martedì 17 marzo 2020

OpenBSD 6.6 su Tadpole SPARCle 500X


Tra i tanti "catorci" di computer che ho in giro c'è anche questo portatile con processore SPARC ( UltraSPARC IIe a 500mHZ ) fratello minore dell'altro Tadpole SparcBook 6500.
Sfortunatamente questo PC ha cominciato a dare una serie di problemi, primo tra i quali il display che non visualizza più nulla, si accende ma resta tutto nero. Nella sfiga c'è da dire che collegando un monitor esterno sull'uscita VGA si ottiene l'output video. Dalle prove fatte non è ne il cavo flat ne l'inverter, ne il display .... quindi resta fuori qualche contatto sulla scheda madre, non però il chip video, altrimenti anche su monitor esterno non andrebbe.
Detto questo c'è anche da dire che, pure su questo portatile, solo OpenBSD è utilizzabile, forse anche NetBSD ma SOLO nella versione 7.1, quelle precedenti e successive per un motivo o per l'altro nemmeno si installano.
OpenBSD quindi ..... ma anche qui ho avuto qualche problema, la cui natura mi è rimasta misteriosa fino ad un lampo di genio in una nottata insonne.
In pratica il portatile andava in kernel panic in continuazione lamentanto errori non correggibili di DMA, spegnere di brutto e poi avvio con controllo e correzione del file system.
La prima cosa a cui ho pensato è stato il disco e dopo averlo rimosso e ripulito i contatti del connettore IDE lo ho reinstallato. Niente da fare.
Allora penso che possa essere la RAM, presente con 2 diversi banchi da 512 mega per un totale di 1 giga, rimuovo prima un modulo, provo e niente ... ancora kernel panic. Per rimuovere il modulo principale che era bloccato dalle clip del modulo secondario ho finito per dover forzare e quindi si sono rotte le clip ..... pace, cambio il modulo di RAM e non risolvo una cippa.
Ormai temo sia la scheda madre prossima alla fine.
Poi l'illuminazione.
Questo portatile monta anche una scheda di rete wireless RALINK, che è supportata da OpenBSD e che infatti avevo configurato per non usare il cavo di rete. Quindi disabilito il wireless e vado di cavo e guarda un pò il problema sparisce, niente più kernel panic.
A questo punto decido di configurare un IP statico per la scheda di rete in modo da poter poi usare questo portatile a mò di server, quindi lo accendo e poi mi ci collego da un altro PC dato che usarlo con il monitor esterno è un pò scomodo.

Per i posteri, più per me stesso che ho la memoria di un criceto, questi i passi da fare per avere un IP statico con OpenBSD.
Creare il seguente file con il relativo contenuto per assegnare lÍP statico.

/etc/hostname.dc0 

inet 192.168.1.76 255.255.255.0 NONE 

Ovviamente il file hostname va modificato in base alla scheda di rete presente sul proprio sistema, nel mio caso è identificata come dc0, stesso discorso per líndirizzo IP che si vuole assegnare al computer.

Creare il seguente file con il relativo contenuto per abilitare la risoluzione dei nomi.
/etc/resolv.conf

nameserver 8.8.8.8
nameserver 8.8.1.1
lookup bind file

Io uso i DNS di Google.

Creare il seguente file con il relativo contenuto per abilitare il default gateway.
/etc/mygate

192.168.1.1

Qui va indicato l'indirizzo  IP del router.
Ora, dopo un riavvio per controllare che tutto sia funzionante, mi posso collegare via ssh da altro PC.

Per ora questa portatile SPARC lo ho recuperato in questa maniera, è tutto meno che veloce, ma ancora funzionante e quindi sfruttabile in qualche maniera, col tempo vedrò meglio in che modo.




