Ubuntu puntino a target differenti. Debian richiede impegno e conoscenze tecniche, Ubuntu d'altronde è per portare Linux sul PC indipendentemente da chi lo usa, sia un tecnico informatico che un utente normale stufo di Windows.
Certo è che quando si deve perdere un sacco di tempo per configurare una scheda video e poi, magari, non ottenere neanche il risultato voluto ..... beh un pò si resta delusi, sopratutto se vedi che con altre distribuzioni funziona tutto "da solo".



Lubuntu

Onestamente non sono mai stato un fan di LXDE come Desktop Environment ma stavo cercando qualcosa per "resuscitare" un vecchio Pentium 3. 
Inizialmente volevo riutilizzare questo PC con Windows XP in quanto mi farebbe comunque comodo avere una macchina XP reale, attualmente lo uso in VirtualBox sotto Linux.
Purtroppo il risultato é stato quello di avere un enorme fermacarte e non un computer. Windows XP con SP3 é un chiodo allucinante, ho provato a seguire tutte le guide con i vari trucchi per velocizzarlo ma non c'è stato nulla da fare, la lentezza era esasperante. Eppure è un Pentium 3 a 1GHZ con 768 mega di RAM, vabbè una miseria oggi come oggi, ma possibile che Windows vada così da schifo. E c'è su un disco SSD, anche se IDE. 
Stando così le cose ho pensato di metterci su Linux, considerando che l'installazione deve avvenire in maniera testuale in quanto su questo PC non c'è distribuzione al mondo che configuri la scheda grafica in automatico.
Cercando in internet ho trovato che c'è l'installatore alternativo per Lubuntu 10.10, questo installatore permette di installare in modalità testo anzichè grafica occupando molta meno RAM di quella richiesta con l'avvio "normale". 
Ovviamente terminata l'installazione l'ambiente grafico era inutilizzabile, ma una volta copiato il solito xorg.conf tutto è andato a posto.
Ho sempre "rinfacciato" a Ubuntu di essere troppo pesante anche nelle versioni con DE leggeri coome XFCE o LXDE e invece sono rimasto molto ben impressionato dai tempi di avvio. Velocissimo, sembra quasi una Debian.
Anche con LXDE la cura della grafica è quella tipica di Ubuntu, sobria ed elegante.
Come detto l'installatore era per la versione 10.10 e quindi ho fatto l'upgrade alla versione 11.04 direttamente ed è andato tutto liscio come l'olio ( magari succedesse così con Fedora ).
Devo dire che sono molto soddisfatto dalle prime impressioni di utilizzo che ho avuto, sempre tenendo conto che è un Pentium 3, ho provato anche a guardare un paio di video AVI e un DVD ed era già tutto pronto senza dover andare a cercare o installare pacchetti o altro.
Adesso l'idea di passare da Debian a Ubuntu anche sul portatile che uso per lavoro, dove ho Windows XP in VirtualBox, si fa sempre più concreta.
Devo solo valutare quale DE usare, ne vorrei uno leggero, magari XFCE o perchè no LXDE, anche se pure l'idea di usare KDE non mi dispiacerebbe. 
Azz troppo l'imbarazzo della scelta con Linux. Beati gli utenti Windows che volenti o nolenti quella ciofeca devono tenersi ;-)
Sento già gli insulti ..... ma che volete farci.

