domenica 29 settembre 2019

OpenBSD 6.5 su un vecchio portatile

E' passato più di un anno dal mio ultimo post e devo ammettere che in molte occasioni sono stato tentato di riprendere a scrivere su questo blog le mie vicissitudini informatiche ma poi altri impregni, problemi mi hanno fatto desistere.
Ma bando alle ciance, la prima domanda è cosa si intende per "vecchio" nel mondo dell'informatica ? Beh vedete un pò voi, in questo caso si tratta di un portatile con Pentium II a 400Mhz, 384 mega di RAM e disco fisso Toshiba dal 20 giga e 4200RPM datato 1999. E' abbastanza vecchio anche per i miei gusti.
Questo portatile ha l'alloggiamento per l'hard disk in un comodo cassetto estraibile e negli anni ho avuto la possibilità di recuperare altri di questi alloggiamenti in modo da poter cambiare il disco semplicemente estraendo un cassetto e inserendone un altro.
Questo portatile è sempre un PROSTAR ma è il fratello minore dell'8500V con Pentium III a 1Ghz e 1 giga di RAM ..... si un vecchio rudere pure questo ma entrambi ancora funzionanti al 100%, pesanti e robusti come erano i computer di una volta.
Ora su un vecchio disco c'è il venerabile Windows 98 che tengo più per nostalgia che altro, su un altro disco/cassetto avevo installato Mandrake 8.2, anche qui siamo al giurassico e quindi mi sono chiesto ma un sistema operativo moderno può girare su questo hardware e come ?
Per prima cosa c'è da mettere in chiaro che l'hardware è talmente vecchio che non ci si può certo illudere di installare un sistema operativo moderno con un ambiente grafico moderno, ma vediamo cosa si può tirare fuori.
Per non provare subito con una qualche distribuzione linux ho deciso di installare OpenBSD 6.5.
L'installazione fatta da CD è andata senza nessun problema, ma questo perchè per l'installazione standard di OpenBSD non serve altro che quello che c'è sulla ISO scaricata dal sito.
Il portatile non ha una scheda di rete integrata quindi l'unica possibilità è quella di ricorrere ad una scheda di rete di tipo PCMCIA e qui apriti cielo, i problemi sono venuti fuori alla grande.
Il problema non è tanto per l'assenza di supporto alle schede di rete PCMCIA in OpenBSD, che sono infatti supportate, il problema è che il kernel non rilevava la scheda di rete nel al boot ne inserendola successivamente, e questo con ben tre schede diverse.
La causa è da imputarsi al sottosistema ACPI o più precisamente al BIOS ACPI del portatile che fa a botte con la gestione ACPI del kernel di OpenBSD, infatti se al boot di OpenBSD passo il parametro "-c" per andare in configurazione del kernel e digito il comando :
disable acpi
seguito da "quit" il kernel rileva la scheda di rete PCMCIA e quindi sono poi riuscito a configurarla con il DHCP.
Ora per far sì che non debba ogni volta impostare questi parametri a mano ho eseguito il comando :
config -efu /bsd
seguito da :
/bin/sha256 -h /var/db/kernel.SHA256 /bsd
sfortunatamente tutto ciò non sembra essere sufficiente in quanto spesso al successivo riavvio mi ritrovo nella condizione per cui il kernel non rileva più la scheda di rete e devo ripetere la procedura per disabilitare l'acpi.
Non sono per nulla pratico di OpenBSD ma da ricerche fatte in rete semrba che il problema sia legato alla funzionalità KARL ( kernel reordering ) che non è compatibile con le modifiche al kernel standard.
Quindi per prima cosa provo a disabilitare il KARL con questo comando :
rcctl disable library_aslr
riavvio il computer e la scheda di rete non va, ancora. Tolgo la scheda e la reinserisco e a video escono messaggi di errore, provo con altre due schede di rete PCMCIA di marca diversa e ogniuna da un messaggio di errore diverso e nessuna funziona.
Colto da sconforto spengo tutto e lascio perdere fino al giorno dopo, quando riaccendendo il PC con la scheda PCMCIA inserita mi ritrovo con la rete funzionante. Incredibile direi, riavvio e indovinate un pò la scheda da di nuovo errore. Spengo e riaccendo e funziona.
Morale della storia, per qualche motivo con il riavvio non viene resettata in modo corretto l'interfaccia PCMCIA del PC, visto che da problemi con tre schdede diverse, credo che sia nel PC il problema e anche in OpenBSD per come la gestisce dato che con linux non ho mai avuto questo problema con nessuna scheda.
Ora che la rete funziona è il momento di installare un DE, la scelta cade su XFCE perchè dovrebbe essere piuttosto leggero, ci sarebbe anche LXQT, ma non lo riesco proprio a digerire, come il suo predecessore LXDE.
Non vi sto a tediare con la procedura di installazione e configurazione che è simile a quella usata per installare MATE e spiegata in dettaglio in altro post ma vado subito al sodo .... è di una lentezza esasperante, già ad arrivare al login grafico con XENODM fa fatica, non parliamo poi il tempo che passa tra il login e l'arrivo del desktop e praticamente aprendo un solo terminale siamo a 230 mega di RAM occupata, su un totale di 384 disponibili.
Qualcuno mi farà giustamente notare che le caratteristiche hardware da preistoria non dovrebberò avermi fatto pensare ad un risultato diverso, vero .... anche perchè provando la stessa identica installazione di OpenBSD con XFCE sul fratellone con Pentium III a 1Ghz e 1 giga di RAM il risultato è praticamente simile, l'ambiente grafico è troppo lento per essere usabile.
Un tentativo potrebbe essere quello di usare e configurare un WM ( openbox, i3 o altro ) per avere il massimo della leggerezza ma temo che il vero collo di bottiglia sia il server grafico che su una ATI Mach64 non può certo fare grandi cose.
Probabilmente, anzi sicuramente, sono io che non voglio rendermi conto che questi due ruderi non possono reggere nessun DE moderno e quindi sarà il caso che vi lasci installati i venerandi Windows 98, 2000 e qualche linux da nostalgia.  

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