mercoledì 11 marzo 2020

Linksys NSLU2

Già da qualche anno ho questo piccolo device sul quale ho installato debian wheezy e che con disco USB esterno da soli 16 gigabyte funge da piccolo server ftp.
L'hardware è molto limitato, 32 mega di RAM e CPU a 133Mhz, infatti il modello che acquistai usato è stato prodotto prima del 2006 in quanto quelli successivi hanno la CPU a 266Mhz.
Con queste caratteristiche ho pensato di utilizzare come disco esterno una scheda di memoria compact flash da 16 giga montata su un adattatore IDE/PATA inserito in un case USB.
Inutile dire che è lento da morire.
In rete ci sono una fila di tutorial che spiegano come questo device sia in grado di operare a 266Mhz, come i modelli prodotti dopo il 2006, solo attraverso una semplice modifica hardware che consiste nella rimozione di un piccolo resistore identificato dalla sigla R83.
Io, purtroppo, non ho molta dimestichezza con lavori sull'hardware che richiedano l'uso di saldatore o altro, ma pare che questo resistore possa essere rimosso anche con l'uso di una clip o altro attrezzo simile dotato di una punta sottile .... però io non ci ho mai voluto provare, anche perchè nonostante abbia più di 10 anni e sia tutt'altro che performante su EBAY viene venduto usato a non meno di 40/50 euro e quindi rischiare di buttarlo mi sembra un crimine.
Però ieri ho deciso di provarci.
E ci sono pure riuscito !!! Adesso funziona a 266Mhz e la differenza si vede, rispetto a prima si intende.
Adesso dovrei trovare il tempo e il coraggio di fare l'upgrade a debian jessie che dovrebbe essere l'ultima versione di questo OS a supportare il Linksys NSLU2, purtroppo in rete si trova poca roba e, quel che è peggio, sembra che l'upgrade blocchi il device costringendo a reinstallare il firmware partendo da wheezy, infatti non esiste una procedura per installare direttamente jessie.
In passato avevo anche io provato l'upgrade con lo stesso risultato, pensando che forse la lentezza della CPU e la poca RAM impedissero un corretto aggiornamento.
Ma forse è meglio lasciare perdere .... fino al prossimo attacco di follia.

mercoledì 4 marzo 2020

Ancora con MATE su OpenBSD

Tempo fa ho installato OpenBSD 6.5 con MATE come ambiente desktop su un Thinkpad X60s e di cui ho scritto le mie impressioni d'uso di questo OS come sistema desktop.
Adesso il portatile è aggiornato con OpenBSD 6.6 e MATE 1.22, non è un mostro di velocità dato l'hardware piuttosto vecchio.
  • cpu INTEL L2400 1,66Ghz
  • grafica INTEL 945GM
  • RAM 2 giga
  • HD 160 giga 5400 rpm
oltretutto la CPU non è a 64 bit, quindi ho deciso di provare OpenBSD con MATE su un altro portatile ben più dotato ( si fa per dire ), un Acer TM 6292.
  • cpu INTEL T7300 2,00Ghz
  • grafica INTEL 965GM
  • RAM 4 giga
  • HD 500 giga 7200 rpm
che dire con un tale mostro di potenza chissà cosa viene fuori, oltretutto installando la versione a 64 bit ho pensato che magari i problemi incontrati con la versione a 32 bit non si presentassero, anche presupponendo che ormai l'attenzione verso i 32 bit sia di gran lunga inferiore rispetto a quella verso i 64 bit.

Invece ? Grande tristezza e delusione .... se il Thinkpad impiega ben 1 minuto e 25 secondi dall'accensione ad arrivare al desktop l'Acer impiega ben 3 minuti e 23 secondi, come è possibile ?
Due cose si notano subito.
Durante il boot sull'Acer escono messaggi di errore relativi al drm, CRTC pipe ecc ecc che ne rallentano l'avvio.
Una volta arrivato al login, gestito da SLiM, inserito utente e password passa un bel pò di tempo prima che appaia il desktop.
Sembra un problema della versione 6.6 ( rif ).
Una volta avviato MATE il problema principale sembra essere il file manager CAJA che ad ogni avvio fa un dump core e quindi è inutilizzabile, o quasi, perchè se clicco sull'icona "Home" si avvia CAJA senza errori.
Anche di questo problema ho trovato solo un riferimento in un messaggio sulla mailing list di OpenBSD .... messaggio a cui non segue nessuna risposta.
Quindi che dire ? Pensavo che la versione a 64 bit si presentasse più stabile rispetto a quella a 32 bit, o almeno lo speravo ed invece sembra andare persino peggio .... certamente dipenderà anche dall'hardware, forse il reparto grafico anche se più recente è peggio supportato ... chi lo sa ?