mercoledì 8 giugno 2011

Fedora 15

A qualche settimana di distanza dall'uscita di Fedora 15 ho deciso di aggiornare il computer sul quale era installata la precedente versione 14.
Questa volta ho optato per scaricarmi il DVD e fare l'aggiornamento facendo il boot da questo supporto anziché procedere con l'aggiornamento online.
Devo dire che, come sempre mi capita, l'aggiornamento di Fedora non va mai bene al primo colpo. Forse dipende tutto dal fatto che ho attivi i repository di rpmfusion fatto sta che anche questa volta terminato l'aggiornamento mi sono ritrovato con un sistema inutilizzabile.
La modalità grafica non partiva in quanto i driver nvidia proprietary non erano stati aggiornati alla versione del kernel.
Ho provato a fare un yum update ma purtroppo andava in errore dicendo che alcune dipendenze non erano soddisfatte. Anche aggiungendo l'opzione --skip-broken il problema non si è risolto.
Ho controllato quali pacchetti non risultavano aggiornabili e li ho disinstallati, si trattava di gthumb e compiz-gnome-extras, a questo punto rilanciando l'aggiornamento dei pacchetti tutto è andato a posto, driver nvidia inclusi.
Poi ho reinstallato i due pacchetti che si sono installati senza problemi per cui non capisco cosa non possa essere andato bene la prima volta.
Probabilmente un incrocio di dipendenze che seppur soddisfatte ha mandato in errore il sistema di aggiornamento, certo è che per un utente comune dover affrontare problemi del genere ad ogni aggiornamento lo mette di sicuro sul chi va la nel pensare che Linux sia effettivamente pronto per il desktop.
Onestamente devo dire che con Ubuntu non mi è mai successo niente del genere, ho sempre fatto l'upgrade da una release all'altra on line e non ho mai avuto problemi simili. Tanto di cappello a Ubuntu e su questo punto Fedora deve sicuramente migliorare a mio modesto parere.
Detto questo una volta fatto il login mi si è presentato Gnome-Shell, che per certi versi assomiglia a Unity presente in Ubuntu. 
Sembra proprio che ormai il futuro del desktop si sposti in questa direzione, niente più classico menù ma elenco di icone sul desktop raggruppate per tipologia o accessibili globalmente, mi sembra molto alla Mac OS X. Se con Unity non ho voluto andare neanche ai preliminari con Gnome-Shell su Fedora ho deciso di "sforzarmi" ad usare questo nuovo ambiente, anche se su due piedi ci sono un paio di cose che mi lasciano preplesso.
Prima di tutto non è compatibile con Compiz, non che sia una tragedia, ma mi sembra un pò una pecca visto l'appeal che gli effetti 3D hanno per i più.
Poi non ho capito bene se si possa personalizzare la dimensione delle icone e l'immagine del desktop, tanto per citare le prime due cose che volevo cambiare, senza dover mettere mano a file di configurazione.
Mi sa che dovrò smacchinarci un pò per capire e, forse, apprezzare il nuovo Gnome.


domenica 22 maggio 2011

Ennesimo disastro sventato

Nelle prove che sto facendo a tempo perso con lo SPARCLE ho incontrato problemi con l'unità CDRW. Infatti sembra che non la si possa utilizzare come masterizzatore, il comando cdrecord -scanbus non rileva un tubo e anche se dai messaggi rilevati al boot sembra che l'indicazione dev=0,0,0 sia corretta per l'identificazione del masterizzatore passandola a cdrecord non si ottiene altro che errore. Onestamente potevo anche aspettarmelo visto che a ben pensarci tra i pacchetti dei driver TADPOLE per Solaris c'è anche una versione di cdrecord che a questo punto immagino sia modificata per funzionare sui loro portatili.
Fatto sta che ho provato a eseguire il comando atactl /dev/cd0c identify che ha fatto scattare il debugger e ha poi cominciato a fare un dump della memoria. Alla fine il portatile si è riavviato solo che non arrivava più al login stampando a video una fila di errori di dma, numeri e altro.
Che palle.
Spengo di brutto e riavvio in modalità single user con boot -s dopo aver fatto STOP+A ed essere arrivato al promp di OBP.
Faccio un fsck di tutti i file system, riavvio e non cambia nulla.
Questa volta faccio un pò più attenzione e vedo che subito prima di cominciare la sfilza di messaggi di errore appare la scritta savecore. Riavvio ancora in modalità single user e vedo che sotto /sbin c'è un programma savecore. Faccio man savecore per vedere di cosa si tratta ma mi dice che man non esiste. E' già, in single user si è montato solo il file system di root ( il / insomma ), allora con mount -t ffs -o ro /dev/wd0f /usr monto la partizione, va montata in sola lettura, e allora man è disponibile. Capisco ben poco di quello che dice il manuale ma vedo che con l'opzione -c si può praticamente cancellare il dump in modo che venga ignorato dal comando savecore.
Riavviato per l'ennesima volta e questa volta, dopo il check dei file system, arrivo al login e poi tutto regolare.
Anche stavolta è andata bene.
Concludendo niente masterizzazione con questa macchina, e anche il test con VLC per visualizzare un DVD è andato come ci si poteva aspettare, troppo lento il processore, anche se non arrivava mai al 100%, la visualizzazione era incredibilmente a scatti.
Usarlo per navigare in internet è anche abbastanza penoso per cui sembra proprio che si tratti di un chiodo coi fiocchi.
Ho cominciato a raccogliere un pò di informazioni facendo test con openssl speed e con un programma per il calcolo del pi greco su vari computer per vedere di valutare le prestazioni, che comunque per un uso desktop/internet non sembrano particolarmente buone.
Una volta raccolti i dati di vari PC li analizzerò e pubblicherò le mie impressioni.

