sabato 18 luglio 2015

Manjaro linux e problemi aggiornamento kernel

Ho già avuto modo di parlare dei problemi che riscontro ogni volta che aggiorno il kernel di Manjaro avendo i driver proprietari ATI.
Con l'upgrade del kernel dalla 4.0.7 alla 4.0.8 la situazione è perfino peggiorata, colpa mia che ho dimenticato di eseguire la rimozione/installazione dei driver prima del riavvio dopo aver terminato l'aggiornamento.
Ma non solo i driver ATI hanno creato problemi, questa volta al riavvio non si montava più la home directory che ho su un disco separato e in formato reiserfs, purtroppo questo filesystem non sembra più essere sviluppato e quindi quelli di Manjaro hanno pensato bene che non servisse più caricarlo.
Per risolvere questo problema è stato sufficiente aggiungere il modulo reiserfs al file /etc/modules-load.d/modules.conf, in questo modo viene caricato ad ogni avvio e infatti dopo il reboot il problema si è risolto.
Tornando hai driver ATI, questa volta anche dopo averli rimossi, il sistema grafico non si avviava, e da /var/log/Xorg.0.log sembra che non trovasse nemmeno i driver ati e vesa.
Per uscire dalle peste ho dovuto reinstallare il vecchio kernel 4.0.7 e relativi driver catalyst ripescandoli da /var/cache/pacman/pkg, visto che non avevo nemmeno la rete attiva, ne cablata ne wireless.
Una volta riavviato il sistema con il vecchio kernel ho eseguito questi comandi :
sudo pacman -Syu
sudo mhwd -r pci video-catalyst
sudo mhwd -i pci video-catalyst
sudo mhwd-gpu --setgl catalyst
a questo punto ho riavviato il sistema e tutto è andato per il verso giusto.
Diciamo che avere questi problemi ad ogni aggiornamento del kernel non mi sembra il massimo, immagino che sarò l'unico sfigato in questa situazione, di certo uno dei pochissimi che usa reiserfs, ma anche tu Mr. Reiser che mi vai ha combinare ?

mercoledì 8 luglio 2015

Grub, EFI, Debian e tanti c....

Dopo circa un mesetto che non accendo più il mio DELL E5410 mi ritrovo con una bella sorpresa, mancato avvio di Debian perchè non risulta esserci un disco di boot.
La prima cosa che controllo è che da BIOS il disco risulti presente, che non sia che con la sfiga che ho sia andato in cavalleria per mancatao utilizzo, ma il disco è presente e forse dovrebbe anche essere funzionante almeno dalle prove che vado a fare dopo aver avviato con una live usb.
Questo PC usa EFI come sistema di avvio e controllando le partizioni del disco vedo che iniziano con /dev/sda2 che è la root ma non vi è traccia della /dev/sda1 che dovrebbe essere la partizione /boot con tutto il necessario per l'avvio con EFI.
Come e perchè sia sparita solo il cielo lo sa, però sono ormai certo che è questo il problema, comunque usando un altro pc raggiungo il wiki di Debian sull'argomento e seguendolo scrupolosamente sono riuscito a ripristinare il PC.
Le cose che ho dovuto fare in più sono state la creazione della partizione che proprio non c'era :
parted /dev/sda
poi al prompt :
mkpart primary fat32 4MiB -1s
in modo da creare una partizione allineata ai 4 megabyte che occupasse tutto lo spazio disponibile.
Poi la ho formattata :
mkfs.vat /dev/sda1
e seguito il resto della guida.
Poi aggiornato il file /etc/fstab indicando il nuovo UUID della partizione leggendolo con il comando :
blkid /dev/sda1 
El al riavvio magicamente parte Debian in tutto il suo splendore.
Ma cosa può essere successo ? Boh, però su questo PC uso la nuova testing di Debian ( stretch ), che un aggiornamento abbia fatto un casino del genere ? mi pare strano ma di  mio casini  non ne ho fatti, di questo sono sicuro.
Beh sicuro ..... dopo un mese cosa volete che mi ricordi ?



