venerdì 15 aprile 2011

CentOS

Ho apenna finito di installare CentOS 5.6 su un portatile Pentium 4 a 1.7Ghz con 1GB di RAM e disco fisso da 80GB, quindi una macchina tutto sommato modesta per i canoni di oggi.
CentOS è una distribuzione di livello enterprise quindi adatta ai server e deriva direttamente da Red Hat. In pratica mi par di capire che prendono i sorgenti della distribuzione e li ricompilano togliendo tutti i riferimenti a Red Hat. In fase di installazione si riferiscono "alla distribuzione leader nel mercato nord americano" senza mai nominarla direttamente. Che ci sia il rischio di una causa legale solo a nominarli quelli del "cappello rosso" ?
Devo dire che CentOS è proprio identica a Red Hat e il tema del desktop GNOME e le icone sono le stesse che ricordavo, con nostalgia, di quando usavo Red Hat 9. Ovviamente la gestione dei pacchetti è basata su yum e il formato è rpm, ho sempre preferito apt di Debian ma col tempo ho imparato ad apprezzare anche yum, ma è sempre e solo questione di gusti.
Ci sono anche dei repository extra gestiti direttamente da CentOS il cui uso, così  ci avvertono, potrebbe "rompere" la compatibilità binaria con la distribuzione di riferimento. Insomma è una distribuzione che vale la pena provare sia che si voglia usarla come semplice desktop ma sopratutto se si vuole mettere su un server casalingo o solamete studiare Linux.


2 commenti:

  1. Ciao, stavo appunto provando in questo momento ad installare la stessa distro su di una macchina uguale alla tua con la differenza della frequenza del proc a 3.0 ghz.
    Quando parte l'installazione mi si ferma nell'http, gli inserisco la list source ma non mi trova nulla come se non trovasse la connessione internet (attaccato in lan) Come posso fare, mi daresti una mano?

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  2. Ciao, di solito durante l'installazione non aggiungo mai repository esterni tipo RPMFusion per Fedora or RPMForge per CentOS.
    In teoria quando ti si apre la finestra dopo aver premuto il pulsante "aggiungi ulteriori repository" devi mettere un nome che vuoi tu, indicare nell'url qualcosa del tipo :
    http://mirrors.rpmfusion.org/free/fedora/17/i386
    spuntare la casella "L'url è una lista di mirror".
    Questo esempio è per RPMFusion su Fedora 17, ovviamente va modificato in base alle tue necessità, ma come ti dicevo di solito l'aggiunta di repository la faccio solo dopo l'installazione e dopo aver aggiornato il sistema.
    Ovviamente tutto questo è fattibile se hai la rete configurata, di solito con DHCP non devi fare nulla, se poi hai una scheda di rete particolare non supportata in fase di installazione allora è un'altra storia.

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