PC-BSD 8.2 su Samsung Q45

Sembra proprio che io e PC-BSD non riusciamo ad incontrarci.
Il DVD con la versione 8 per x86 avevo provato ad installarlo senza successo su un paio di PC che ho a disposizione, l'unico dove si era installato era appunto il Samsung Q45. Però avendo un processore a 64 bit e 4 giga di RAM non mi sembrava il caso di usare la versione a 32 bit quindi ho scaricato la versione a 64 bit, ormai giunta alla 8.2. Sorpresa delle sorprese non rileva il disco sata, un Fujitsu da 200 giga, per cui non si installa.
Il controller SATA è un intel ich8m ahci che credo sia abbastanza comune ormai, inoltre poi non capisco come mai la versione precedente per x86 funzionasse.
Beh evidentemente anche lo sviluppo di sistemi operativi fa passi indietro oltre che in avanti.
PC-BSD è praticamente la versione desktop "facile" di FreeBSD e il numero di versione, 8.2, rispecchia quello di FreeBSD, quindi se tanto mi da tanto immagino che dovrò attendere la prossima versione 9 per fare un altro tentativo.
 

mercoledì 18 maggio 2011

OpenBSD e sparc64

Dopo aver installato il sistema base di OpenBSD 4.9 per sparc64 ho cominciato ha installare dai package precompilati tutta una serie di programmi per avere un ambiente desktop.
Visto che il computer non è un missile ho optato per openbox come window manager più una serie di applicazioni prese qua e la da Gnome e Xfce.
Purtroppo sono subito incappato in una serie di problemi.
Come 'panel' inizialmente ho installato tint2 che per qualche motivo non visualizzava data e ora in maniera corretta, indica sempe l'1.00 del 01/01, nonostante le impostazioni per il formato della data e dell'ora fossero corrette e il comando date riporti corretamente i valori.
Ho usato py-panel e questo funziona senza problemi.
Altra rogna è il browser web. Ho installato firefox,epiphany e dillo. Firefox per ora funziona ma è, tra i tre, il più pesante e lento. Epiphany si chiude improvvisamente spesso e volentieri creando un file di core. Dillo manco si avvia, da sempre errore ( bus error ).
La posta elettronica non la ho configurata per il momento e in ogni caso usero thunderbird. Come applicazioni di ufficio ho installato abiword, gnumeric ed evince per visualizzare i pdf, pan come lettore di news e poi altri programmi per editing di testi, editor esadecimali ecc.
Per la visualizzazione di file video e audio ho installato VLC, che ho testato solo per la riproduzione di CD in quanto l'audio del portatile non è che invogli proprio a usarlo per ascoltare musica. Temo che la visualizzazione di DVD o DIVX sia fuori dalla sua portata ma ci proverò. Per la masterizzazione di CD ho installato gnomebaker in quanto tra i package non ho trovato altro, anche questo non lo ho testato.
La scheda wireless è inutilizzabile in quanto supporta solo WEP e la mia rete è WPA. E' basata su chipset Intersil PRISM2.5 e andrebbe aggiornato i firmware per poterla usare anche in WPA, ma in rete risulta che l'aggiornamento sia fattibile solo con un programma Windows o sotto linux. Purtroppo la scheda non è facilmente estraibile dal portatile, salvo smontarlo di brutto, per cui credo di essere fregato. Ho scaricato i sorgenti del pacchetto hostap-utils e provato a ricompilarli ma da una fila di errori in quanto i sorgenti sono proprio specifici per linux. Chissà se c'è verso di portarli in OpendBSD.
Non ho ancora lavorato in modo pesante sul portatile che devo dire risulta essere molto silenzioso ( funzionerà la ventola ? ) e quindi non ho ancora un'idea chiarissima di quanto valga. Mi lascia un pò perplesso il problema che ho con i browser che si chiudono o non vanno proprio, e chissà se capita anche con altri programmi.
Per capire se i problemi sono di OpenBSD, dei package per l'esattezza, o dipendano dal fatto che comunque l'architettura sparc64 non è proprio diffusa in ambito desktop ho deciso di installare OpenBSD anche sul muletto ( pentium III 550Mhz con 256 mega di RAM ).
Ne farò proprio una copia speculare, stessi programmi, stesso desktop, stesse impostazioni, in modo da capire le eventuali differenze, se i programmi che non vanno su un'architettura vanno sull'altra e via dicendo.
Per ora l'unica cosa che ho visto è che sul PC le console virtuali funzionano e si cambiano con Control+Alt+F? mentre su sparc non sono disponibili, grossa pecca perchè sono comodissime.
Vedremo cosa viene fuori.