mercoledì 1 luglio 2015

Virtualizzare Windows 3.11 for Workgroup

Nonostante il titolo del post non ho intenzione di propinare nessuna procedura per installare Windows 3.11 visto che in rete si trovano tanti di quei tutorial che uno in più non ha nessuna utilità.
Non chiedetemi nemmeno che senso abbia nel 2015 voler installare/usare un sistema operativo così vecchio, in fondo la risposta la sapete già : nostalgia.
Ma allora questo post di che parla ?
Beh semplicemente di quella che è la mia esperienza sul campo e delle conclusioni a cui sono giunto, partiamo dall'inizio con la premessa che il sistema operativo guest che uso è sempre linux, Debian per la precisione.
Il PC su cui ho fatto gli esperimenti è un vecchio Pentium III a 1GHZ con Debian Squeeze, il primo sistema di virtualizzazione adottato è stato VirtualBox che in linea generale è la soluzione che preferisco, gratuita, completa e sempre aggiornata e supportata.
L'installazione è semplice e le varie guide poi spiegano come e cosa installare per avere la rete funzionante, una grafica che arrivi almeno a 800x600, io ho impostato 1024x768, il modulo da installare per ridurre l'impegno della CPU durante l'emulazione ecc. ecc.
Quindi con VirtualBox possiamo avere il nostro caro vecchio Windows 3.11 usabile ? No. No perchè un problema che non ho risolto è quello del comportamento del mouse nella VM, in pratica a momenti salta da una posizone dello schermo all'altra rendendone l'uso un'agonia, questo anche facendo attenzione a muovere lentamente il mouse. Non è certo legato alle performance del guest che come ho detto è un vecchio PC, e in rete ho solo trovato conferma del problema ma nessuna soluzione.
Ho provato allora con VMWare Workstation, ho dovuto ricorrere ad una vecchia versione, la 7, l'ultima a supportare PC a 32 bit.
Anche qui installazione regolare, aggiunta dei componenti per rete, risoluzione video ecc. ecc e mouse funzionante perfettamente, quindi ho proceduto con l'installazione di tutta una serie di programmi che avevo da parte per il buon vecchio Windows 3.11.
L'unico che mi ha dato problemi subito è stato FoxPro 2.6 che non si avvia dando un errore che sembra relativo ad un problema con la CPU, lo dico perchè è piuttosto interessante la cosa, vedrete dopo.
E' anche interessante notare come questa VM portata e messa in esecuzione sotto VMWare Player 7.1 su Debian Wheezy con CPU a 64 bit, ma senza estensioni VT, non funzioni, o meglio appena si avvia Windows 3.11 ed eseguito il logon si blocca miseramente.
Ho provato anche a importare la VM in VMWare Workstation 11 ma anche in questo caso all'avvio di Windows si blocca con un errore di VMWare che accenna alla lettura di una zona di memoria non valida.
Forse dovrei provare a reinstallarla da zero e non a importarla.
Diciamo che comunque quasi ci siamo, almeno sul vecchio Pentium III Windows 3.11 sotto VMWare funziona, ma è molto lento, purtroppo il PC è quello che è e non è certo il miglior candidato come host per l'emulazione, anche di un OS così vecchio.
Ma adesso veniamo alla vera sorpresa.
DOSBOX, già proprio il programma che per sua natura è dedicato all'emulazione dei vecchi giochi DOS.
Ma in DOSBOX si può installare anche Windows 3.11, anche se nella sua versione standard, chiamiamola così, DOSBOX fornisce un DOS versione 5 e manca di alcune funzionalità che gli permettono di eseguire il programma SHARE.EXE che è fondamentale per alcune applicazioni Windows, Office giusto per citare la più importante.
DOSBOX però permette anche di avviare DOS, e quindi Windows 3.11, ma anche Windows 95, da un file immagine, file immagine che non è altro un file che rappresenta un disco fisso, in questo modo si può installare DOS 6.22, l'ultimo, Windows 3.11 e il livello di emulazione sembra molto buono, vi ricordate di cosa ho detto di FoxPro in VMWare ? beh in DOSBOX funziona.
Ovviamente ci sono dei limiti, DOSBOX non ha il supporto per una scheda di rete, anche se a essere sinceri non è proprio un grandissimo problema, io quando usavo Windows 3.1 non ho mai avuto accesso a Internet o a risorse di rete locali, poi dove vuoi andare oggi sul WEB con un OS così vecchio.
Non è un problema anche perchè per installare software o usi una ISO e la agganci ad un'unità CD nella configurazione di DOSBOX, oppure, come il più delle volte faccio io, monto l'immagine del disco e ci copio dentro i file di installazione e poi avvio DOSBOX e lancio l'installazione direttamente dal disco.
Per montare l'immagine è sufficiente :
sudo mount -o loop,offset=`echo 63*512|bc` -t msdos win311.img /mnt
l'unica cosa degna di nota è il calcolo dell'offset della prima partizione all'interno del file immagine, poi sotto /mnt ho tutto il contenuto del disco e vado a copiare i file nella cartella install che ho creato apposta per questo scopo. Quando finisco smonto e avvio DOSBOX.
Non stò qui a spiegare come installare DOS/Windows 3.11 su un file immagine in DOSBOX perchè anche su questo argomento le guide non mancano.
Ovviamente con DOSBOX Windows 3.1 o 3.11 non fa differenza visto che non c'è la possibilità di usare la rete.
Ho provato l'esecuzione di DOSBOX con questa immagine di Windows su un portatile con CPU Intel Core2Duo T5450 a 1,66GHZ e la velocità di esecuzione è più che buona e permette di poter usare i vecchi programmi senza problemi. Personalmente ritengo che anche con una risoluzione grafica di 800x600 a 256 colori la resa sia piuttosto buona, ma anche aumentandola a 1024x768 non ci sono rallentamenti evidenti, l'unica cosa è che su un classico display 1280x800 c'è ben poco spazio.
Ci sarebbe poi qemu, che ammetto di non amare molto anche se in passato lo avevo provato e usato abbastanza, ma la gestione attraverso quel "monitor" dove l'help è inutile e i comandi solo per cambiare un floppy sono così poco facili da ricordare, cioè non puoi usare fda sulla linea di comando e floppy0 nel monitor per identificare il floppy a:.
Sicuramente colpa mia che non riesco a farmi piacere questo sistema macchinoso di iterazione con la VM, ma a parte questo dopo aver installato il sistema di base non sono riuscito a configurare la scheda video, anche se indicata come Cirrus e scaricati i driver dedicati una volta installati la resa era tale da non renedere leggibile nulla, mancavano le icone, anche i controlli grafici sembravano incompleti. Non ho voluto perderci più di tanto, anche perchè pure con l'installazione della scheda di rete non ne sono venuto a capo.
In conclusione devo dire che al momento DOSBOX mi sembra la soluzione migliore per emulare Windows 3.11, e per quello che vale, DOSBOX, essendo un vero emulatore, può eseguire i programmi DOS anche su altre architetture come ARM o PowerPC.
Provandolo su un PowerBook G4 e su un Toshiba AC100 ( Tegra2 ) le prestazioni sono accettabili, più sul PowerBook che non sul Tegra ad essere sinceri, nonostante il Tegra2 sia una CPU più recente, benchè ARM.
Quindi per l'operazione nostalgia con Windows 3.1/3.11 direi che sono a posto con DOSBOX.