sabato 14 maggio 2011

Problemi di memoria ..... RAM

Come avevo scritto nel mio ultimo post ho acquistato un portatile con processore UltraSPARC, un Tadpole SPARCLE, che monta un modulo RAM da 512 mega e ha uno slot libero. Quindi mi sono procurato un modulo da 512 mega per portare la RAM totale a 1 giga.
Il modulo già presente è un SODIMM PC133 a 144 pin ECC, quello acquistato invece non è ECC, in quanto mi è stato impossibile trovarlo. Di solito le RAM di tipo ECC sono installate sui server e questo la dice lunga su quello che doveva essere il target di questi portatili.
Installo il modulo accendo il portatile e nel banner vedo 1024 mega, bene penso. Fermo il boot premendo STOP+A e imposto i test diagnostici e la modalità "verbosa" che al successivo riavvio riportano due slot di memoria usati e ognuno con 512 mega, il controllo della memoria poi non evidenzia errori.
Tutto bene sembra. Già sembra. Riavvio nuovamente e questa volta lascio procedere il boot, che non procede, provo a fare il boot da cd e anche qui nulla da fare. Tolgo il modulo di memoria e tutto funziona a dovere. Morale della favola sembra che la RAM debba essere per forza di tipo ECC.
Bene, che fare ora di questi 512 mega ? Beh tiro fuori due vecchi portatili, uno un Pentium III 1Ghz con chipset VIA che monta 2 moduli da 256 mega e l'altro un Pentium III 550Mhz con chipset Intel 440BX che monta 2 moduli da 128 mega.
Comincio con quello con chipset VIA, tolgo i due moduli da 256 e ci metto quello da 512. Accendo e niente, non fa il boot, cioè proprio non arriva neanche al bios. Provo a spostare il modulo da uno slot all'altro dei due ma non cambia nulla. A questo punto, non so neanche io perché, metto un modulo da 256 in uno slot e lascio i 512 nell'altro. Accendo e .... bingo !!! il pc fa il boot regolarmente e vede 768 mega di RAM, si avvia linux, c'è installato CentOS, gli faccio scaricare aggiornamenti per 300 mega e lo uso per una mezz'ora senza intoppi. Quindi sembra che funzioni regolarmente, ma per sicurezza faccio il boot con un cd sul quale c'è MEMTEST e lo lascio in esecuzione per un 20 minuti circa, giusto per vedere che non dia qualche problema, ammesso che MEMTEST sia affidabile. 
Non pago di questo risultato ho voluto provare anche il modulo sull'altro Pentium, quello con chipset Intel, e qui è stato anche più strano quello che è successo. Tolgo le due RAM da 128 e metto solo quello da 512 e me ne vede 128. He ? Questa è bella, capirei che non riconosce il modulo ma che me ne veda solo un quarto. Provo a mettere allora un modulo da 256 e ..... me ne vede sempre 128, quindi rimetto i due moduli da 128 e non se ne parla più, l'altro portatile adesso ne ha 768 e lo SPARCLE resta con 512 e a me avanza un modulo da 256 che finisce nella scatoletta con le vecchie RAM.
Ancora una volta, come spesso mi accade con la tecnologia, mi rendo conto di non capirci un tubo.


mercoledì 11 maggio 2011

Tadpole SPARCLE 500SX

Ebbene sì non pago di avere già uno SPARCBook 6500 sono riuscito ad acquistare su EBAY da un venditore inglese anche questo SPARCLE, con meno di 400 euro, spedizione compresa. Non sono certo bruscolini se si considera che è comunque vecchiotto ma qui potete vedere che vengono ancora venduti come ricondizionati a circa 2000 dollari.
Vediamo un pò le caratteristiche di questa macchina :

processore : UltraSPARC IIe  a 500Mhz
RAM : 512 mega ( c'è un banco libero per cui forse farò l'upgrade a 1 giga )
disco : Hitachi da 40 giga e 5400 rpm
unità ottica : DVD-CDRW ( un Toshiba )
grafica : ATI 3D
monitor : LCD da 15 pollici con risoluzione 1400x1050
altro : 3 porte USB di cui una 2.0, lettore di schede SD ( non HC però ), lettore di memory stick, uno slot PCMCIA, porta parallela, scheda di rete.

C'è anche una scheda wireless Mini-PCI Intersil Prism 2.5 che però non supporta WPA quindi sulla mia rete è inutilizzabile. Dalle informazioni reperite su Google risulta che sia possibile aggiornare il firmware di questa scheda per supportare anche WPA, il problema è che le guide sono relative a tools disponibili per Windows e Linux, e probabilmente per architetture x86, quindi   inutilizzabili su questo portatile.

In soldoni l'hardware è quasi identico a quello dello SPARCBook per cui ho immaginato che anche le possibilità di installazione di un OS diverso da Solaris fossero le stesse. E infatti è stato così.

Linux.
Bisogna innanzitutto collegare una tastiera USB prima di accendere il portatile e comunque c'è sempre il problema del framebuffer per cui il video risulta illeggibile e quindi l'installazione diventa praticamente impossibile. 
Varie guide dicono di impostare al boot anche la seguente opzione :
video=atyfb:off
così facendo sembra che però il kernel faccia lo switch sulla console seriale quindi non se ne fa niente.
Ho provato anche a impostare :
video=atyfb:1024x768@60
e poi 1400x105@60 e altre combinazioni ma non ho risolto nulla.

NetBSD
Pure questo senza la tastiera USB non si installa. Però non ho concluso l'installazione quindi non so di altri eventuali problemi.

FreeBSD
Pure questo vuole la tastiera USB. L'installer parte a colori, anche se sembrano più sbiaditi rispetto a come appaiono su un PC normale. Avevo scaricato il CD per l'installazione da rete che non sono riuscito a terminare in quanto non funzionava ne il DHCP ne la configurazione manuale della rete.
Ho pensato che dipendesse da qualche incompatibilità, ma force c'era qualche problema con il router in quanto il giorno successivo ho avuto problemi di connessione anche con Windows e Linux.
Quindi forse riprovando l'installazione potrebbe andare a buon fine.
Certo resta il problema della tastiera USB.

OpenBSD
Come già per lo SPARCBook anche per lo SPARCLE questo è, a parte Solaris, l'unico sistema operativo che si installa senza problemi. Non serve la tastiera USB, riconosce e configura le varie periferiche, non tutte, tipo il lettore di memory stick. Il sever X sembra funzionare tranquillamente alla risoluzione di 1400x1050 e anche il touchpad integrato funziona senza quindi la necessità di ricorrere ad un mouse esterno.

Stando così le cose ho cominciato a installare un pò di software e, un pò alla volta, arrivare ad avere un desktop completo su questa macchina. Viste le caratteristiche hardware opterò per openbox  come window manager.
Poi farò anche una serie di test per capire come si comporta una macchina SPARC rispetto ad un normale PC.
Sullo SPARCBook invece penso che potrei installare direttamente Solaris 10 visto che ha 2 giga di RAM ed il processore è a 650Mhz.








sabato 7 maggio 2011

Ubuntu 11.04

Dopo qualche settimana dalla sua uscita ho deciso di aggiornarmi alla nuova versione di Ubuntu, non prima di essermi fatto un backup con Acronis.
Infatti avendo letto della grande novitá di questa nuova versione ossia l'adozione di default di Unity non ero certo che ne sarei stato contento.
E devo dire che non mi ha per niente fatto una buona impressione. 
Sia ben chiaro probabilmente dipende tutto dal fatto che ho una certa etá e queste "innovazioni" stilistiche sul desktop mi mettono a disagio, non riesco piú a trovare le applicazioni e poi sono uno che crede che non c'é nulla di meglio della classica barra dei menú.
Fortunatamente al momento del login é ancora possibile scegliere "Ubuntu Classic" per avere il buon "vecchio" Gnome senza Unity.
Oltre ad un aggiornamento del kernel e di tutte le applicazioni l'altra novitá é l'abbandono di OpenOffice in favore di LibreOffice e il servizio Ubuntu One, anche Ubuntu si lancia nel Cloud. Il servizio é gratuito e offre due gigabyte di spazio per i propri dati.
Per quanto riguarda le performance non mi pare che ci siano grandi differenze rispetto alla versione precedente per cui Ubuntu resta sconsigliabile su PC non particolarmente recenti. 
Ubuntu, per ora, resta sempre tra le mie distribuzioni preferite sempre che si abbia un buon PC, quello che uso ha un processore AMD Turion64 a 2Ghz e 4 giga di RAM, e si cerchi un linux facile facile e, perché no, bello.
L'unico dubbio che ho é che non vorrei che per il futuro di Gnome l'adozione di Unity diventi "obbligata", o almeno in Ubuntu. In passato ero un "aficionados" di KDE e per molto tempo lo ho considerato superiore a Gnome, poi é arrivato KDE 4 e dal quel momento non ho piú usato quell'ambiente desktop, o meglio dove é stato possibile ho continuato a usare la versione 3.X.
Insomma lo devo dire, l'impressione che si voglia correre dietro a Mac OS X e Windows 7  farcendo il desktop di effetti grafici e nuove concezioni sull'esperienza d'uso del computer secondo me c'é e non mi pare che porti reali benefici.
Per fortuna c'é da dire che linux non é Windows o Mac per cui se anche un giorno Gnome non dovesse piú piacermi  ci sono sempre altri ambienti desktop, sicuramente piú leggeri, su cui riparare. 
Questa é la forza dell' open source. 
E scusate se é poco.










venerdì 15 aprile 2011

CentOS

Ho apenna finito di installare CentOS 5.6 su un portatile Pentium 4 a 1.7Ghz con 1GB di RAM e disco fisso da 80GB, quindi una macchina tutto sommato modesta per i canoni di oggi.
CentOS è una distribuzione di livello enterprise quindi adatta ai server e deriva direttamente da Red Hat. In pratica mi par di capire che prendono i sorgenti della distribuzione e li ricompilano togliendo tutti i riferimenti a Red Hat. In fase di installazione si riferiscono "alla distribuzione leader nel mercato nord americano" senza mai nominarla direttamente. Che ci sia il rischio di una causa legale solo a nominarli quelli del "cappello rosso" ?
Devo dire che CentOS è proprio identica a Red Hat e il tema del desktop GNOME e le icone sono le stesse che ricordavo, con nostalgia, di quando usavo Red Hat 9. Ovviamente la gestione dei pacchetti è basata su yum e il formato è rpm, ho sempre preferito apt di Debian ma col tempo ho imparato ad apprezzare anche yum, ma è sempre e solo questione di gusti.
Ci sono anche dei repository extra gestiti direttamente da CentOS il cui uso, così  ci avvertono, potrebbe "rompere" la compatibilità binaria con la distribuzione di riferimento. Insomma è una distribuzione che vale la pena provare sia che si voglia usarla come semplice desktop ma sopratutto se si vuole mettere su un server casalingo o solamete studiare Linux.


lunedì 4 aprile 2011

VirtualBox e SCO OpenServer / UnixWare

Nelle versioni precedenti all'attuale 4 i miei tentativi di installare SCO OpenServer e UnixWare non erano mai andati a buon fine, tant'è che gli avevo fatti girare in VirtualBox ma l'installazione la avevo fatta con VMWare 7 e poi importato i dischi virtuali.
Ho quindi deciso di provare di nuovo l'installazione di questi due sistemi operativi in VirtualBox, attualmente 4.0.4, e devo dire che si sono installati senza problemi. Beh quasi.
La versione di SCO OpenServer che ho usato è la 5.0.5, ho configurato un disco IDE, per la rete ho usato una banalissima AMD PC NET, ho disabilitato audio e USB, ho lasciato l'accelerazione hardware per la virtualizzazione.
Come detto l'installazione è andata senza problemi salvo al termine della stessa quando è stato richiesto il riavvio, a questo punto VirtualBox si è chiuso con errore ma poi il successivo riavvio della macchina virtuale è stato regolare.
Per l'installazione di SCO non ho configurato il server grafico, anche perché ho usato questo sistema solo come server collegandomici con telnet/rsh  e mai come desktop.
Per UnixWare la versione usata è la 7.1.3, anche qui settato tutto come per SCO e anche qui VirtualBox si è piantato solo alla fine quando ha fatto il riavvio.
Con UnixWare ho installato anche il server X che si avvia regolarmente con una risoluzione di 1024x768. L'ambiente desktop è un classico CDE, abbastanza scarno rispetto agli attuali standard ma d'altra parte si tratta di roba vecchia.
Mi resta da provare con XENIX e COHERENT, anche se la vedo dura con questi due fossili.


domenica 6 marzo 2011

Red Hat 9

Cavolo ho ancora i CD di Red Hat 8 e 9, 3CD per ogni versione.
Roba vecchia .... com'era linux ai tempi ? beh perché non installarla e fare un tuffo nel passato.
Ho usato il portatile Pentium III a 1 Ghz per l'installazione, quello con il monitor LCD 1400x1050 e scheda ATI che da sempre problemi con le moderne distribuzioni linux.
Questa vecchia distro ha uno wizard per la configurazione del monitor che identifica in maniera corretta la scheda video però non fa altrettanto con il display LCD, che viene rilevato come sconosciuto e a questo punto mi presenta l'elenco di tutti i monitor supportati dal quale vado a scegliere un generico LCD con risoluzione 1400x1050.
Fatto questo posso accedere al desktop GNOME in versione 2.0 senza nessun problema e senza dover mettere mano alla configurazione di X.
Il kernel è un 2.4.20 e l'unica cosa non configurata in automatico è la scheda di rete, ma è stato sufficente caricare il modulo ( 8139too ) per risolvere il problema.
La personalizzazione dell'ambiente grafico data da Red Hat è, a mio avviso, molto bella e curata, per certi versi la trovo quasi migliore di quella dell'attuale Fedora ... ma credo che sia solo l'effetto nostalgia.
Vedere anche OpenOffice in versione 1 mi ha fatto scendere una lacrimuccia .....  ne è passato di tempo.
Magari la installo in Virtual Box così da averla a portata di mano quando mi vien voglia di amarcord.


Sabayon Linux 5.5 E17

E' da poco uscita la nuova versione di Sabayon, una distribuzione linux derivata da Gentoo se non vado errato, e ho scaricato la ISO con l'installazione che prevede Enlightenment come ambiente grafico.
Che delusione.
Sul Pentium III non si avvia nemmeno, ma può anche starci magari è orientata a macchine più recenti.
Provo con un portatile Pentium IV a 1.7Ghz e 1GB di RAM .............. per avviarsi si avvia solo che quando arriva a caricare l'ambiente grafico non visualizza più nulla ... a parte il cursore. Questo succede anche avviando in modalità "safe", probabilmente la ATI Radeon 7500 non viene configurata a dovere in automatico, forse dipende anche dal monitor LCD 1400x1050.
Dulcis in fundo provo l'installazione testuale e anche qui non cavo un ragno dal buco. Anaconda, l'installer di Red Hat/Fedora, piazza un bel messaggio di errore poco dopo la formattazione del disco e si chiude, qualcosa riguardo allo script in python ..... ma non ho perso tempo a capire di cosa si trattasse.
Su di un Samsung Q45 invece tutto bene, almeno l'esecuzione del LiveCD, infatti non ho provato l'installazione su disco fisso in quanto la versione scaricata era per x86 e visto che c'è anche quella per AMD64 magari me la scarico e la installo.

domenica 27 febbraio 2011

Debian su ProStar / Clevo 8500

Questo portatile è il fratello maggiore di muletto e ha le seguenti caratteristiche :

Processore : Pentium III a 1Ghz con 256Kb di cache di 2^ livello
Chipset : Via Apollo Pro 133X
RAM : 512 Mb 
Grafica : ATI Rage Mobility M3 AGP 2X con 16Mb di RAM 
Monitor : LCD 1400x1050
Audio : ESS  Maestro 3
 
L'installazione di linux su questo portatile presenta sempre lo stesso problema, ovvero l'impossibilità di avviare il server X correttamente. Per essere precisi il server si avvia ma con risoluzione e frequenza di refresh talmente sballate da renderne impossibile l'utilizzo. Quel che è peggio è che tentando di passare alla console testuale con Control+F1 il PC va in blocco e il display si scurisce verso con un color porpora che tende ad allargarsi dal bordo superiore sinistro verso il basso. Di solito a questo punto spengo di brutto che non vorrei si rovinasse il pannello LCD.

Forunatamente per avere X funzionante è sufficente creare il file /etc/X11/xorg.conf inserendo queste righe :

Section "Device"
    Identifier    "Configured Video Device"
    Driver        "ati"
EndSection

Section "Monitor"
    Identifier    "Configured Monitor"
    HorizSync     31.5 - 90.0
    VertRefresh   59.0 - 75.0
EndSection

Section "Screen"
    Identifier    "Default Screen"
    Monitor       "Configured Monitor"
    Device        "Configured Video Device"

    DefaultDepth    24
    SubSection   "Display"
        Depth    24
        Modes    "1400x1050"
    EndSubSection
EndSection

Ovviamente questo è un file minimale che uso io e il fulcro è nei valori da assegnare a HorizSync e VertRefres.
Fatto questo si può avere il proprio ambiente grafico funzionante.

Per far funzionare la scheda audio con Debian bisogna scaricare da ftp://ftp.alsa-project.org/pub/firmware/ i firmware più recenti tra i quali si trova anche quello per la Maestro 3.
 
Per monitorare i sensori hardware della scheda bisogna caricare il driver via686a che di default da errore e ci invita a usare il parametro force_addr.
Per fare questo io ho modificato la riga di grub che avvia il kernel aggiungendo :

via686a.force_addr=0xf000
 
In questo modo con lm-sensors e il client grafico xsensors posso monitorare la temperatura e la velocità della ventola.
Il valore 0xf000 è spesso riportato come funzionante ma va sempre prima controllato con un cat /proc/ioports che non sia già usato.

Una cosa che non funziona è il reboot che dopo il messaggio del kernel che avvisa del riavvio si blocca e bisogna per forza spegnere il PC, credo dipenda dal sottosistema ACPI in quanto con Windows 2000/XP il problema non si presenta.

Un'ultima nota riguarda la sospensione su disco. Il comando acpitool -S congela lo stato del PC, lo spegne, e fortunatamente alla riaccensione ci si ritrova con il desktop nello stato in cui lo si era lasciato.
Visto il problema con il reboot non ci avrei scommesso sul funzionamento.
Alcune considerazioni finali.
Sono quasi certo che ai tempi del kernel 2.4 e con le prime Fedora ( 1/2/3 ) il problema con X non ci fosse, ma non ci posso giurare ..... anche se forse ho ancora qualche vecchio CD di una di quelle Fedora per cui potrei anche provare.
Con Debian il computer si comporta abbastanza bene, daltra parte è un PIII a 1Ghz con 512 mega di RAM quindi non proprio una "chiavica" anche se con i video di YouTube stenta abbastanza.
La cosa che invece non riesco a spiegarmi è la lentezza esasperante che ha con Windows 2000, non dico XP che ormai non ci spero neanche più possa girare su questo PC.  Il disco è sempre a palla ed è lento in quasi tutto quello che si tenta di fare, i tempi di avvio tra Windows e Linux non sono nemmeno paragonabili. Eppure Windows 2000, anche con SP4, non dovrebbe pesare in maniera così scandalosa su un PC come questo .... eppure.
Visto che ho questo secondo hard disk e che Windows 2000 fa così pena pensavo di sostituirlo con una qualche BSD così da farmi un po le ossa su questi sistemi.
Vedremo.